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[[File:Alberto Sordi.jpg|
'''Alberto Sordi''' (Trastevere, [[15 giugno]] [[1920]] – Aventino, [[24 febbraio]] [[2003]]) è stato un [[attore]] cinematografico, [[Doppiaggio|doppiatore]] e [[regista]] italiano. Ha partecipato a programmi [[
{{Quote|{{Dimensione|110%|Il solito italiano:
È stato uno dei massimi interpreti della storia del cinema italiano, assieme a [[Vittorio Gassman]],
▲[[File:Alberto Sordi.jpg|right|thumb|280px|Macaroni... m'hai provocato e io te distruggo. (''Un americano a Roma'', [[1954]]).]]
▲'''Alberto Sordi''' (Trastevere, [[15 giugno]] [[1920]] – Aventino, [[24 febbraio]] [[2003]]) è stato un [[attore]] cinematografico, [[Doppiaggio|doppiatore]] e [[regista]] italiano. Ha partecipato a programmi [[Radio|radiofonici]], fatto [[teatro]], è stato cantante e compositore di [[musica]], magnatore de trippa, sceneggiatore, corista e suonatore di mandolino. Questo ultimo aspetto ha condizionato, per decenni, il giudizio dell'[[Critico|opinione artistica internazionale]] sul suo conto:
▲{{Quote|{{Dimensione|110%|Il solito italiano: {{s|[[pizza]]}} [[trippa]], [[mafia]] e [[mandolino]].}}|L'opinione artistica internazionale sul suo conto.}}
▲È stato uno dei massimi interpreti della storia del cinema italiano, assieme a [[Vittorio Gassman]], {{s|[[Jerry Calà]]}}, [[Nino Manfredi]], [[Ugo Tognazzi]], {{s|[[Massimo Boldi]]}}, [[Marcello Mastroianni]] e {{s|[[Christian De Sica|Christian]]}} [[Vittorio De Sica]]. Fu uno dei "mostri" della commedia all'italiana ma, cimentatosi anche in ruoli drammatici, ha dato prova della sua grande versatilità di attore. Questo però senza mai riuscire a prendere un [[Premio Oscar|Oscar]], anche se ci andò molto vicino con un infruttuoso tentativo notturno a casa di [[Paul Newman]]. <br /> Ha interpretato circa 150 film, ma non sapeva tirare di [[scherma]] e faceva un disastro col [[punto]] [[Gesù|croce]]. È altresì nota la sua [[misoginia]]: alla domanda se avesse mai pensato di sposarsi, era solito rispondere:
{{Quote|{{Dimensione|110%|Ma che stai a di'? Ti vuoi mettere un'estranea per casa?}}|Alberto Sordi riguardo il [[matrimonio]].}}
[[File:Alberto Sordi quando si scherza.jpg|right|thumb|380px|...e quando si fa un articolo come questo, bisogna esse [[Pazzo|matti]].]]
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== Vita di un "dentone" ==
[[File:Feto che mangia spaghetti.jpg|350px|thumb|right|Alby Albertino iniziò giovanissimo a provare per ''Un americano a Roma''.]]
Alby Alberto Albertone nacque gaio e speranzoso in un sottoborgo del Trastevere, lo stesso del suo omonimo collega [[Lupo Alberto]], nello stesso [[anno]] del [[proibizionismo]] e di [[mia nonna]] da [[papà]] Pietro, detto ''l'imbriagone più figo der [[Teatro dell'Opera di Roma|Teatrone]]'' per via della sua eccessiva passione per i "bombardini", e [[mamma]] Maria, detta ''Maria'' poiché poca era la sua [[fantasia]].<br />Passò i primi anni come qualsiasi ''pischello de borgata'', amante della [[pastasciutta]] e occasionale studente elementare.<br />La sua passione per lo spettacolo e per gli [[ragno|aracnidi]] fecero presto capolino durante sua giovinezza quando, per guadagnare qualche [[merendina]] dai compagni, soleva spesso improvvisarsi [[burattinaio]] usando ragnatele appena filate e i calzoncini dei bambini delle classi inferiori per vestire le sue marionette. Nello stesso periodo lo [[studio]] da [[basso buffo]] nelle scuole di [[canto]] cominciava a dare i primi frutti, tanto da essere notato da figure assai di spicco della [[C.H.I.E.S.A|società ecclesiastica]]: 'berto si ritrovò senza rendersene conto negli albicoccheti vaticani a cantare a squarciagola per tenere lontani i [[merlo|merli]].<br />Ma il grande Alberto non volle accontentarsi di qualche cacata d'uccello sulla [[testa]] per convincersi di essere un uomo veramente riuscito. Decise dunque, col ricavato della sua attività da [[spaventapasseri]], di iscriversi alla scuola di recitazione per filo
{{dialogo|Maestro|Ou Abbetto! Ci l'ha tagghiari cu sta "guèra"! Si dici "
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Il [[fiore]] della carriera cinematografica sembrava dunque esser già appassito al primo germoglio, ma la testardaggine del Sordi e un po' di [[anabolizzante|anabolizzanti]] lo fecero riprendere, vigoroso: dopo lo smacco deludente a Milano, Alberto decise in un primo istante di entrare nell'[[esercito]] come [[tamburino]]. Il suo ruolo era accompagnare i soldati in marcia per la quarta crociata. Ma ben presto egli si rese conto di come il suo [[destino]] non fosse banalmente quello di "suonarle" a un tamburone, tanto più che era proprio un [[cesso]] come suonatore di [[grancassa]]: non la beccava proprio.<br />Deciso più che mai a entrare nel mondo della televisione per far contenta la mamma<ref>In realtà lei gli aveva semplicemente chiesto di andare a comprare il [[pane]].</ref>, il buon Alberto, grazie a una sua antica passione gastro-sonora, centrò un discreto successo propagandistico riuscendo a piazzare su Radio Logia una storiella infantile (''Ha da accendere, babbo?'') con l'intento di educare i bambini a [[
== [[Doppiaggio]] e Comparse ==
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== Il teatro ==
[[File:Alberto Sordi perché io so io.jpg|thumb|right|400px|Frase riciclata, dopo l'ennesima [[prescrizione]], da un [[Nano|omino]] vittima dei [[Toga rossa|magistrati politicizzati]].]]
Nell'ossessiva ricerca di un modo per imporre al pubblico la sua [[faccia]], Sordi approda nel 1936 al teatro. Gli inizi non sono incoraggianti, durante le prove con la compagnia di [[Aldo Fabrizi]] sbaglia a sciogliere una corda dietro le quinte, la promettente soubrette Adalgisa Pippolini finisce schiacciata da un [[cherubino]] di 142
* ''Ballerino di fila'': ha un buon senso del ritmo e una discreta agilità, però durante una rappresentazione (in onore del [[Benito Mussolini|Duce]]) gli si sfila una scarpa e finisce in faccia a [[Galeazzo Ciano]], all'epoca a capo del [[Ministero della Cultura Popolare]]. Il giorno dopo sarà vietato il ballo ai maschi, perché considerata: ''"...attività poco in linea col concetto [[Fascismo|fascista]] di virilità"''.
* ''Mangiatore di spade'': gli riesce molto bene, però non le digerisce e produce dei [[Scoreggia|peti vomitevoli]], che indispettiscono gli spettatori nelle prime sei file.
Ci prova ancora per qualche anno e poi, nel 1953, ci sarà la sua ultima apparizione sul palcoscenico. Al Teatro dei Satiri va in scena ''[[
== Le canzoni e la televisione ==
=== Le canzoni ===
Come unico fulgido esempio, per rappresentare il cuore canterino del Sordi, proponiamo il più famoso pezzo di lirica classica del '600, da lui magistralmente eseguito, per di più durante una fase di doppiaggio delicatissima:
<br />
{{YoutubeVideo|
<br />
=== La tivì ===
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*'''Tappetto volante''', nel [[1999]]. Qui in realtà Albertone fece una breve improvvisata per salutare il suo amico [[sindaco]] di Roma [[Francesco Rutelli|Rutelli]], il quale da tempo temeva che l'attore volesse sedersi alla sua poltrona.
{{quote|{{dimensione|110%|A Francé', nun t'aggità! Io 'a poltrona tua nun la toccherebbe manco co' 'na canna! Nun te conoscessi, ce n'hai mollata una e via de scoreggia!}}}}
*'''Porta a Porta''', nel [[2010]]. Neanche la [[morte]] fermò il Sordi dal partecipare al programma.
== I suoi film ==
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*'''Nando, il pirla pseudo-americano'''. Rappresenta una condizione decisamente compassionevole dell'italiano psicolabile che vede nell'[[America]] la terra della [[cuccagna]]. Per questo ruolo Sordi fu picchiato a [[sangue]] da tutti i cittadini [[maschio|maschi]] del [[Kansas]], reo d'aver interpretato fin troppo bene una personalità di cui gli stessi americani, in fondo, non hanno mai fatto vanto;
*'''Ubaldo''', [[ingegnere informatico]] perennemente "'''Impallato'''". Rappresenta quello che dovrebbe pigliare la palla al balzo ma proprio in quel momento sta cagando;
*'''Bepi, [[gondoliere]] donnaiolo''', personaggio parecchio stimato e pure un po' [[invidia
*'''Alberto, [[Sindrome da zerbino|uomo zerbino]] {{citnec|sempre sull'orlo della tromba dell'ascensore}}'''. Rappresenta lo [[sfigato]] con le mani legate dietro alla schiena che tenta disperatamente di restare a galla per non annegare, a qualunque costo. Un po' come il tizio che sale sul [[treno]] consapevole di essere senza biglietto e si fa il viaggio nella ritirata per evitare il [[controllore]], finché, prima o poi, verrà inevitabilmente beccato.
*Il mitico '''Agostino, bigottone e dal [[cuore]] talmente peloso da assomigliare a un [[testicolo]] di [[yeti]]'''. Rappresenta come pochi la classica espressione "''il più pulito c'ha la rogna''".
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apostrofato dalla critica con: ''"Stavolta Albertone s'è capito da solo"''. In realtà il film ebbe un discreto successo al quartiere San Basilio, su un totale di quarantasette persone, ospitate dal centro anziani ''Domani è un altro giorno se c'arrivi'', almeno una dozzina restarono sveglie. <br /> Memorabile l'interpretazione nel film ''Il tassinaro'' (1983), nella quale guidava un calesse... (no scusate quello era ''Nestore, l'ultima corsa'') e la collaborazione con [[Carlo Verdone]], nelle pellicole ''In viaggio con papà'' (1982) e ''Troppo forte'' (1986).<br /> Il suo ultimo film fu lo sfortunato ''Incontri proibiti'' (1998), accanto a [[Valeria Marini]], che scalò rapidamente la classifica: ''Cose che possono indurre al suicidio''. Oggi la pellicola si trova al nono posto, preceduta da ''Il tuo compagno [[gay]] diventa etero'' e seguita da ''La tua unica figlia sedicenne si innamora (ricambiata) di [[Fabrizio Corona]]''. I produttori, per recuperare almeno i costi della [[Lavanderia|lavanderia a gettoni]], lo presentarono ancora nel 2002, con montaggio diverso e un altro titolo: ''Sposami papà''. Sono tuttora latitanti.
[[File:Funerali di Alberto Sordi e scritta nel cielo.
== La morte ==
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== Note ==
{{Note|2}}
{{cinema}}
{{DEFAULTSORT:Sordi}}
[[Categoria:Attori]]
[[Categoria:Comici]]
[[Categoria:Registi]]
[[Categoria:Sceneggiatori]]
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Roma]]
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