Abitanti della strada: differenze tra le versioni

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{{Citcitazione|Salve sono Troy McClure, forse vi ricorderete di me per altri documentari come: A(i)utomobile: una guida sulla guida, oppure Cartelli stradali: disegnini birichini...|[[Troy McClure]] su questo articolo}}
{{Citcitazione|VROOOOM! SBRASPLAT!!!|[[Donna al volante]] su Troy McClure}}
 
Al giorno d’oggi è ormai noto che la vasta tipologia di mezzi di trasporto occupa in grande misura la nostra [[vita]], ci influenza e ci condiziona. È per questo motivo che ci siamo proposti di creare una sorta di manuale diretto a chiunque voglia orientarsi meglio nel [[Cacata|moderno sistema stradale]].
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== L’Automobilista della Domenica ==
 
L’[[Gente che schizza i pedoni sgommando nelle pozzanghere|Automobilista della Domenicadomenica]] è il più conosciuto e anche una delle razze più temute. Possiamo trovare questa specie in qualunque luogo, prevalentemente nei giorni festivi,ma in [[Sfiga|alcuni casi]] anche nei giorni feriali.
Questo losco individuo, che si aggira generalmente intorno ai 45-70 anni ed è unicamente di sesso maschile, si può trovare a bordo di qualsiasi tipo di autovettura moderno, naturalmente con carrozzeria pulitissima per poter meglio specchiare le centinaia di macchine in coda dietro di lui. Il suo comportamento è facilmente riconoscibile: velocità di crociera rigorosamente di 15  km/h per paura che a velocità superiori i pezzi della carrozzeria si stacchino per la forte azione dell’aria e posizione di guida al centro della strada, questo per evitare un eventuale sorpasso con il conseguente spostamento d’aria che farebbe perdere il controllo del mezzo all’inetto Automobilista della Domenicadomenica (se non [[addirittura]] provocarne l’esplosione).
La loro naturale evoluzione è il “Vecchio Rincoglionito” di cui discorreremo ampiamente di seguito. L’Automobilista della Domenicadomenica è spesso seguito da un paio di Vecchi Rincoglioniti che, controllando il loro adepto, fanno anche in modo che nessuno possa sorpassarli evitando così che la loro processione mistica sia sconvolta e creando in questo modo chilometri di fila.
 
== Il Vecchio Rincoglionito ==
[[File:Biga.jpg|left|thumb|350px|Vecchio Rincoglionito alla guida del suo moderno mezzo.]]
Il Vecchio Rincoglionito è l’evoluzione dell’Automobilista della Domenicadomenica. Inquadrato nella fiorente età che va dai 75 ai 95 anni, questo simpatico giovanotto rappresenta un vero e proprio [[incubo]] per tutti gli abitanti della strada.
Facilmente riconoscibile, lo si può osservare in tutto il suo splendore rugoso mentre indossa i suoi occhiali da vista di 15  mm di spessore lente sui quali è appoggiata l’immancabile coppola a quadretti verdi e strisce gialle o nere. Il suo viso è un insieme di rughe e porri contornate da un naso molto pronunciato; i più attenti potranno inoltre notare la presenza di rossore sul naso e sulle guance, sintomo di recente e prolifico abuso di [[alcool]].
Questa maledizione della [[natura]] ha un comportamento unico sulla strada, dove scorazza allegramente con la sua recente automobile del ‘700 tirata a lucido, compagna fedele di [[mille]] avventure quando ancora il Vecchio Rincoglionito era solo un inesperto Automobilista della Domenicadomenica.
La sua guida mantiene alcuni aspetti di quella del suo allievo come per la velocità stazionaria, ora però inferiore ai 15  km/h e la sua posizione al centro della strada. Gli aspetti apportati dall’evoluzione riguardano la totale lentezza nell’eseguire qualunque tipo di manovra, dal parcheggio al cambio corsia. Principale caratteristica del Vecchio Rincoglionito è la sua capacità ai semafori di ripartire appena in tempo perché chi lo segue immediatamente dopo si ribecchi per la seconda volta il rosso.
Tuttavia il principale habitat del nostro giovane amico sono gli incroci. Quando, infatti, il caso vuole che la precedenza vada proprio al magnifico vegliardo, ci si ritroverà fermi ad aspettare mentre egli inutilmente si limiterà a fissarci con sguardo assente, in questo caso dovremmo aspettare che [[Nulla|qualcosa]] nel suo cervello dia vita alla fatidica scintilla che lo sproni a muoversi.
 
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Uno degli esemplari più comuni in cui potremmo avere la sfortuna di imbatterci è l’Infido. Il suo habitat naturale sono le strade a doppio senso di marcia con due corsie non separate e in minor quantità gli ambienti urbani. Si muove in automobili di ogni tipo, soprattutto monovolume, e generalmente si tratta di padri di famiglia sulla mezza età frustrati e depressi che riversano il loro odio su chi gli capita a tiro. A prima vista non è subito riconoscibile, tranne quando fa finta di rallentare davanti ai pedoni che iniziano ad attraversare la strada per poi accelerare di botto sfrecciandogli vicino alla portata di un [[peto]] e guardarli dallo specchietto retrovisore con sguardo sadico mentre sono in preda a spasmi di terrore.
[[File:Dalmataman.jpg|left|thumb|250px|Uno dei rarissimi casi in cui la presenza dell'Infido nelle vicinanze si rivelerebbe utile... molto utile.]]
Egli, infatti, da [[Bastardo|bravo automobilista]] qual è, si comporta come una persona molto tranquilla al volante e sarà facile osservarlo mentre ci precede viaggiando leggermente al di sotto del limite di velocità; ma questo è solo il suo atteggiamento di caccia. Infatti, quando i vostri [[Palle|attributi sessuali]] avranno raggiunto la grandezza di due trichechi di traverso e deciderete di sorpassarlo, egli darà il via alla sua trappola e voi, la preda, sarete spacciati. L’infido, infatti, comincerà a defilarsi sulla destra facendovi credere che vi voglia facilitare l’impresa, ignari di tutto comincerete il sorpasso ma non appena vi troverete sulla corsia della marcia opposta, affiancati a lui, scatterà il suo diabolico piano. L’infido accelererà tutto in una volta cercando così di prolungare il sorpasso fino a farvi schiantare contro l’automobile, o ancora meglio, il simpatico TIR che, immancabilmente, vi starà per venire addosso sulla corsia che occupate. A quel punto la povera preda, salvo che non sia [[emo]], deciderà di rallentare e interrompere il sorpasso per ritornare dietro l’Infido e continuare la sua infinita odissea all’esorbitante velocità di 40  km/h.
Non è stato ancora accertato ma alcuni studiosi pensano che l’Infido abbia l’usanza di mettere una tacca sul proprio cruscotto per ogni sorpasso che ha fatto sfumare o terminare in incidente.
 
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Esistono diverse ipotesi riguardo al comportamento del Mutanda, tra queste spicca la teoria che spiega il suo atteggiamento col fatto che egli abbia avuto un’[[Papaboy|infanzia particolare]] e ora, da adulto in solitudine, si attacchi letteralmente a quelli che gli capitano a tiro perché è smoderatamente bisognoso di affetto.
È inoltre doveroso esporre un altro aspetto comportamentale del Mutanda. È molto risaputo, infatti, come egli, una volta riuscito a far spostare sulla corsia di destra il suo obiettivo, lo superi e gli si piazzi davanti al centro della carreggiata mettendosi a viaggiare alla sua stessa velocità o poco meno. Da questo comportamento possiamo notare come il Mutanda sia caratterizzato da un’omosessualità passiva latente che lo spinge a stare sempre davanti al suo [[Membro|obiettivo]].
 
 
== Il Cicloscooteromane ==
[[File:Due motociclisti vicino a scooter ribaltato.jpg|right|thumb|300px|Motociclisti ritratti in un tipico gesto di amicizia nei confronti dei simpatici Cicloscooteromani.]]
Comunemente conosciuto come “Impestato Figlio Di Madre Sgualdrina” il Cicloscooteromane è a diffusione esclusivamente urbana. Questo strano essere, quasi (e dico quasi) paragonabile al [[Apocalisse|fastidio]] che potrebbero arrecare [[Mr. Lui]] e [[Wladimiro Tallini|Quel Coglione Della Pubblicità Delle Suonerie]] fusi insieme, rappresenta una grave piaga che affligge i nostri centri urbani e il nostro {{falso|sistema stradale moderno}}. Per poter meglio comprendere la portata di tale disagio è necessario focalizzare la [[Nulla|nostra attenzione]] di seguito, dove saranno spiegate le principali caratteristiche estetiche e comportamentali del Cicloscooteromane.
Questo piccolo essere abietto è subito riconoscibile sia a livello estetico sia comportamentale. Si muove di solito in irritanti sciami di cinque o più soggetti che schiamazzano con i loro striduli clacson e viaggiano abbigliati tutti allo stesso modo, dritti in punta di sella (posizione denominata scientificamente "Scopa nel [[Culo|retto]]"), su scooter pressoché tutti uguali, solitamente grigi. Si presentano con il casco integrale (abbinato allo scooter, soprattutto se di bassa cilindrata, è geniale), visiera rigorosamente chiusa perché a quelle “folli” velocità l’aria è insopportabile (eh sì!); indossano poi giacca, cravatta, pantaloni eleganti da completo scuro, mocassini con triste calzino verde calato alla caviglia, piccolo giacchetto nero tattico senza maniche (per facilitare l’amputazione degli arti superiori in caso di {{s|<del>mal}}</del>augurata caduta) e per finire, mantellina copri gambe antivento (perché ricordiamolo, la velocità è davvero folle) verde sbiadita (per abbinarsi con i già tristi calzini). Con loro portano anche una borsetta nera o marrone (secondo il colore dei mocassini) nascosta tra le gambe, sotto la mantellina tattica, al cui interno si pensa che i Cicloscooteromani tengano importanti documenti relativi le formazioni e le tattiche da adottare con lo sciame al fine di frantumare le già provate balle dei poveri automobilisti.
Facendosi un’idea del Cicloscooteromane solo dalla descrizione estetica è impossibile negare che venga una gran voglia di dargli fuoco con il napalm, però non è finita qui (eh no!).
Il loro comportamento è, se possibile, ancora più irritante. Infatti, questi piccoli bastardi, se ne vanno in giro contenti sciamando tra le automobili e superandole in qualsiasi modo possibile e inimmaginabile; alle volte, l’automobilista di turno preso di mira, è letteralmente circondato dai malefici due ruote i quali si divertono a terrorizzarlo petando a iosa da sotto le loro mantelline tattiche. Essi inoltre vivono nell’eterna ammirazione/invidia dei normali motociclisti, aspirano, infatti, a essere come loro ma le loro limitate facoltà cerebrali glielo impediscono.
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