Vigile urbano

Da Nonciclopedia, premiata non-enciclopedia dal 2005.
Versione del 4 nov 2008 alle 20:02 di Blueyes2002 (rosica | curriculum) (Nuova pagina: Terzo tra i mestieri più antichi del mondo, preceduto soltanto dal mestiere del politico e da quello ben più nobile ed apprezzato della signorina di facili costumi, il vi...)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Terzo tra i mestieri più antichi del mondo, preceduto soltanto dal mestiere del politico e da quello ben più nobile ed apprezzato della signorina di facili costumi, il vigle urbano si colloca invece al primo posto (a parimerito con il carabiniere) nell'arte di rompere i coglioni, distinguendosi tuttavia da quest'ultimo per le più limitate funzioni, sia cerebrali che di competenza specifica lavorativa.


Principale strumento mediante il quale viene esercitato il mestiere è costituito dall'uso del temibile blocchetto dei verbali di contestazione.


Storia

Le prime manifestazioni della noble art di cui sopra si fanno risalire al tempo babilonico. Insigni archeologi, nel corso di scavi archeologici, hanno infatti reperito tavolette in caratteri cuneiformi, di poco successive cronologicamente al famoso codice di Hammurrabi (antenato del moderno codice della strada), che ad un esame approfondito si sono rivelati verbali di contestazione per divieto di sosta, eccesso di velocità su carro a trazione animale nonchè guida degli stessi in stato di ubriahezza.


Noti in epoca greca con il nome di sicofanti, etimologicamente traducibile con delatori, in quanto al tempo la distinzione tra spie, esattori delle tasse e vigili urbani era meno marcata di quella attuale, è nel periodo romano che il vigile urbano, con il nome di pretoriano, acquisisce una fisionomia e funzioni sue proprie, consistente al tempo nell'assassinare gli imperatori sgraditi per sostiuirli con altri ritenuti più meritevoli.


Con il passare del tempo e tra alterne vicende si giunge infine ai giorni nostri: il vigile urbano perde la funzione sua propria ed originaria di assassinare il detentore del potere al fine di garantire l'alternanza, essendo stata tale pratica nel frattempo sostituita dal metodo delle libere elezioni democratica, acquisendone tuttavia una nuova e più definita data dal molestare gli utenti della strada e non.


Alcuni studiosi ipotizzano pertanto una progressiva evoluzione del vigile urbano da spauracchio del potere