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{{Sottotitolo|Da Nonciclopedia, l'enciclopedia collettiva e intellettualoide}}
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{{cit2|Usano un tono fascistoide con evidente apologia del Ventennio condita dalla negazione strisciante della Shoa. Basta vedere il loro sito internet: la violenza è mascherata, ma non sfugge al nostro occhio attento|Wu Ming sulle previsioni del tempo in www.ilmeteo.it}}
{{cit2|Usano un tono fascistoide con evidente apologia del Ventennio condita dalla negazione strisciante della Shoa. Basta vedere il loro sito internet: la violenza è mascherata, ma non sfugge al nostro occhio attento|Wu Ming sulle previsioni del tempo in www.ilmeteo.it}}


'''Wu Ming''' è un collettivo di scrittori [[Bologna|bolognesi]] che ha fatto della coerenza e della modestia le armi del proprio successo.<br />Wu Ming in antico emiliano significa ''Senza nome'' e Roby, Giove, Fede, Ricky e l'ormai ex Luke non hanno mai voluto svelare il proprio pur sapendo di rinunciare alla popolarità.
'''Wu Ming''' è un collettivo di scrittori [[Bologna|bolognesi]] che ha fatto della coerenza e della modestia le armi del proprio successo.<br />Wu Ming in antico emiliano significa ''Senza nome'' e Roby, Giove, Fede, Ricky e l'ormai ex Luke non hanno mai voluto svelare il proprio pur sapendo così di rinunciare alla popolarità. Oltre a non rivelare l'identità, i Wu Ming, per precisa scelta [[politica]] rifiutano di farsi fotografare.
{{quote|La foto testimonia la mia assenza, è un vessillo di distanza e solitudine, nega il mio trasformarmi in qualcos'altro, il mio divenire|I Wu Ming citando [[Biagio Antonacci]]}}A chi gli fa notare che di loro foto è piena la Rete, i Wu Ming rispondono:{{quote|Sì, ma rifiutiamo di metterci in posa per non congelare la nostra vita in un istante|I Wu Ming citano [[Federico Moccia]]}}A chi insiste dicendo che di loro foto in posa è zeppo il Web, i Wu Ming ribattono:{{quote|Ok, però non sorridiamo perché il sorriso è un apostrofo rosa tra l'aorta e l'intenzione|I Wu Ming parafrasando [[Fabrizio De Andrè]]}}


==Origini==
==Origini==

Versione delle 09:04, 7 ott 2011

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« Usano un tono fascistoide con evidente apologia del Ventennio condita dalla negazione strisciante della Shoa. Basta vedere il loro sito internet: la violenza è mascherata, ma non sfugge al nostro occhio attento »
(Wu Ming sulle previsioni del tempo in www.ilmeteo.it)

Wu Ming è un collettivo di scrittori bolognesi che ha fatto della coerenza e della modestia le armi del proprio successo.
Wu Ming in antico emiliano significa Senza nome e Roby, Giove, Fede, Ricky e l'ormai ex Luke non hanno mai voluto svelare il proprio pur sapendo così di rinunciare alla popolarità. Oltre a non rivelare l'identità, i Wu Ming, per precisa scelta politica rifiutano di farsi fotografare.

« La foto testimonia la mia assenza, è un vessillo di distanza e solitudine, nega il mio trasformarmi in qualcos'altro, il mio divenire »
(I Wu Ming citando Biagio Antonacci)

A chi gli fa notare che di loro foto è piena la Rete, i Wu Ming rispondono:

« Sì, ma rifiutiamo di metterci in posa per non congelare la nostra vita in un istante »
(I Wu Ming citano Federico Moccia)

A chi insiste dicendo che di loro foto in posa è zeppo il Web, i Wu Ming ribattono:

« Ok, però non sorridiamo perché il sorriso è un apostrofo rosa tra l'aorta e l'intenzione »
(I Wu Ming parafrasando Fabrizio De Andrè)

Origini

Nati con un colpo di genio da una costola di

Luther Blisset (un collettivo di scrittori bolognesi che ha fatto della coerenza e della modestia le armi del proprio successo), i Wu Ming si fanno conoscere al grande pubblico inviando taglienti perle del proprio pensiero alla rubrica Forse non tutti sanno che... della Settimana enigmistica, svelando già dai primi passi quali saranno i fils rouge che uniranno le loro opere: la lotta contro ogni forma di revisionismo storico operata nostalgici fascisti camuffati da gente alla quale non gliene importa un cazzo della nostalgia fascista e la battaglia contro la caduta dei capelli nel periodo delle castagne.
Il successo è immediato e la Settimana enigmistica aumenta le vendite di cinque copie nel giro di una settimana.
I Wu Ming decidono di venire allo scoperto per rispondere al richiamo del popolo e rendono noti i nomi dei componenti nel clamore generale. Nel paese si apre un profondo dibattito che coinvolge la comunità intellettuale e Google si intasa per la troppa gente che cerca di capire chi si nasconda veramente sotto quei nomi assolutamente sconosciuti.

................continuare...........

Polemica

Nelle teorie elaborate da Luther Blisset, alcuni avevano creduto di ravvisare il pensiero di Umberto Eco, e nei primi tempi si credette che l'insigne semiologo[citazione necessaria] si celasse fra le loro fila; in quelle dei Wu Ming è stata quasi unanime la convinzione che l'ispiratore fosse Costantino Vitagliano sotto l'effetto di dodici tequila bum bum bevute a stomaco vuoto.