Utente:Malaugurio/Nonnotizie

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è Gli "iceberg" di Titano. Gli astronomi dicono che potrebbero contenere forme di vita esotica.

9 gennaio 2013

Sole, idrocarburi, ghiaccio... e sei in pole position! Questo è il nuovo cocktail per Titano, il satellite di Saturno che assomiglia alla Terra ogni giorno un po' di più: un recente studio della missione Cassini rivela che blocchi di idrocarburi congelati potrebbero galleggiare sulla superficie dei mari e dei laghi di metano della più grande luna di Saturno. La presenza di lastre di ghiaccio infatti potrebbe giustificare alcune delle letture contrastanti della riflettività delle superfici registrate dalla sonda Cassini.

«Una delle questioni più interessanti su questi laghi e mari è che possano ospitare forme di vita esotica», ha detto Jonathan Lunine, co-autore dello studio e scienziato della Cornell University, a Ithaca, New York. «E la formazione di ghiaccio galleggiante di idrocarburi offrirà l'opportunità per una chimica interessante lungo il confine tra liquido e solido, un confine che può essere stato importante per l'origine della vita terrestre»

Titano è l'unico altro corpo del nostro Sistema Solare, oltre alla Terra, ad avere liquido stabile in superficie. Mentre sul nostro pianeta, precipitazioni ed evaporazione da luogo al ciclo dell'acqua, su Titano il ciclo è di idrocarburi. Etano e metano sono molecole organiche e gli scienziati pensano che possano partecipare alla costruzioni di quei blocchi di chimica complessa da cui è originata la vita. La sonda Cassini ha già rilevato in passato una vasta rete di mari nell'emisfero nord di Titano e laghi nell'emisfero sud, successivamente confermati dalla NASA.

Ghiaccio "frizzante"

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Questo concept d'artista tenta di descrivere il ghiaccio che potrebbe formarsi su un mare di metano e etano. Credit: NASA/JPL-Caltech/USGS

Fino ad oggi si riteneva fosse impossibile la presenza di metano ghiacciato in superficie perché differentemente da quanto accade per l'acqua gli eventuali “iceberg” di questo composto, più denso allo stato solido che allo stato liquido, dovrebbero inevitabilmente affondare. È stato quindi studiato un nuovo modello che prende in esame l'interazione tra laghi ed atmosfera, considerando la composizione chimica delle varie miscele, le sacche di azoto e le variazioni di temperatura. Il risultato, trovato dagli scienziati, è che il ghiaccio invernale galleggia sui laghi ricchi di metano ed etano se la temperatura è sotto al punto di congelamento del metano ossia 90,4° Kelvin (-182.75º Celsius). Gli scienziati hanno realizzato che tutte le varietà di ghiaccio che hanno preso in considerazione galleggerebbero se fossero composte da almeno il 5% di “aria” (che su Titano è composta da una significativa maggior quantità di azoto di quella terrestre ed è quasi priva di ossigeno).

Tutte le varietà di ghiaccio in tali condizioni sarebbero in grado di galleggiare se composte da almeno un 5% di aria, che è una composizione piuttosto comune per il giovane ghiaccio marino sulla Terra. Se la temperatura scende di solo pochi gradi, il ghiaccio affonderà a causa delle diverse proporzioni di azoto nel liquido rispetto al solido. Temperature vicino al punto di fusione del metano potrebbero quindi determinare la coesistenza di una crosta di ghiaccio di idrocarburi sulla superficie e di blocchi di ghiaccio di idrocarburi sul fondale. Gli scienziati non hanno ancora previsto di che colore potrebbe essere il ghiaccio, sospettano possa essere incolore forse con le tinte bruno - rossastre tipiche dell'atmosfera di Titano.

«Ora sappiamo che è possibile, su Titano, trovare ghiaccio ricco di metano e etano congelati in blocchi sottili, che si fondono assieme con l'aumentare del freddo - similmente a quanto vediamo nei ghiacci del mare Artico all'inizio dell'inverno», ha detto Jason Hofgartner, primo autore dello studio e ricercatore nel Consiglio di ricerca di Scienze Naturali e Ingegneria del Canada a Cornell. «Vorremo che vengano prese in considerazione questi dati se mai un giorno decidessimo di esplorare la superficie di Titano».

La stagione delle verifiche

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In questa immagine i laghi a sinistra sono pieni di idrocarburi liquidi mentre i laghi in alto a destra sono solo parzialmente pieni, o rappresentano terreno saturo (ad es. un pantano). Alcune delle differenze di riflettività potrebbe essere spiegate con la presenza di ghiaccio di idrocarburi galleggiante. Credit: NASA/JPL-Caltech/ASI/Cornell

La strumentazione radar della Cassini sarà in grado di verificare questo modello analizzando la riflettività di laghi e mari: un lago di idrocarburi scaldandosi nel disgelo della primavera, come sta succedendo nell'emisfero nord del pianeta, potrebbe diventare in grado di riflettere maggior radiazione più il ghiaccio sale in superficie. Questo infatti renderebbe la superficie più ruvida che apparirebbe quindi più luminosa alla sonda Cassini. Quando il clima diventerà più caldo e il ghiaccio si scioglierà del tutto la superficie del lago sarà un liquido puro, risultando così più scura al radar della Cassini.

La sonda della NASA Cassini sarà in grado di testare e confermare questo modello: il suo radar misurerà il potere riflettente dei liquidi sulla superficie di Titano con i cambiamenti stagionati. Non ci resta che attendere le nuove emozionanti informazioni che questa sonda sarà in grado di trasmetterci nel corso della sua missione, una delle più belle nel nostro Sistema Solare.

«Il soggiorno prolungato di Cassini nel sistema di Saturno ci offre un'opportunità senza precedenti per osservare gli effetti di un cambio di stagione su Titano - ha detto Linda Spilker, scienziato al Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena - Avremo quindi un'opportunità di vedere se le teorie sono giuste».

Possiamo comunque essere orgogliosi di questi risultati. Titano è un mondo unico e importantissimo anche per lo studio della nascita della vita sulla Terra e la missione Cassini-Huygens è un progetto cooperativo che coinvolge NASA, ESA e ASI, l'Agenzia Spaziale Italiana: una bella occasione per dimostrare le nostre capacità in campo scientifico!

Fonti