Troppo belli

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« Per me... È UNA CAGATA PAZZESCA! »
(Ugo Fantozzi)
« L'orrore... l'orrore... »
(Apocalypse now)
« 92 minuti di urla! »
(New York Times)
« Un capolavoro assoluto, sono commosso »
(Maurizio Costanzo)
« Ma che ooooooooooooooooooooh! »
(Germano Mosconi)
« Mi devono un'ora e mezza della mia vita! »
(Tu)

Troppo Belli è uno dei film più belli e coinvolgenti del cinema italiano, secondo forse solo a "Alex L'ariete".

Trama

Costantino Vitagliano e il suo amico semisconosciuto restano con espressione assente davanti alla macchina da presa che li riprende da ogni angolazione. Per due ore circa. Da ricordare nei secoli a venire la scena della doccia, nella quale i due adoni mostrano i muscoli in ipertensione mentre si passano lo shampoo. Altra scena cult del film è quando la sfigatella di turno ruba le mutande sgommate di merda di Costantino. Si tratta in sostanza di un porno gay con una sceneggiatura che sembra scritta da Topo Gigio.

Gestazione di un mito

Inizialmente l'idea di girarlo venne al grande Cecil B. DeMille, che però non si ritenne degno di poter girare un mostro sacro come Costantino Vitagliano; il soggetto passò quindi per mano di Orson Wells, Stanley Kubrick, Ermanno Olmi e Pier Paolo Pasolini, ma nessuno era all'altezza di un film del genere.

Finalmente l'attore più sottovalutato al mondo trovò ciò che cercava in Mario De Filippi, che successivamente lo dirigerà anche in Uomini e Donne sottraendo l'idea a Claude Lelouch.

Come atteso, sbancò i botteghini e utilizzando il suo successo come biglietto da visita il grande Costantino partecipa tuttora alla serie tv Teletubbies.

Curiosità

  • Lars von Trier ancor'oggi piange, per non aver accettato la direzione del capolavoro sommo.
  • Si dice che Sergio Leone sul letto di morte abbia fatto il nome di Costantino.
  • Le musiche sono di Gigi D'Alessio. Davvero.
  • Il film è utilizzato come video motivazionale sia dai Marines che da Al Qaeda. I primi lo usano come addestramento per resistere alla tortura, i secondi come esempio della perversione degli infedeli.

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