Trinciapollo: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{accusa|salverei solo il paragrafo storia, il resto è apu|--{{utente:Cugino di mio cugino/firma}} 09:07, mag 31, 2011 (CEST)}} |
|||
{{Processo|13 giugno 2011|note=}} |
|||
[[File:Trinciapollo.jpg|right|thumb|250px|Un moderno esempio di questa antica invenzione.]] |
[[File:Trinciapollo.jpg|right|thumb|250px|Un moderno esempio di questa antica invenzione.]] |
||
{{Cit2|Ed ora: il trinciapollo!!|Renzo Arbore su trinciapollo}} |
{{Cit2|Ed ora: il trinciapollo!!|Renzo Arbore su trinciapollo}} |
Versione delle 13:40, 13 giu 2011
Etimologia
Il trinciapollo nasce nel diciottesimo secolo per potersi tagliare le unghie dei piedi. Dopo una prematura morte per un'unghia incarnita il figlio del suo inventore, dopo essersi trinciato il pene, capì che era particolarmente adatto a sezionare gli uccelli e lo commercializzò, sebbene la lobby gay cercasse di boicottalo onde evitare che i peni si estinguessero.
Storia
Lanciato al grande pubblico da Lorena Bobbitt era già conosciuto in età antichissime, ma considerato solo un soprammobile oppure, come certi studiosi affermano, un deterrente per rapporti occasionali con altre donne.
Solo nel 1848 Giosuè Trinciapolli dimostrò che un volatile poteva essere tagliato grazie al trinciapollo aggiudicandosi il Premio Nobel per il bigottismo - riconoscimento riservato solo agli appartenenti alla fede cattolica - iniziò a produrlo su scala mondiale.