Stufa a pedali
La stufa a pedali, creata il 12 dicembre 1992, è una delle più grandi invenzioni di Marco Pantani.
Questa stufa funziona tramite le ventole interne collegate ai pedali, che creano una sorta di ciclone spazio-temporale che trasporta energia termica solare direttamente nel macchinario producendo così enormi quantità di calore. La quantità di calore emessa dalla stufa a pedali, in base alla quantità di forza usata per pedalare, può variare tra quella di un'acciaieria di medie dimensioni a quella irradiata da una gigante azzurra.
La stufa a pedali possiede un sistema di riconoscimento ottico, grazie al quale è possibile identificare il proprietario del macchinario: i pedali infatti sono altamente sensibili alla conformazione dei piedi del titolare, e l'utilizzo da parte di altri può invertire il moto di rotazione della Terra o dar luogo a una supernova.
Utilizzo
- Porre i piedi sui pedali.
- Collocare il sedere sul perno centrale. La sella, inizialmente prevista come optional sulla versione deluxe, è stata rimossa da tutti gli esemplari in commercio poiché, in caso di utilizzi prolungati, tendeva ad essere risucchiata dal retto dell'utente.
- Pedalare fino a che la fiamma sviluppata sia sufficiente a invadere tutto l'ambiente.
- Tenere lontano dalla portata dei criceti. Il criceto, come tutti sanno, amano correre e alla vista dei pedali non sanno resistere, la potenza delle quattro zampe motrici del criceto equivale a cinquanta persone su un singolo pedale della stufa. Nei laboratori dell'area 51 è stato testato il funzionamento della stufa con un criceto. Il risultato è stato l'apertura momentanea di uno stargate.