Speculum

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Una moderna visita ostetrica per mezzo di speculum biologico.
« Oggi, per la sua visita alla retina e al cristallino, abbiamo disponibilità di tre speculum. »
(Un medico, negando di aver scambiato il suo kit per quello di un ginecologo)
« Ehi! Ma quei cosi sono enor- »
(Uno per occhio e l'ultimo in bocca)

Lo speculum è uno strumento medico bi o tri-vulva utilizzato per tenere aperti gli orifizi corporei.

Sì, tri-vulva. È corretto. Fidatevi.

Storia

Lo speculum ai tempi dei secoli bui.

L'invenzione è da attribuire agli antichi romani nel periodo delle guerre navali per il dominio del Mediterraneo: pare fosse una variante del famoso corvo, lo strumento grosso, lungo e fibroso delle triremi romane che serviva per molestare e abbordare le navi cartaginesi durante le guerre pudiche puniche e nelle serate di movida. La differenza era sostanzialmente l'approccio: se il corvo puntellava brutalmente un punto qualsiasi della preda nemica, beccandosi spesso pure una sberla, lo speculum si rivolgeva con modi più garbati specificatamente alla polena, benché il meccanismo di esecuzione è ai giorni nostri ancora non noto. Sfortunatamente quasi nessuna fonte è pervenuta agli studiosi moderni, persino lo zelantissimo Polibio pareva piuttosto imbarazzato ad addentrarsi nell'argomento e ogni volta che qualcuno gli chiedeva degli approfondimenti in merito divagava impacciatamente e correva a chiudersi nel vespasiano per ore.

Poca attenzione serbò la storia dell'umanità allo speculum: passando dai romani agli scandinavi lo speculum trovò la prima applicazione in campo medico paragonabile ai giorni nostri, ma cadde nel dimenticatoio poiché gli artigiani norvegesi non avevano altro materiale dal quale fabbricarlo che il ghiaccio delle spelonche montane.

Ritrovò interesse durante l'Inquisizione, dove fu applicata per la prima volta la vite che consentiva di allargare le valve vulve valve alette. Naturalmente si trattava di una vite senza fine.

Ritornò infine in ambito nosocomiale nelle mani del chirurgo ostetrico Ignác Semmelweis, che parecchio lo utilizzò anche e soprattutto per non toccare direttamente con mano le carni e le mucose delle ospedalizzate: per preservare a ogni costo l'igiene degli orifizi! era solito ripete per giustificare il suo uso smodato dello speculum. In realtà Ignác Semmelweis era notoriamente un fior di ricchione.

Le istruzioni per l'uso sono dettagliate e precise. Nessuno le legge. Peccato.

Lo speculum subì quindi nel corso dei secoli un'evoluzione che lo portò a trasformarsi da uno strumento di devastazione al cazzabubbolo di plastica che i ginecologi usano oggi per addentrarsi nel tepore del gineceo femminile e non solo femminile. A livello di dignità la si potrebbe paragonare dunque all'evoluzione del T. rex, oggi divenuto il pollo moderno. Secondo recenti sondaggi, comunque, pare che i medici trovino più pratico lo speculum piuttosto che un pollo.

Per alcuni pazienti fortunati non è necessario lo speculum, gli occhi possono essere estratti direttamente con le mani.

Uso

L'uso dello speculum nella cinematografia... No, non quello applicato agli occhi: quello non inquadrato ma che gli sta donando quell'espressione di gioia.

Oggigiorno lo speculum ha certamente un uso ben più garbato e intuitivo del passato: come già detto, nient'altro è che un dispositivo medico che mantiene la pervietà di un orifizio per permetterne analisi, interventi, contemplazione e odoramenti clinici. Semplice e molto economico, escluse le varianti a pagamento con vibrazione, allungabili o con superficie scabrosa, reperibili per lo più nelle cliniche private e nel mercato nero.

Modelli

  • Speculum di Cusco: il più diffuso. Malelingue sostengono che "Cusco", più che un modello, sia un nomignolo affibbiato a uno speculum ideato appositamente per donne anziane e usato da dottori poco cortesi, che solevano rivolgersi alle pazienti con l'indelicata frase bene, signora, diamo un'occhiata a queste rovine!
  • Speculum di Collin: pare che questo modello sia stato dedicato all'occultista e demonologo Jacques Collin de Plancy, per la sua passione di creature magiche e luoghi misteriosi. E di figa, ovviamente.
« Pfiù! A lei non serve certo uno Speculum di Collin! Sono sicuro che la mano di un ginecologo di lì ci passi! »
  • Blefarostato: speculum usato per l'apparato visivo: serviva a dilatare le pupille che non reagivano agli stimoli luminosi.

Altro

Nel mondo immaginario di Harry Potter la parola "speculum" è un incantesimo dalle ignote conseguenze, presente nel Libro degli Incantesimi. È possibile scorgerlo, per pochi istanti, in un frammento di video all'interno del quarto capitolo, nel settore "scene tagliate" della versione integrale. L'inquadratura permette di scorgere solo la prima riga di spiegazione del suddetto incantesimo, che recita Brutto porco, con questa magia potrai ficcare il tuo [...]

L'autrice, interrogata in merito, farfugliò che quella era una bozza da eliminare, ma che resistette per errore al montaggio. Incalzata sull'originario effetto di quel sortilegio, decise di estrarre la sua bacchetta magica, e dare una dimostrazione pratica sul malcapitato. Pare che lui non sia mai uscito da quel bagno.