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Fin dall’alba dei tempi, l’uomo ha sempre sentito il bisogno di rendersi squallido e degradarsi. È un po’ come l’istinto a riprodursi: non puoi resistergli. La differenza sta nel fatto che mentre l’accoppiamento è divertente, la degradazione mentale e sociale solleva molti dubbi in merito. Per dare libero sfogo al suo istinto auto-distruttivo, l’uomo (inteso come parola che abbraccia la donna) ha creato una manifestazione di massa, in cui più individui possono dare sfogo al proprio istinto, auto-umiliandosi collettivamente: la '''fierasagra''' di paesepaesana.
[[File:Fiera.jpg|right|thumb|Un gruppo di anime in pena cerca la sua strada in mezzo a un'orda di decerebrati.]]
 
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== La “Sezionesezione Cultura”culturale ==
 
In ogni manifestazione che si rispetti, a qualunque livello territoriale, ci deve essere anche qualcosa per chi ha più di due neuroni che fanno contatto a ogni luna nuova: così, ecco spuntare magicamente dal nulla la “Librotenda” (interessante parallelo con la “disco tenda”).
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== La disco tenda ==
 
La fiera di paese (parlando in generale di tutte le manifestazioni a livello meramente comunale) non può reggersi solo sui vecchi: infatti, i vecchi hanno pochi soldi e, come succede in tali casi, spendono poco dato che la loro pensione va per la maggior parte in [[viagra|medicine]] e [[chiesa|cazzate da vecchi]].<br />
Come al solito, “i giovani sono il futuro”, ma quale categoria di giovani? Semplice: tutti [[Truzzo|coloro]] che non sono intelligenti a sufficienza per non andare a forza “[[Fanculo|dove“dove la massa porta]]”porta”! <br />
Onde attirare il più possibile di tale marmaglia all’evento, gli organizzatori, senza il minimo ritegno, tirano letteralmente su una tenda senza pareti, ci ficcano una pavimentazione nera da balera, ci piazzano un [[Dj]] a basso costo (gli organizzatori di tali eventi sono maestri nell’arte del “tiro al risparmio”) e, al ritmo della [[contraddizione|musica truzza]] e più “in” del momento, attirano i giovinastri come letteralmente “il [[Cervello|letame]] attrae le mosche”.
 
La disco tenda è quanto di più deprimente possa esserci: è la più alta espressione del provincialismo di tali eventi. Il perimetro della tenda è tappezzato di cartelloni di sponsor, e ciò fa sorgere il dilemma su chi mai presterebbe il proprio logo e la propria immagine per associarla a una manifestazione sciatta e tirata via come quella.<br />
Al suo interno, orde di gusci umani si agitano al ritmo delle canzoni più "in" dell'estate, cercando di attirare, coi movimenti impacciati simili a quelli di un [[Maria De Filippi|orango]], i rappresentanti del sesso opposto (o anche dello [[Gay|stesso sesso]]: le perversioni non mancano) che sono accampati in cerchio attorno a quel monumento al [[merda d'artista|cattivo gusto]].
 
== Musica, maestro! ==
 
Ok, la musica l’avevamo già messa: ovviamente, se si ha lo stomaco e la presenza di spirito di definire “musica” quella che passano in quelle orrende balere senza pareti dove la gente si agita come scimpanzé ebbri col ballo di San Vito.
 
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== I padiglioni degli espositori. ==
 
Ed eccoci alla crème della crème della manifestazione paesana: infatti, ben sapendo la quantità irragionevole di persone che tali eventi sono soliti attirare, le aziende approfittano biecamente della triste situazione per cercare di tirare su qualche cliente in più.
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*cd di musica “tribale” (vedi sopra);
 
*chincaglieria varia, cioè braccialetti, collanine, anelli, orecchini a forma di [[aquila]], lupo, freccia, cuore, pesce; prezzo di costo al grossista: 2€/quintale; prezzo di vendita al pubblico: 5€/cad.
 
 
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