Sacro Romano Impero: differenze tra le versioni

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{{Cit|Passa un [[Giuliano Ferrara|cesaropapista]] con la pipa in bocca, guai a chi la tocca|[[Bullo|Bambino]] innocente che gioca in un orfanotrofio gestito da inquisitori domenicani}}
 
[[File:Ferrari davanti a Castel del Monte.jpg|right|thumb|500px|ComeAnche siall'epoca evincedel daSacro questoRomano affrescoImpero, Federicola IIFerrari era uno status symbol, anzi un appassionatoimperus ferraristasymbol.]]
Il '''Sacro Romano Impero''' fu una delle più importanti istituzioni medievali, insieme alla [[Chiesa]], lo [[ius primae noctis]], gli elmi cornuti dei [[vichinghi]] e la spada nella roccia nella versione di [[Hitler|Walt Disney]]. Il Sacro Romano Impero della Nazione Germanica (in tedesco: ''Cartofen Pataten Imperen Oktoberfest'') fu un agglomerato di escrementi medioevale di territori dell'Europa centrale, occidentale e occipitale che nacque durante l'alto Medioevo a [[Stato Neutrale di Bergamo Unita|Bergamo alta]] e si dissolse in un [[Puff]]! nel [[1806]]. La data di inizio dell'Impero è il [[962]], quando ''Ottone I di Sassonia'' si fece incoronare da [[papa]] Giovanni XII come imperatore dell'orticello dietro casa che ereditava in gran parte dal padre Bronzo V di Sassari, Imperatore carolingio ma senza più la parte occidentale comprendente [[Francia|Baguettaland]]. Il Sacro Romano Impero della Nazione Germanica raggiunse l'apice della propria potenza nel corso del Basso Medioevo e costituì, insieme al Papato, uno dei due poteri universali incontrastabili: l'altro rimane sempre la [[figa]].
 
 
 
 
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<cite>l'impero fa schifo, l'imperatore è un peccatore, l'impero colpisce ancora.</cite><br>
 
Inoltre il suo approccio militaresco alla pedagogia lo aveva motivato ad affibbiargli un nomignolo oltraggioso: "sphera lardis", ossia "cicciobombo in cannottieracanottiera". <br>
Al compimento della maggiore età, Federico si emancipò dalla tutela della Chiesa, si comprò una [[Ferrari]] trainata da quattro cavalli bianchi e iniziò a fare il figaccione nelle province più remote del suo impero dove non aveva grossi problemi a rimorchiare, nonostante la [[gobba]], una calvizie incipiente e una folta peluria che insisteva su tutto il corpo. <br>
Ormai afflitto dai [[reumatismi]], si ricordò di aver ereditato da un lontano prozio anche il [[Regno di Sicilia]] e si stabilì a [[Palermo]], che allora, senza il sacco edilizio e la [[mafia]], doveva essere stupenda. <br>
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[[File:Teomondo Scrofalo.jpeg|right|thumb|130px|L'ultimo Imperatore, Armandillo II, von Lanzickeneck.]]
La decadenza dell'impero fu determinata dalle richieste sempre più avide del clero a cui facevano da contrappunto quelle ancora più esose dei [[vassallo|vassalli]]. Inoltre si voleva sempre più respirare aria di nuovo, qualsiasi cosa, anche una bella dittatura andava bene, ma gli imperatori non andavano più di moda, erano considerati solo dei [[matusa]] con idee retrive che indossavano buffi cappelli.
L'imperatore, messo alle strette, concesse progressivamente ai vassalli e al clero numerosi diritti: il diritto di avere un proprio esercito, di esigere proprie [[tasse]], di poter battere moneta, di poter battere le proprie donne, di poter attapparsitapparsi le orecchie quando parlava l'imperatore, fino al diritto di poter rapire le sue figlie e le sue cugine.<br>
Al termine di questo processo di spoliazione, l'imperatore possedeva solo un bilocale in usufrutto ad Aquisgrana e una vigna colpita dalla filariosi a [[Ratisbona]]. Per raggranellare moneta l'imperatore fu costretto a concedere titoli nobiliari che inventava a spron battuto: signore della Mantelletta del [[Ratto]] Glorioso, Gran Cavaliere della Scarpetta Fosforescente, Sacro Untore del [[Cavallo]] Coronato, Menefreghista Camerale dell'[[Politici|Ordine dei Puttanieri]] e così via. L'inflazione dei titoli comportò anche la moltiplicazione delle Signorie e una grande richiesta di doganieri.<br>
Ci pensò, infine, un altro imperatore, [[Napoleone]], a dare la spallata finale al Sacro Romano Impero, procurandosi, tra l'altro, una lussazione alla spalla.
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Per trascorrere il tempo fra buoni amici era concesso lavorare fino allo sfinimento per i potenti di allora, laici o clerici che essi fossero, e ringraziarli per l'augusto tono arrogante che esprimevano naturaliter.<br>
La scalata sociale, come nell'Italia di oggi, era possibile solo abbracciando il banditismo.<br>
L'[[igiene]] era reputata poco importante e per questo motivo i bambini vivevano felici nel Sacro Romano Impero. Gli odori che si spandevano a quel tempo erano poco edificanti e si sviluppavano nello spettro compreso fra i valori dati da "letame fresco di maiale affetto da meteorismo" e "rutto abominevole di mendicante scabbioso e forforsosoforforoso". Fu in quell'epoca che un brillante inventore, Cadmio Armonicus, inventò la maschera antigas.<br>
Il cibo era diviso in modo equo. Ai servi della gleba bastava un pasto a base di erbette di campo e minestrone di sabbia, mentre ai nobili e all'alto clero era ritenuto giustamente indispensabile, per poter esercitare al meglio le loro importanti funzioni, mangiare cibi raffinati, esotici e costosissimi.
 
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[[en:Holy Roman Empire]]
[[fi:Pyhä saksalais-roomalainen keisarikunta]]
{{Bisturino d'oro}}
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