Riforma Renzi del Servizio sanitario nazionale: differenze tra le versioni

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{{cit2|Chi ha la tendenza alla guarigione in KA-Be (Krankenbau, baracca per i malati) viene curato; chi ha la tendenza al peggioramento, dal Ka-be finisce nelle camere a gas|Il Premier Matteo Renzi cita a sproposito (forse) un passo di "se questo è un uomo" di Primo Levi, illustrando i principi del sistema sanitario italiano}}
 
Il Governo Renzi si è fatto preciso incarico di riformare, tra le altre cose, anche il Servizio Sanitario Nazionale.
Ciò si è reso necessario in forza delle seguenti, valide ragioni, che il Premier non ha mancato di enumerare, tra il plauso generale del Parlamento, durante la presentazione del nuovo Testo Unico disciplinante la materia:
* ce lo chiede l'Europa;
* dobbiamo smettere di considerare lo Stato italiano uno Stato, ma, come ebbe a dire un grande statista del passato, dobbiamo considerarlo alla stregua di un'impresa;
* è quindi nostro dovere sradicare i rami marci che appesantiscono la spesa pubblica senza fornire linfa vitale alle casse dello Stato (applausi commossi anche dai banchi del centro destra);
* non abbiamo dimenticato, tuttavia, gli interessi dei cittadini bisognosi di cure ed assistenza, specialmente i meno abbienti (ovazione dalle file dell'estrema sinistra). Prometto che ne vedranno delle belle!
 
[[File:Arbeit macht frei.jpeg |thumb|240px|L'ingresso di una moderna struttura sanitaria nazionale]]
 
==Prescrizione di medicinali==
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== Attrezzatura Ospedaliera==
 
[[File:Ferrioperazione.jpg|thumb|240px|Corredo chirurgico in uso presso il Servizio Sanitario Nazionale]]
 
Dopo aver constatato la presenza di troppi ospedali sul territorio italiano, causa di confusione per i cittadini incerti su quale sia la giusta struttura cui rivolgersi, il nuovo testo di legge prevede la soppressione di tutti gli ospedali minori, per concentrare l'azione sanitaria solo in alcuni punti strategici. Agli ospedali superstiti, che l'art. 2 del T.U. (Definizioni) ridenomina quali "strutture sanitarie di concentramento" (abbreviato Lager), verranno fornite nuove e più moderne apparecchiature.
 
Il Decreto legislativo (art. 7), fornisce infatti un minuzioso elenco dei farmaci, ferri, macchinari ed attrezzatura minima che ogni unità di concentramento deve tener presso la struttura:
 
== Cure alternative: digiunoterapia e training forzato==
In assenza (quasi, attesi i potenti farmaci generici di cui abbondante è il costante rifornimento) di medicine specifiche per curare i pazienti, il T.U. promuove, in ciò conformandosi alle indicazioni europee, l'utilizzo di determinate cure alternative per tutelare la salute dei malati.
 
Largo ricorso (art. 18)all'utilizzo viene infatti previsto per i clisteri e soprattutto per le sonde anali. Nella relazione governativa al progetto di disegno di legge si trova al riguardo la seguente, oscura chiosa: "Così non perdono l'abitudine a prenderlo nel culo dallo Stato", che tuttavia, ad onor del vero, non figura poi più nel testo definitivo.
 
Inoltre, sul modello della più avanzata scienza medica indiana ed induista, viene incoraggiato da parte delle strutture sanitaria il ricorso alla cosiddetta digiuno terapia. I pazienti, in numero non superiore a 12 per volta, soprattutto qualora in ritardo nel pagamento dei ticket ovvero renitenti al lavoro obbligatorio, vengono collocati in una apposita stanza (detta Bunker sotterraneo) che viene poi chiusa ermeticamente. I pazienti vi rimangono per giorni 21, senza nè poter mangiare né bere, per lasciare al corpo il tempo di combattere la malattia di cui soffrono, sopraffacendo i batteri cattivi che senza cibo moriranno. Il ventiduesimo giorno la stanza viene aperta ed i pazienti eventualmente superstiti sono dichiarati, da apposita commissione esaminatrice, a tutti gli effetti guariti: vengono quindi dimessi e rispediti alle loro case.
 
[[File:Prigione.jpg|thumb|240px|Immagine della moderna sala per la pratica della digiunoterapia]]
 
Infine
==Utero in affitto: canone in favore delle casse pubbliche==
== Ticket e sanzioni==