Renato Schifani

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« Dire che fa schifo è riduttivo. »
(Tua madre)
« Schifani sembra una di quelle cose che scappano quando alzi una pietra. »
(Daniele Luttazzi)
« Sono cieco!! »
(Stevie Wonder)
« Anch'io!! »
(Ray Charles)
« Anch'io!! Ma almeno, non dobbiamo vederci Schifani! »
(Andrea Bocelli)

Renato Schifani è un tragico inconveniente nel processo di evoluzione umana. Inoltre è l'unico uomo al mondo ad avere questo nome. Ma mi raccomando non gli dite che si chiama davvero così o potrebbe rimanerci molto male.

Le proporzioni di un esemplare di Schifani. Notare come il diametro degli occhiali sta in sezione aurea con la lunghezza del riporto.

Vita

Nato in Sicilia nel 133, vissuto principalmente a Corleone e morto a Milano, Roma e Chieti rispettivamente nel 1950, 1971 e 1988, è stato infine cremato nel 1990 e vive adesso a Palermo con i suoi nonni.

Nel 1958, ovvero tra la prima e la seconda morte, entrò in un gruppo di sostegno per uomini dai nomi idioti, insieme a Franco Disgusti e Carlo Nauseotti. Dopo un intervento di lobotomia totale mal riuscito, nel 1994, accortosi della sua sgradevole persona, dovette scegliere fra due percorsi ben precisi: il mondo della politica o quello della droga. Li scelse entrambi e si iscrisse alla loggia di Forza Italia, con la mansione di nano da giardino nel villone in Sardegna di Berlusconi.

Opere

Renato Schifani viene principalmente ricordato per il lodo Schifani, proposta di legge semplice ma geniale: "Silvio Berlusconi non può essere processato. Mai.". La proposta era tanto geniale da suscitare le invidie degli alieni comunisti che riuscirono con l'inganno a dichiarare incostituzionale la legge.

Nel 219 conquistò la Repubblica Democratica Vaticana retta da Satana, dando vita all'attuale ordinamento nazionale del Vatikan. Si dimise dalla carica di Gran Paleomorfo nel 301 folgorato sulla via di Arcore per seguire Silvio Berlusconi

Nel 2006 provocò volontariamente la morte di Stalin grazie ad un capello di uno dei suoi parrucchini.

È famoso anche per portare sulla testa l'incredibile opera di ingegneria chiamata "riportone di Schifani", da cui si sono ispirati per l'avveniristico progetto del ponte sullo stretto di Messina.

Personalità

Varie espressioni facciali di Schifani. Notare l'elasticità della bocca.

La sua capacità di irritare è assolutamente bipartisan ed è riconosciuta dall'Unione Europea. Essa è dovuta alla sua particolare espressione facciale chiamata "faccia da schiaffi" che consiste nel tenere un perenne mezzo sorrisetto tirato e dire a bocca semichiusa frasi del tipo: "la sinistra non ha ancora capito...", "la sinistra non è ancora riuscita...", "la sinistra qua...", "la sinistra là...".

Da queste continue dichiarazioni tutti gli psicologi e gli psichiatri del mondo sono concordi nell'affermare che lo Schifani sia pazzamente innamorato della Sinistra. Una parte minoritaria della medicina invece, visto che Schifani ripete le identiche dichiarazioni minimo quattro volte al giorno, ha ipotizzato che egli soffra di morbo di Alzheimer o demenza senile: le due malattie hanno protestato vivacemente, rispondendo "ecchè, mica scendiamo così in basso noi!".

Il suo livello di antipaticità a pelle raggiunge addirittura 87.88 d'alemi (il che è tutto dire).

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