Primo Levi
Primo Levi è morto. Chiunque fosse, qualunque cosa facesse, era ebreo, perciò ci tengo a tranquillizzare la popolazione. È morto.
Chi era
Primo Levi nasce su un monte di Venere nel 1902. È l'ultimo dei 36 figli di un rabbino dotato di uno strano senso dell'umorismo e di Rita ti levi di torno Montalcini. Frequenta i ragazzi dello zoo di Berlino, legando particolarmente con il coetaneo Adolph.
Durante la Grande Guerra si perdono di vista.
Nel 1941 i due si ritrovano, ma le loro condizioni sono leggermente diverse: uno è capo del governo, l'altro è un Kapo. Dettagli. Con la caduta del regime, Levi diventa un ospite fisso di Buona Domenica. Dopo sei mesi, però, la sua popolarità cala, portandolo al suicidio.
A proposito, nel frattempo aveva scritto qualche poesia.
Opere
- Sequestro un uomo
- Il sentiero del nido del calabrone (ft Patricia Cornwell)
- Mi chiavo Stella
- La tregua
- Cristo si è fermato ad Eboli
- Cristo è ripartito
- Cristo si è beccato l'ebola
Filosofia
Essendo un sopravvissuto, Levi ha insistito fino alla fine nel raccontare la propria tragedia. E già, come se lui fosse stato l'unico. Chissà perchè ogni ebreo scampato alla giusta punizione deve poi venire a frignare da noi, cribbio.
Le sue opere sono monotematiche, al limite della ripetitività dattiloscopica.
Senza dimenticare che per suicidarsi ha deciso di gettarsi dal balcone del suo attico a New York subito dopo essersi avvelenato e tagliato le vene. Ha atteso che per strada passasse un camion a tutto gas e che dopo l'impatto al suolo l'ha investito. Infine la bomba che aveva in tasca è esplosa. Insomma uno che vuole essere sicuro di ottenere ciò che vuole.