Polifemo

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Polifemo, mitica figura di ciclope (gigante provvisto di un solo occhio al centro della fronte). I Ciclopi erano figli di Nettuno, il Dio del Mare e vivevano di pastorizia oppure lavorando con loro cugino zoppo, Vulcano o Efesto, che aveva un'officina di fabbro nell'Etna.

Polifemo il pastore

Di Polifemo ci racconta Omero nell'Odissea. Una delle cose che Omero non hai mai fatto capire è come cazzo facesse Polifemo a mungere le pecore; era enorme, la sua mano era grande come un terrazzo e le sue dita grosse come torri. Ma allora come faceva a prendere le tette delle pecore per mungerle, dato che le pecore, come dice Omero, erano pecore a tettatura normale?

Inoltre, siccome viveva isolato, non coltivava e, a quel che si sa, mangiava uomini ma non pecore, è da supporre che mangiasse cacio sempre. Troviamo quì un'altra incongruenza. Il cacio, notoriamente, ha un alto potere petogeno; date le dimensioni è pensabile che:

  • le pecore di Polifemo, che dormivano con lui nella grotta dovevano necessariamente essere sorde e prive dell'olfatto;
  • le povere bestie vivevano nella costante paura di veder crollare la grotta a causa delle esplosioni petogene del ciclope.

Ma in queste condizioni, insegna la zootecnia, le pecore non dànno latte; dovremmo allora pensare che Polifemo non soltanto mungesse i soli montoni ma anche che si trattasse di montoni masochisti, dato lo strazio di essere munti dalle ditone.

Polifemo e Ulisse

Il pasto di Polifemo ed il vino di Ulisse

Altra grande cazzata detta da Omero è che Ulisse ed i compagni, pestando l'uva, producessero vino. Il pestaggio dell'uva, com'è noto, producce succo d'uva (mosto) che ha grande potere purgativo ma non contiene ancora alcool perchè non è fermentato. Quindi dobbiamo pensare che Ulisse, più che ubriacare, purgò Polifemo