Pokémaniaco

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Il PokèFan comunemente detto Fan di Pokemon è un individuo che soffre di Pokèfanatismo, misteriosa patologia emersa solo negli ultimi decenni e sotto osservazione da parte dei ricercatori Oral-B che nonostante i milioni investiti non riescono ancora a fornire una cura valida per tutti gli individui a causa delle troppe varianti della malattia.


Sintomi

I sintomi variano di persona in persona ma generalmente consistono in:

  • Utilizzo di videogiochi Pokemon dal 12° anno di vita in poi
  • Uso di sigle strane come EV, IV, STAB...
  • Continue citazioni dalla serie "È comparso un [nome dell'amico] selvatico!" oppure "Avessi la masterball quella ragazza sarebbe già mia"
  • Sindrome del puccioso...in individui di sesso maschile
  • Più di due ore al giorno su EFP Fanfic...per una persona di sesso maschile
  • Misteriosi buchi nel conto corrente
  • Comparsa improvvisa di nuovi peluches in camera dopo i giocattoli erano stati gettati da anni
  • Improvvisa perdita di virilità
  • Emanazione di un irrespirabile odore di sugna o strutto

Classificazione dei casi

Acuto o cronico?

La prima cosa da osservare nel classificare un caso di PokèFanatismo è se si tratta di un caso di fanatismo acuto o cronico, questo sarà particolarmente utile per decidere la terapia migliore che però vedremmo più avanti.

  • Caso acuto: Il paziente, esposto a massicce dosi di Pokemon in età infantile sembrava aver perso tutto il suo interesse ma improvvisamente ritorna a giocare con rinnovato furore, se non trattati questi casi degenerano in cronici o, nei casi più frequenti, fanno il loro decorso senza danneggiare l'individuo affetto.
  • Caso cronico: Fa esordio dopo la fine delle scuole medie, se il paziente non ha smesso di interessarsi a Pokemon o in certi casi deriva da un caso acuto non curato. Molto spesso qui le terapie sono inefficaci e in pochi riescono a guarire e a recuperare la dignità.

Macro categorie

Dopo aver esaminato se il caso è acuto o cronico può essere utile osservare in quale macro categoria rientra l'individuo per una diagnosi e una cura più efficaci.

  • Caso competitivo: questo è uno dei casi più noti, il giocatore, vede il battling competitivo un ottimo modo per continuare il suo infantile interesse giustificandolo con facilità parlando delle difficoltà del "metagame" (termine per cui i ricercatori non hanno ancora trovato una traduzione)e usando altri termini assurdi che confonderanno e faranno demordere per sfinimento molti di quelli che metteranno in discussione la sua maturità, si ritrova impigliato in una dipendenza fatta di continue sfide online e di ore di farming, nonostante con i trucchi si potrebbero ottenere risultati identici risparmiandosi decine di ore di rottura di maroni, solitamente quando gli si parla di trucchi il giocatore competitivo risponde così:
« Trucchi?!?! Nooooooo! I Pokemon sono come amici ed è bello farli crescere personalmente! »
(Battler competitivo su trucchi)
« Aaaaah! Quindi mi vuoi dire che i centinaia di accoppiamenti forzati e di figli scartati perché troppo deboli sono un ottimo modo per trattare degli amici »
(Interlocutore leggermente più informato dei poveri genitori del battler sopracitato.)
« ... »
(Il battler, dopo 10 secondi di silenzio, alla ricerca di una risposta valida, va in crash a causa dell'eccessivo sforzo fatto da quell'ultimo mucchietto di neuroni che ha in testa (già sfiniti dagli inutili sforzi imposti loro durante il gioco, che hanno spinto al suicidio gli altri stufi di dover faticare solo per far decidere al loro proprietario che mossa usare in delle lotte virtuali), segue schermata blu e riavvio del sistema operativo.)