Pescara

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Pescara è un buco abruzzese molto noto.

Clima

Sgradevole tutto l'anno poichè dominato dalla "guazza" (forte umidità salmastra dal tipico fetore di pesce putrescente). In rari momenti si possono tuttavia registrare forti venti secchi ad alta velocità caratterizzati dalle estreme temperature quali Garbino e Tramontana. Essi si alternano senza alcun preavviso causando polmoniti mortali nella sciagurata popolazione indigena nonchè violenti sbalzi d'umore cause di risse e tragedie familiari.


Territorio

La pianura si alterna alla bassa collina, meglio conosciuta dai Pescaresi con il nome di "Li cull". Questa morfologia del territorio è stata causa di rivalità campanilistiche tra gli abitanti della costa e quelli delli "Cull" poichè ognuna delle due fazioni ritiene di poter avere il controllo sulla città. Il fiume omonimo divide a metà la città e la riempe di puzza in quanto solcato da numerosi pescherecci antidiluviani alimentati a carbone e invaso dagli scarichi fognari di tutto l'Abruzzo.


Storia

Per diversi millenni una zona paludosa e malsana, l'attuale Pescara ha rappresentato un centro assolutamente inutile per tutte le dominazioni che si sono succedute sull'Abruzzo. Nei secoli scorsi ospitò una delle prigioni peggiori del mondo cui gli Americani si ispirarono progettando Guantanamo. Questi edifici sono oggi il luogo più ambito dagli abruzzesi e dai pigri per trascorrere serate in compagnia. Pescara non ospita alcuna testimonianza del suo triste passato anche perchè gli unici edifici presenti ad inizio secolo furono distrutti dai bombardamenti congiunti di Asse e Alleati. Il loro unico motivo di accordo fu infatti abbattere quell'obbrobrio di città che le rispettive aviazioni non di rado sorvolavano e che causava conati di vomito ai malcapitati piloti. Ciò accadeva nonostande l'altitudine e le esalazioni del fiume non rendessero nitida l'immagine di Pescara. Nel dopoguerra la città ha conosciuto un certo sviluppo economico a prezzo di mostruosi abusi edilizi e speculazioni immobiliari che non hanno conosciuto colore politico.


Popolazione

Pescara è la città più cosmopolita d'Abruzzo. Le sue strade sono infatti invase da albanesi, rumeni e croati che spadroneggiano sulla popolazione autoctona. La prima ondata migratoria però fu rappresentata dalle migliaia di foggiani stabilitisi in città con la speranza rimasta tale di garantirsi una formazione universitaria nell'Ateneo adriatico. Le poche migliaia di abitanti indigene sono rappresentate da rom e pescatori: la vera anima pescarese.


Lingua

L'italiano viene utilizzato per gli atti notarili e poco più. Il dialetto pescarese è una mescolanza di vari dialetti ed è considerato assolutamente di moda tra i ragazzi. Uno status-symbol a cui non può sottrarsi chi sogna la scalata sociale (attività preferita dei pescaresi).


Economia

I settori più fiorenti sono rappresentati dal cravattaggio (soldi a strozzo) l'edilizia senza ritegno, dalla vendita del pesce, dai mercatini della Stazione e dai venditori di marchi trash-modaioli a prezzi rigorosamente astronomici. "Stupefacente" risulta inoltre il volume d'affari dello spaccio, della prostituzione e del gioco d'azzardo.

Istruzione

Gli studenti pescaresi possono contare sul liceo classico Gabriele D'Annunzio. Questo istituto è continuamente preso di mira dalle altre scuole al grido "Come sempre classico di merda" e non di rado è oggetto di lanci di uova.

Gli scientifici sono due: il "Galilei", patria dei paesani e dei nerd, e il "Da Vinci" frequentato dai tossici-nullafacenti di estrazione sociale medio-alta.

Di magistrale se ne conta uno solo, il "Marconi", sito nell'omonima strada vero nido di riproduzione dei pescaresi.

Sull'università preferiamo soprassedere.

Attività sportive

Pescara vanta una notevole tradizione pallanuotistica avendo la squadra locale vinto diversi scudetti e Coppe dei Campioni. Tuttavia l'ottusità della popolazione che capisce solo "lu pallone" ha portato ad uno snobismo verso la pallanuoto preferendo sempre e comunque "lu Pescare" (la squadra di calcio). "Lu Pescare" non se la passa bene ed i tifosi, che hanno visto la serie A, sono molto incazzati con il mondo intero e specialmente con Pincione detto "Lu cincione" e "Lu coglione".

Svago e divertimento

D'estate si va "a lu mar" tutto il giorno. La sera si sta per la riviera a lanciarsi occhiatacce o a fare i teppisti. Il massimo del divertimento si tocca però d'inverno a C.so Manthonè: due vie minuscole a ridosso del fetente fiume sempre stracolme di tamarri spesso anche d'importazione che fanno decine di chilometri pur di non mancare. Il sabato pomeriggio significa Piazza Salotto e aperitivo in centro. La sera ci sta "lu Megà", e il sabato tutti a la "fabbric" a fa lu casin.