Partito Democratico (Italia)

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Il Partito Democratico è un farmaco spurgante di nuova concezione, capace di indurre vomito incoercibile e diarrea con efficacia persino maggiore del prodotto da cui deriva, l'olio di ricino.

Storia

C'era una volta un gioco praticato con diletto e passione da molti sudditi del Reame: si chiamava Sinistra, detta anche PCI (acronimo di Porco Cristo Incroce); gli altri sudditi giocavano invece a DC, sigla che stava per "Datemelo in Culo ché godo come un porcodìo".

Un giorno il sovrano Silvio primo decise che la Sinistra non gli piaceva: per cui ordinò ai suoi paggi Prodi, D'Alema e Bertinotti di smantellarla, ma senza che i sudditi se ne avvedessero troppo. Poiché all'epoca la Sinistra era un gioco molto popolare, fu necessario procedere per gradi. La tattica fu quella di cambiare nomi al gioco ogni 2-3 anni: dapprima PDS (Porco Dio Stronzo), poi solo DS (Dio Stronzo), poi Ulivo (che alludeva all'usanza dei dirigenti di sputare i noccioli d'oliva sui loro elettori), poi Unione (nome chiaramente autoironico), infine PD (che sta per Partito Democratico ma ovviamente anche per Porco Dio). Pian piano l'arguto piano del simpatico trio ebbe successo: la Sinistra si dissolse senza rumore ed i sudditi smisero quel loro futile svago da balilla imberbi plutogiudaici e tornarono ad occupazioni più consone ai figli della Lupa, lavorando per dar lustro alla Patria ed allargare i confini dell'Impero, eia eia!!

Preparazione

Ricetta per 4 elettori (tanto, più di quelli non ce ne sono):

Procuratevi un partito comunista forte, laico, internazionalmente apprezzato e con un buon livello di dialettica interna.

Aggiungete 20 g di Occhetto e 10g di D'Alema. Attendete che il partito marcisca (non dovrete aspettare molto).

Riponete la quota ancora sana in una teglia a parte ed aggiungetevi forti dosi di Bertinotti e di cazzate a raffica.

Per accelerare la macerazione e far scomparire il retrogusto di democrazia interna, abbondate col D'Alema e mescolate con un soffritto di 10 cc di Veltroni, 15 cc di Fassino e 25 cc di Maria De Filippi. Una punta di Giovanni Consorte conferirà un fragrante aroma di disonestà.

Adesso potete amalgamare con la Margherita, la fantasia di democristiani che avete preparato separatamente. A questo proposito: non lesinate le rotelle di Rutelli, i pezzetti di Binetti e soprattutto i dadini di Ruini, essenziali per dare il giusto sapore al piatto.

Infine il tocco da maestro: fette di mortadella a piacere.

Confrontateli con la Forza Italia che vendono alla Standa: non sono identici?