Nudo artistico

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Si definisce nudo artistico una qualsiasi rappresentazione di tette, culo e gnocca che, vuoi per ipocrisia (ad usum crypto segaiolum) o per poter essere guardata senza errere bollati come segaioli, viene spacciata per rappresentazione artistico-culturale.

Sinossi

Un nudo artistico è definibile tale quando, proposta la visione a soggetti maschili, non provoca l'erezione degli stessi. Siccome questo è pressoché impossibile, a meno che essi non siano checche isteriche o vecchi in andropausa, ne consegue che il nudo artistico non esiste.

Esso consente alle mostre di arte contemporanea, altrimenti deserte, di avere dei visitatori. Il nudo artistico consente ai visitatori di tali mostre perfino di darsi un tono e camminare con aria altezzosa ripetendo fino allo stracciamento dei coglioni/ovaie altrui che loro sono "avanti" e che tutti gli altri sono vecchi bigotti borghesi. Questo vale soprattutto se questi idioti sono giovani hippie intelletualoidi sinistroidi.

Il nudo artistico, inoltre, ha il potere di aumentare esponenzialmente le vendite di una ualsiasi pubblicazione editoriale, compresi "Le Crepe Sui Muri Dei Ripostigli Della Stazione Ferroviaria Di Genova-Nervi", la biografia di Iva Zanicchi e gli inserti di Famiglia Cristiana. Tutt'ora questo fenomeno rimane inspiegabile, benchè pare che una squarda di scienziati stia indagando a questo fine.

Particolarmente apprezzati gli album fotografici di nudi artistici con pampini seminudi ritratti nell'atto di dormire in fiori giganti, travestirsi da fiori giganti e fare qualsiasi cosa con quei cazzo di fiori giganti.

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