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Il Nebraska è il più inutile dei 50 stati americani. In un test distribuito nelle scuole pubbliche è risultato che il 40 % degli studenti non sa collocarlo su una cartina degli USA, il 25 % lo situa al posto dell’Alaska e il 35 % non sa della sua esistenza. Il test è stato fatto in Nebraska.

Da sapere

Cenni storici

L’origine del nome va ricondotta alla tribù indiana dei Polentoni, pellerossa di origine vercellese che nelle fredde notti d’inverno spazzate dal vento gelido della grande pianura passavano il tempo a chiedersi l’un l’altro “N’iè d’brasca?” (Ce n’è di brace?).

Territori e mete turistiche

Centri urbani

La capitale è Lincoln, e anche tra quei pochi americani viventi che ricordano le capitali di tutti i 50 stati Lincoln è quella dimenticata più spesso, essendo l’unica col nome di un presidente morto. Lincoln stesso tendeva a dimenticarla.

Loup City, sede del famoso "preservativo più usato del Nebraska", diventato monumento nazionale nel 1987, è una città che da sola rappresenta alla perfezione tutta la provincia del Nebraska, intesa come campagna rurale e maleodorante, quindi lo stato intero.

Altre destinazioni

  • Monte Rushmore (Sud Dakota)
  • Aspen (Colorado)
  • Centro geografico degli Stati Uniti continentali (Kansas)
  • Des Moines (Iowa)
  • Qualunque altro posto negli stati confinanti

Come arrivare

La contea di Johnson.

Per entrare in Nebraska è necessario il passaporto con visto turistico di sei giorni (il tempo massimo che si impiega per attraversare lo stato senza fermarsi, in trattore), il nulla osta della confederazione delle grandi pianure, uno speciale lasciapassare interno degli stati del “corn belt” (fascia delle corna), un’autorizzazione del governatore dello stato controfirmata da almeno il 50 % più uno dei deputati dello stato, un’assicurazione contro furto e incendio, della macchina e vostro, un’assicurazione sulla vita e una vaccinazione contro la pellagra, malattia infettiva dovuta all’abuso di granoturco.

Come spostarsi

In auto

Trovandosi sotto il Sud Dakota e sopra il Kansas la gente tende appunto a confonderlo col Sud Dakota immaginando che sia solo la sua parte più meridionale e crede quindi di passare direttamente dal Kansas al Sud Dakota, così che è facile imbattersi in viaggiatori che dicono:

« Cazzo, mi sembrava più piccolo il Sud Dakota »

ignorando che stanno attraversando da quattro ore il Nebraska, ragione per cui nei negozi di souvenir del Nebraska (pochissimi) si trovano cartoline che riportano la scritta “Ricordatevi del Nebraska”, non per non dimenticarlo ma perché vi accorgiate di starlo attraversando.

Noleggio auto

Per noleggiare una macchina e attraversare lo stato la Hertz di Lincoln dispone di:

  • 2 Chevrolet Impala del ’74 coi sedili posteriori sfondati ($2/giorno)
  • 1 Chevrolet Chevette dell’81 senza portacenere ($4/giorno)
  • 1 Plymouth Fury del '72 con frangivacche anteriore e il baule pieno di conigli (5.50$/giorno)
  • 1 Lincoln del 1865 con foro di proiettile nel posteriore (solo per collezionisti)
  • Dodge (tutti i modelli fino al ’77, basta che non le riportate indietro)
  • 12 trattori John Deere con aratro e spargiletame montati (3 sacchi di fertilizzante e una pinta di whiskey a settimana)


Cosa vedere

La contea di Jackson.

Degno di nota il paesaggio: una distesa di mais dal Kansas al Sud Dakota, interrotta ogni tanto da un pollaio, per cui le strade tendono a essere dritte, a incrociarsi ad ngolo retto e a essere affiancate da pannocchie per tutto lo stato, tanto che a ogni istante ci si può fermare a farsi i pop corn.

Il Sud Dakota... ehm, il Nebraska, è così facile confonderli... è talmente insulso che qui non si trova nemmeno una di quelle attrazioni che tanto piacciono agli americani, tipo il gomitolo più grande del mondo o l’assorbente più sporco del Nord America.

Itinerari

Se volete delle informazioni sugli itinerari turistici, sui migliori alberghi e ristoranti e su dove andare a puttane rivolgetevi all’Ufficio turistico di Pierre (Sud Dakota) e chiedete se c’è qualcosa anche per il Nebraska.

Cosa fare

In tutto il Nebraska si può passare piacevolmente il tempo dialogando con gli autoctoni, anhe perché letteralmente non c'è altro da fare. Seguono alcuni esempi tratti da Loup City, tutta l’America in una miserabile città di provincia di Robert I. Augost, romanzo che scandalizzò perfino Gore Vidal.

Dal barbiere.

- Forestiero in fuga dalla polizia per aver preso a calci una bambina che gli ha detto che non sa fumare: “C’è lo sceriffo qui?”
- Barbiere di colore: “Sì?”
- Forestiero: “E dov’è? Oh! Sono io che te l’ho chiesto.”
- Barbiere: “Barba, capelli, manicure?”
- Forestiero: “La fai tu la manicure?”
- Barbiere: “È in fondo alla strada.”
- Forestiero: “La manicure?”
- Barbiere: “Lo sceriffo, idiota!”
- Forestiero: “Oh, scimmione, non fare il furbo con me!”
- Barbiere: “Allora, cosa diavolo vuoi?”
- Forestiero: “Senti, pezzo di merda cacato da una sporca vacca di colore, non devo fare né barba né capelli né qualche altra cazzo di robaccia, quindi guardami e dimmi dov’è lo sceriffo.”
- Barbiere: “Te l’ho detto, è in fondo alla strada! Calma amico, si faceva per scherzare.”
- Forestiero: “Be’... io non sono tuo amico, e scherza con gli stronzi come te.”
- Barbiere: “Però, almeno di uno shampoo avresti bisogno.”
- Forestiero: “Ficcatelo su per il buco del culo lo shampoo.”

Dallo sceriffo.

- Sempre lo stesso forestiero: “Salve.”
- Sceriffo: “Chi è?”
- Forestiero: “Sono un... forestiero. Volevo solo delle informazioni. Lei pare l’unico rappresentante dello Stato qui.”
- Sceriffo: “In effetti.”
- Forestiero: “Sono un cacciatore di taglie. Cercate qualcuno?”
- Sceriffo: “Dunque, dunque... C’è un tal John Smith, un Bob Smith e... Bill Smith. Ne conosce qualcuno?”
- Forestiero: “Nomi famosi, da professionisti.”
- Sceriffo: “Ladri di galline, di vacche.”
- Forestiero: “Non ne dubitavo. Nessun altro?”
- Sceriffo: “Hm... no, mi pare di no.”
- Forestiero: “Non è arrivato nessun avviso ultimamente, diciamo nelle ultime ore?”
- Sceriffo: “Mah, Bill Smith è ricercato dall’89, ma credo sia un nome falso. È difficile trovarlo.”
- Forestiero: “Ma gliene mandano ancora di avvisi di ricercati a lei?”
- Sceriffo: “Cosa vuole, qui non succede mai niente, non ci viene mai nessuno, neanche di passaggio, figuriamoci a nascondersi.”
- Forestiero: “Ha ragione, chi verrebbe qua... Ma lei riuscirebbe a prenderlo un fuggitivo, uno che si nasconde qui a... a...”
- Sceriffo: “Loup City!”
- Forestiero: “L’ha preso qualche Smith?”
- Sceriffo: “L’ultimo lo catturai nel ’78, ma quando lo consegnai alla polizia di stato mi dissero che il suo caso era già caduto in prescrizione da un paio d’anni. Cosa vuole, il territorio è vasto, è come cercare un ago nel pagliaio.”
- Forestiero: “Del pagliaio ne sono certo.”
- Sceriffo: “Lei è qui per il granoturco, per le vacche, vero?”
- Forestiero: “No, per turismo.”
- Sceriffo: “A Loup City?”
- Forestiero: “Sì, mi piace la polvere.”

In albergo.

La contea di Jefferson.
- Portiera: “Ha intenzione di fermarsi molto qui a Loup City?”
- Forestiero: “Qualche giorno, vedo se mi piace il posto.”
- Portiera: “Sa che lei è il primo cliente da tre anni a questa parte?”
- Forestiero: “E con che vive?”
- Portiera: “Ho un piccolo campo e vacche da latte. Le piace il latte?”
- Forestiero: “Preferisco lo scotch.”
- Portiera: “Comunque qui vengono a dormire gli operai del comune che vengono dalla campagna, quindi verso le dieci di sera e le sei di mattina...”
- Forestiero: “Ci sarà un po’ di rumore.”
- Portiera: “Già. Si vede che lei viene dalla città, che ha studiato. Ha capito prima che glielo dicessi.”
- Forestiero: “Sì, ho fatto le medie fino alla fine. C’è un posto per la macchina?”
- Portiera: “Sì, fuori sulla strada, davanti alla pensione.”
- Forestiero: “Ah, allora la lascio lì dov’è.”

In stanza. Fuori furoreggiano i muggiti delle vacche, i motori sputtanati delle camionette e le urla dei bambini che giocano sulla strada.

- Forestiero, affacciatosi alla finestra: “Ehi, voi! figli di troia! Via di qua, andate a rompere il cazzo da un’altra parte, bambini fottuti!”
- Un ragazzino: “Vaffanculo, stronzo!”
- Una ragazzina: “Coglioone, coglioone, coglioone.”
- Forestiero: “Vieni a ciucciarmi il cazzo, cretina!”
- Ragazzina: “Leccami la figa, cazzone!”
- Forestiero: “Te la spacco la figa, lurida vacca!”
- Ragazzina: “Scendi se hai coraggio! Minchione!”
- Forestiero, scendendo le scale: “Ma brutta puttana di dodici anni...”

Al bar.

- Forestiero: “’Giorno. Una birra fresca e uno scotch.”
- Barista: “La birra è calda.”
- Forestiero: “Non avete il frigorifero?”
- Barista: “Non ci hanno portato il ghiaccio stamane.”
- Forestiero: “Il ghiaccio?”
- Barista: “Vuole il ghiaccio nello scotch?”
- Forestiero: “Ma ha detto che non ve l’hanno portato!”
- Barista: “Quello in cubi, per la ghiacciaia.”
- Forestiero: “Allora me lo metta anche nella birra.”

Al bancone.

- Forestiero: “Salve, buon uomo.”
- Contadino: “Salve.”
- Forestiero: “Bel posticino qui, eh?”
- Contadino: “Öh.”
- Forestiero: “Pieno di donne, di vacche, di bambini di merda.”
- Contadino: “Pieno di merda.”
- Forestiero: “Senza dubbio.”
- Contadino: “Lei cosa fa qui?”
- Forestiero: “Sono in fuga.”
- Contadino: “Da che?”
- Forestiero: “Dalla polizia.”
- Contadino: “Come mai?”
- Forestiero: “Per una bambina fottuta.”
- Contadino: “Ha ammazzato una bambina?”
- Forestiero: “Noo, l’ho... l’ho violentata.”
- Contadino: “Era buona?”
- Forestiero: “Ah, ah ah, ah ah ah! se era buona?”
- Contadino: “Non era buona? Era ancora vergine?”
- Forestiero: “Non l’ho violentata, l’ho... ah ah, presa a calci.”
- Contadino: “Ah ah ah!l’ha presa a calci, ah ah ah ah!”

A tavola

La contea di Smithson.

Se a colazione non volete mangiare una pannocchia abbrustolita, è preferibile andare nel primo minimart e comprare una confezione di caramelle al caffè. Il pranzo invece è da consumarsi assolutamente in posti di ristoro con la cucina a vista, perché uno degli scherzi preferiti dai nebraskiani è soffiarsi il naso nelle bistecche, e in Nebraska si mangiano solo bistecche e pannocchie abbrustolite.

Una volta mangiato, potete decidere di passare l’intera giornata girovagando tra i campi di granoturco finché non vi siete rotti le palle, e ciò potrebbe succedere subito, ritrovandovi così sempre nello stesso posto, oppure dopo un po’, ritrovandovi invece in Sud Dakota senza che ve ne siate resi conto.

A cena, non avendolo ancora fatto, potrete finalmente mangiarvi una pannocchia abbrustolita.

Bevande

Non sognatevi nemmeno di ordinare del vino o peggio ancora dell’acqua perché potrebbero darvi succo d’uva fatto con il granoturco e acqua del radiatore. In Nebraska si bevono solo birra e whiskey, utilizzato anche come benzina agricola.

- Cliente: “Per me del pesce e un’insalata mista.”
- Cameriere: “Solo bistecche e mais abbrustolito.”
- Cliente: “Non avete della verdura?”
- Cameriere: “Solo bistecche e mais abbrustolito.”
- Cliente: “Nemmeno del purè di patate?”
- Cameriere: “Solo bistecche e mais abbrustolito.”
- Cliente: “Va be’. Una bistecca.”
- Cameriere: “Da bere?”
- Cliente: “Una spremuta.”
- Cameriere: “Abbiamo solo birra.”
- Cliente: “Un succo di frutta qualunque?”
- Cameriere: “No, solo birra.”
- Cliente: “Neanche un’aranciata?”
- Cameriere: “Solo birra.”
- Cliente: “Non avete niente di non alcolico?”
- Cameriere: “C’è della benzina.”

Anche l'uso dell'aperitivo è del tutto sconosciuto dato che in Nebraska prima di pranzo si bevono le stesse cose che si bevono a pranzo e dopo pranzo e lontano dai pasti.

- Cliente: “Un Martini, grazie.”
- Barista: “Solo birra e whiskey.”
- Cliente: “Un vino frizzante qualsiasi?”
- Barista: “Solo birra e whiskey.”
- Cliente: “Nemmeno un gin tonic?”
- Barista: “Solo birra e whiskey.”
- Cliente: “Una coca?”
- Barista: “Solo birra e whiskey.”
- Cliente: “Un bicchiere d’acqua?”
- Barista: “Solo birra e whiskey.”

...

- Cliente: “Il bagno?”
- Barista: “Solo birra e whiskey.”
- Cliente: “È un piacere bere in questo posto.”

Sicurezza

Un ultimo scorcio del Nebraska.

Una volta arrivati in Nebraska, non importa da quale parte e in quale città, la prima cosa da fare è cercare un albergo senza scarafaggi dotato di parcheggio custodito, perché uno dei passatempi preferiti dagli abitanti del luogo è trascinare le macchine dei forestieri in mezzo ai campi e imbrattarle di merda, quindi è molto sconsigliato dormire in auto, a maggior ragione andare a imboscarsi in mezzo ai campi.

La sera è consigliabile non allontanarsi troppo dai centri abitati, altrimenti potreste perdervi in un campo di mais e venire aggrediti di sorpresa dai famigerati trebbiatori del Nebraska, essere brutalmente malmenati e denudati, stuprati sul cofano arrugginito di un Dodge pick-up con una pannocchia, legati al paraurti e portati in giro per tutto lo stato come selvaggina. La polizia fa finta di niente, anzi pare si diverta un mondo nel vedere questi tizi imbracati come cervi alle camionette lorde di fango, tanto che fermi ai lati delle strade sono soliti godersi lo spettacolo con birra e pop corn. Ma è risaputo, gli americani ridono di banalità.


Se alla fine della giornata siete ancora vivi nella vostra stanzetta d’albergo senza bagno e senza chiavi, potete scegliere se passare un’altra giornata così o se lasciare il Nebraska per sempre. Ma non è facile come potrebbe sembrare, perché una volta entrati nel Nebraska il Nebraska vi entra dentro, e dopo sei giorni potreste pensare di rinnovare il visto e magari passare il resto della vostra vita qui.

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