Nonsource:Dimostrazione della non esistenza di Dio

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« Ehi, così offendi mia madre! »
(Gesù su Dimostrazione della non esistenza di Dio)
« Sticazzi, tanto ce ne ho altri 243! »
(Pagano su Dimostrazione della non esistenza di Dio)

Questa affermazione è falsa. Esattamente quanto la dimostrazione della non esistenza di Dio.

Storia

Grecia Classica

Gorgia

Diogene di Sinope mentre si prende cura del suo discreto monolocale al centro di Atene.

Il primo a dare una dimostrazione della non esistenza di Dio fu l'ateniese Gorgia, affermando che "Dio è in ogni luogo, dunque non è in nessun luogo preciso, dunque non c'è". Alcuni suoi contemporanei[citazione necessaria] rigirarono facilmente l'argomento dimostrando che neanche la fame esiste. Purtroppo non ci è pervenuta la risposta di Gorgia, morto il mese successivo (per fame, secondo l'ipotesi più accreditata).

Diogene

Non molto chiara è la posizione di Diogene di Sinope circa l'esistenza di Dio, dato che l'unica fonte a riguardo è un frammento di Aristotele. Il giovane filosofo, ben consapevole del pensiero del maestro Platone circa l'esistenza di Dio, decise di interpellare sull'argomento Diogene, fondatore della scuola avversaria. La risposta fu estremamente criptica e spinse il giovane filosofo a scrivere più tardi la Metafisica: "Chi cazzo sei tu? E che cazzo ci fai nella mia botte? Trovatene una per te, pollo spennato...".

Epoca Romana e Medioevo

Durante il dominio di Roma affermare che Dio non esisteva aveva come implicazione la non accettazione del potere imperiale (e quindi una lenta morte sul rogo presso il Colosseo). Durante il Medioevo affermare che Dio non esisteva aveva come implicazione la non accettazione del potere della Chiesa (e quindi una lenta morte sul rogo presso Campo de' Fiori). Quindi, a parte un paio di drink[1], non ci furono miglioramenti sostanziali per chi voleva sviluppare la dimostrazione.

Seicento

Galileo si avvicina all'ateismo.

Accortosi che la Terra gira in realtà intorno al Sole, Galileo comincia a sospettare che non tutto ciò che è scritto nella Bibbia sia vero. Nel Dialogo sopra le due vecchie baldracche vi è addirittura una reductio ad absurdum che trascina tale sospetto con la forza della dimostrazione matematica:

Salviati : Ordunque Vi chiedo, è noto a Voi l'esser Iddio onnipotente?(
Simplicio : Fuor d'ogni ragionevol dubbio son convinto che in vieppiù passi della Bibbia è confermata tale sentenza.)
Salviati : Mirate, allora, la perfettissima dimostrazione che sto incipiando: può Iddio creare un siffatto masso, talmente pesante da non poter esser sollevato da Egli istesso? Se può, allora non può dirsi onnipotente, non essendo in grado di sollevar cotanto masso. Se, contrariamente, non può, per definizione non si può fregiar d'onnipotenza.(
Sagredo : È come affermar, se Lor Signori me lo consentono, che, verbi gratia, otto passeri non possano volar a guisa d'angolo ottuso.)
Salviati : Vossignoria mi concederà che stavolta se n'è uscito come suon di scorreggia...

Note

  1. ^ Campo de' Fiori è l'habitat naturale dei coatti, grazie all'alta concentrazione di alcool