Nonnotizie:Funerali di Giulio Andreotti

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7 maggio 2013

Roma. Si sono svolti i funerali del Divo più amato da... hem... Giulio Andreotti. Il senatore si è spento alle 12:25 del 4 Maggio. La badante, entrata nell'appartamento come ogni giorno, per spolverare l'onorevole Giulio Andreotti, si accorge che qualcosa non va:

« L'ho trovato più dritto del solito. »
(La badante.)

Tempestivo ma vano l'arrivo dei soccorsi: Giulio Andreotti è stato dichiarato morto, forse da mesi, ma l'ingestione quotidiana di formaldeide non ha permesso di stabilire la data del decesso con precisione. Il medico legale ha provveduto a recuperare dalla gobba la scatola nera del Senatore a Vita, che è stata però immediatamente sequestrata da due agenti dei servizi segreti: gli ordini sono infatti di archiviarla il prima possibile presso il segretissimo Archivio Segreto dei Servizi Segreti, tra lo scatolone con le scartoffie riguardanti il delitto Ambrosoli e quello sul rapimento di Moro.

Andreotti lascia un vuoto incolmabile nel magico mondo della politica.

Niente funerali di stato per volontà del piccolo statista. Se dapprima si era pensato a un rinfresco durante la cremazione nella camera ardente di famiglia, si è poi optato per una sobria cerimonia privata, celebrata dal parroco Don Luigi, amico di un amico. Deposta in una bara di truciolato con corona di fiori di plastica e coccarda fotocopiata, la salma è stata trasportata a braccia (manco la macchina hanno voluto affittare) ed ha ricevuto l'estremo saluto di illustri colleghi ed amici:

« Un grande estetista. »
« Passerà alla storia come uno dei grandi della DC, Comics. »
(Franco Marino)
« Per me è stato come un maestro, come Yoda. »
« Gran paraculo! »
(Ciriaco De Mita.)
« Magari se si faceva un rinfresco e un funerale di stato veniva più gente, mannaggia! »
(Don Luigi.)
« Lo ricordo un uomo retto. »
(Quel burlone di Alemanno.)
« Lo giudicherà la storia! Tanto ormai che gli possono fare? »
(Giorgio Napolitano.)
« FORZAGGIUUULIOOOO! FORZAROOOMAAAAAA! »
(C'era anche una delegazione della Roma giovanile.)

Muore così, nel fiore degli anni, uno dei personaggi più discussi dello scenario politico italiano dal dopoguerra. Uno degli uomini chiave per mantenere il delicato equilibrio della triade chiesa-stato-mafia, colui che attraversò indenne i momenti più critici della storia italiana grazie al sottile uso della diplomazia

. Giulio Andreotti, prescritto per mafia, poi condannato al senato a vita, non è riuscito nemmeno a godersi la pensione. Addio vecchio mio, ora puoi riposarti! Magari stai meglio se ti sdrai da un lato...

Fonti ANSIA

[La notizia]