Nonbooks:Fare il letto

Nonbooks, manuali e libri di testo libidinosi.
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Un soggetto che si prepara per l'impresa.
« Io non ci so proprio fare a letto »
(Nerd che ha frainteso il manuale)
« Preferisco farmi il letto che fare il letto »
(Individuo affetto da feticismo estremo)
« Il mio letto si fa da solo »
(Letto eroinomane e solitario)

Fare il letto è un'azione complicatissima che stravolge le leggi della fisica, nega quelle della gravità e aggira quelle dell'urologia. Molti hanno perso la vita nel tentativo di eseguire questo compito, soffocati dalle lenzuola o più semplicemente di vecchiaia, altri invece sono semplicemente impazziti.

Ora però tale serie di disgrazie avrà una fine grazie a un manuale che svelerà tutti i trucchi e i segreti per fare il letto senza rischiare l'internamento in una casa di cura.

Introduzione

Questo sì che è facile da fare.

Innanzitutto il letto sfatto può essere di quattro tipi:

  1. Letto leggermente sfatto. Questo tipo di letto è il risultato di una tranquilla notte da angioletti all'insegna dei migliori sogni d'oro e delle fottute pecorelle da contare.
  2. Letto sfatto. Il secondo tipo lo si ottiene quando la sera prima si è andati a dormire ubriachi o dopo aver visto Non aprite quella porta, notte caratterizzata da incubi o sogni erotici su Jessica Biel e quindi da movimenti scomposti e disarticolati; il letto la mattina seguente si presenta quasi senza coperte, con chiazze di vomito e altre macchie biologiche.
  3. Letto disastrato. Può essere la conseguenza di una notte insonne, di una notte bianca o di una notte in bianco, per cui il suo aspetto, la mattina dopo, è contraddistinto dalla mescolanza casuale degli elementi che lo compongono: il cuscino al posto dei piedi, le federe al posto dell'angolo, il copriletto sotto il letto, le lenzuola sopra le coperte e le coperte addosso al padrone del letto, che sta in piedi in un angolo con il dito in bocca e lo sguardo allucinato.
  4. Letto vuoto/distrutto. Cioè senza più coperte, con solchi profondi nel materasso, con le doghe spezzate e con tacche di vario tipo e origine al letto stesso; lo si ottiene solitamente quando si è presi da un attacco d'afa in estate, un attacco di cuore o quando si porta a letto una ragazza assatanata o un ragazzo particolarmente dotato. È il più rognoso da fare, e spesso lo si lascia così com'è, in attesa che ci pensi qualcun altro.

Fase 1

Non vi viene già voglia di farli?

Entrare di soppiatto nella stanza travestiti da tappezzeria e mimetizzare il proprio odore in qualsiasi modo (il letto non deve accorgersi della vostra presenza, altrimenti potrebbe ribellarsi), quindi tenendosi tappato il naso con una mano togliere con l'altra tutte le coperte che riuscite a trovare più velocemente possibile, come con un cerotto o come quando fate la ceretta.

Fase 2

Portata a termine questa missione indossare la maschera antigas e i guanti di poliuretano espanso e procedere al prelievo delle lenzuola e delle federe, che andranno sradicate da dove sono finite delicatamente e con mano ferma, come quando vi strappate le sopracciglia.

Fase 3

Una volta spellato il letto, deporre il tutto su una sedia o su un aiutante di comodo, che può essere vostro fratello minore o il vostro partner, oppure, per i tipi 2 e 4 di letto, ficcare tutto in lavatrice con una certa aria di vergogna o dando senza farvi notare un'annusatina, se la notte è andata bene.

Fase 4

Così appare il letto tipo 4 dopo una notte di guerra.

A questo punto, se si tratta del tipo 4, chiamare un falegname o avvolgere nello scotch le doghe incrinate, ricordandosi però quali sono e di non insistere su quel punto la prossima volta.

Fase 5

A seconda dei casi, cambiare materasso o dargli una bella ripassata con una mazza da baseball e l'aspirapolvere. Se siete allergici agli acari, spruzzare del Lysoform Terminator o farci sdraiare sopra l'aiutante perché li assorba lui con la sua pelle. La stessa cosa per i cuscini, che potete anche tranquillamente sbattergli sulla faccia.

Fase 6

A seconda dei casi, rimettere le lenzuola e le federe di prima o tirarne fuori di nuove dall'armadio, tendendole fino a che non le sentite gemere di dolore, appena prima che si strappino o che abbiano assunto il colore della vostra pelle. L'operazione potrebbe durare a lungo, perché di solito le lenzuola sono lunghe da una parte e corte dall'altra, in qualunque modo e con qualunque calcolo trigonometrico le sistemiate, mentre le federe non sembrano più delle stesse dimensioni che avevano prima per cui il cuscino non ci entra nemmeno a calci.

Fase 7

Questo non è il vostro letto, e in particolare il vostro copriletto.

Fatto ciò, fatevi passare le coperte dall'assistente o tiratele via dalla sedia insieme alla sedia e scaraventatele con violenza sul letto. Se non morite soffocati dalla polvere o colpiti dalla sedia, potete sistemarle con calma prendendole a insulti e pugni finché non si riducono all'obbedienza al loro posto, anche queste più o meno fra il troppo corto e il troppo lungo.

Fase 8

È già passata mezz'ora, siete sudati e incazzati e vi chiedete con una vocina isterica

« Ma perché devo sempre fare questo lavoro da uomo di colore se tanto stanotte devo disfare di nuovo tutto? »

Trattandosi di una domanda retorica, recuperate da sotto il letto il copriletto, adagiatelo con disprezzo sul letto e fissatelo con espressione minacciosa finché non sta fermo e in silenzio.

Fase 9

Ora il tocco finale: raccattate tutti i cuscini di Winnie the Pooh dal pavimento, i peluche di Pedobear dal lampadario e gli appunti di matematica dal balcone, rivestite le Barbie nude e sistemate tutto sul letto, sapendo benissimo che tra circa dodici ore dovrete di nuovo toglierli e disfare tutto, soprattutto se non andrete a letto da soli.

Conclusioni

Se non c'avete voglia di stare sempre lì a rifare il letto, c'è sempre questa soluzione.

Se non avete ancora capito che questo è un lavoro assurdo e senza senso come spostare pietre da un angolo all'altro della prigione, continuate così fino alla fine dei vostri giorni, altrimenti fatelo fare a vostra mamma dicendole che siete intolleranti alle lenzuola stropicciate, oppure assumete una donna delle pulizie (naturalmente pagata da vostra mamma), o magari andate a dormire in un hotel, se la mamma vi risponde

« Questa casa non è un albergo! »

o se no dormite per terra.

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