Nonbooks:Copiare il compito in classe

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Copiare il compito in classe non è semplicemente una scappatoia per aggiudicarsi il tanto sperato 6, si tratta piuttosto di una nobile arte le cui origini si perdono nella notte dei tempi, quando copiare era un'esclusiva dei ceti più altolocati. Con questo corso online anche un pezzente come te riuscirà ad apprendere questa fine disciplina.

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Un po' di storia

Studiare può portare a forti crisi fino alla morte cerebrale. Non vorrai mica ridurti come loro?

Non esistono notizie certe sulle remote origini di questa disciplina, tuttavia sappiamo che questa nobile arte fosse diffusa già dall'antico Egitto: pare infatti che la Stele di Rosetta sia in realtà un bigliettino passato a Tutankhamon dalla sua compagna di banco, Rosetta appunto, per copiare la versione di Sumero antico. Da li in poi i bigliettini subirono un'evoluzione, e le tecniche di copiatura diventarono sempre più raffinate ed efficaci.

Circa 2000 anni dopo, Seneca, famoso maestro privato a Roma diventato tale scopiazzando come un vigliacco all'esame di stato, scrisse un manuale per aspiranti imbroglioni che chiamò De ars copiatoria (L'arte del copiare) in cui descriveva dettagliatamente varie tecniche per preparare bigliettini e passare compiti senza essere scoperti. Citiamo un passo dell'opera opportunamente tradotto:

« Vi dirò, cari discepoli, il da farsi per evitare errori nella versione di Greco. Se qualcuno di voi ha la possibilità di effettuare un collegamento a Internet potrà recarsi su Google e scaricare la versione precedentemente tradotta al fine di inviarla via Bluetooth agli altri discepoli, compagni suoi. »
(Seneca, De Ars Copiatoria, Incipit)


Tuttavia il suo libro non ebbe molto successo, perché nell'antica Roma esisteva come browser solo Internet Explorer, e spesso la versione non riusciva a caricarsi in tempo per la fine del compito.

È opportuno ricordare il sistema più ingegnoso, inventato nel 1932 da un ripetente di quarto ginnasio di nome Samuel Morse. Costui inventò un alfabeto basato sulla ripetitiva percussione della matita contro il banco, o in alternativa del gesso contro la lavagna in caso di interrogazione. Il sistema fu presto abbandonato dal momento che se gli studenti non imparavano a memoria nemmeno le tabelline, figurarsi l'alfabeto Morse.

Gli attrezzi del mestiere

Qui di seguito elencheremo la strumentazione necessaria al niubbo copiatore e qualche piccolo consiglio per usarla al meglio.

  • Il coperchio della calcolatrice: Fantastico oggetto che permette di nascondere interi poemi in un oggetto innocuo come una calcolatrice.
  • Uno specchietto da dentista: utile per spiare le risposte del secchione e ricopiarle spudoratamente, basta non distrarsi troppo a osservare la più gnocca della classe (se fai l'ITIS, non ti devi fare questi problemi, andrà liscio come l'olio).
  • carta commestibile, nel caso doveste ingoiare i biglietti per non farvi sgamare, da oggi disponibile in sei gusti diversi.
  • L'orologio bigliettino da tremila euro comprato sul sito di Scuolazoo.
  • Una penna con inchiostro simpatico, così potrete scrivere le soluzioni dei compiti dappertutto: sul banco, sullo zaino, sulla mano, e per i più audaci anche sulla schiena del professore e sulla cattedra; Il problema verrà quando li dovrete leggere...

Metodi di copiatura

Attenti quando copiate! Il Grande Fratello vi osserva!

Qui di seguito alcune delle più efficaci tecniche di copiatura:

Connessione Internet

Con l'avvento della tecnologia digitale e l'evoluzione, gli studenti hanno imparato sempre meglio come fregare i professori ignari. In caso di versioni di latino o greco il telefonino è un ottimo metodo di copiatura se si ha un abbonamento a internet. In caso contrario basterà corrompere il bidello affinché vi dia la password della rete wi-fi della sala computer, per andare in giro su internet, trovare la versione, scaricarla e, già che ci sei, guardarsi qualche filmatino non ammesso dalla scuola o scrivere su Nonciclopedia dopo aver scopiazzato tutto. Se un telefono con la connessione internet è troppo per le vostre tasche, basterà seguire un semplice procedimento[citazione necessaria] per ottenerne uno.

Andate in un ipermercato all'ora di punta e cercate il reparto giocattoli, poi prendete una macchina radiocomandata dagli scaffali e svuotatela all'interno di tutte le parti inutili. Rimettete nella scatola i pezzi avanzati e mettetela di nascosto in un carrello della spesa abbandonato. Iniziate a guidare la macchinina fino al reparto elettronica. Distraete l'impiegato del reparto indicandogli un asino volante e, mentre lui è ancora girato prendete il telefonino che più vi piace dopo aver distrutto il cavo di sicurezza con la fiamma ossidrica, e nascondetelo nella macchinina. Guidate la macchinina fino all'uscita, ma prima distraete la guardia provocando un'esplosione con una bottiglia di acqua calda e del ghiaccio secco.
Adesso avete a disposizione un telefonino di ultima generazione che vi aiuterà nel prossimo compito, se non si tiene conto che la maggior parte delle versioni su Internet viene tradotta alla cazzo di cane; ma per te non dovrebbe essere un problema, vero?

Bigliettini

Con l'evoluzione, nel tempo, alcuni professori hanno implementato nel loro corpo un sensore radar, sostituitosi al primitivo "occhio dietro la testa", che ha reso più difficile la copiatura da Google: infatti i professori più evoluti intercetteranno i vostri cellulari e li sequestreranno prima del compito. Ovviamente, come dicono i drogati di film fantascientifici, anche la macchina più tecnologica può essere battuta da una cosa preistorica come, ad esempio i bigliettini.
Prima del compito è necessario sapere le domande, e per ottenerle vi serviranno una muta da sub, un passamontagna, un rampino, un grimaldello, un tagliavetri, un candelotto di dinamite e del cloroformio. Poi dovrete andare in piena notte a casa del prof vestiti con la muta e il passamontagna, ritagliare il vetro senza far troppo casino per entrare, balzare addosso al prof e imbottirlo di cloroformio: adesso non lo sveglierà neanche una bomba atomica.
A questo punto prendete la dinamite, piazzatela sul cassetto della scrivania e allontanatevi. Dopo il botto prendete tutti i fogli e i libri che non sono stati disintegrati dall'esplosione, già che ci siete potete fregare i soldi al prof come vendetta personale. Una volta raccolti i fogli rientrate a casa dalla finestra e fotocopiateli, poi riportateli indietro (facendo un'altra passata di cloroformio al prof, tanto per sicurezza) e infiltratevi a casa del secchione di turno. Svegliatelo e costringetelo a rispondere per iscritto a tutte le domande che avete fotocopiato, poi cloroformizzate anche lui e tornate tranquillamente a dormire.

Per copiare al giorno d'oggi c'è bisogno di metodi originali...

Ora che abbiamo ottenuto i bigliettini per il prossimo compito non rimane altro che nasconderli in un luogo opportuno. Evitate di:

  • Copiare il libro intero;
  • Mettere i bigliettini nell'astuccio (dovrai frugarci mezz'ora come un cretino per ritrovarli);
  • Piegare i bigliettini 16 volte per dargli la dimensione di un coriandolo;
  • Attaccare il bigliettino alla schiena di un compagno che ogni 5 minuti va a chiedere spiegazioni al prof;
  • Scrivere usando abbreviazioni, che dopo 5 minuti non ricordi neanche tu cosa volevano dire;
  • Nascondere i bigliettini bruscamente e guardare il soffitto fischiando;
  • Nascondere i bigliettini nelle cartucce della penna stilografica(a meno che il tema non tratti del nichilismo);
  • Nascondere i biglietti nei calzini se prima del compito c'è l'ora di ginnastica.

Aiuto del pubblico

Lo studente fancazzista che ha inventato questo metodo.

Questa tecnica è stata messa a punto da uno studente fancazzista diversi anni fa, può essere messo in pratica solo nei test a risposta multipla. Prima del compito chiedete un vostro amico di installare una rete di telecomandi collegata ad ogni banco, poi fate un canale nel pavimento aiutandovi con un martello pneumatico, metteteci i fili e richiudete con un'abbondante misture di cemento e colla vinilica. All'ora del compito chiedete l'aiuto del pubblico e aspettate il risultato che verrà proiettato sul vostro banco. Nonostante ciò il sistema è ancora poco affidabile per mancanza di secchioni.

La telefonata a casa

Tecnica inventata dallo stesso studente fancazzista. Basta nascondersi un auricolare nella manica e attaccarlo al telefonino. Al momento giusto dovrete telefonare a casa di un vostro amico che vi aspetterà con l'enciclopedia in mano e vi detterà tutte le risposte.
L'unico problema è che avete solo trenta secondi per farvi dire la risposta, dopodiché la linea cadrà inesorabilmente e voi resterete fregati.

Metodo del cesso

Se Internet non si prende, vi hanno sgamato con i bigliettini e avete il telefonino scarico non vi rimane che usare la soluzione d'emergenza: Nascondere il libro di testo nello sciaquone del cesso! La prima cosa da fare è andare al supermercato e rubare una pompa da vuoto. Il passo successivo è infiltrarsi nel magazzino del bidello e rubare una scala, che nasconderete in bagno. Tornate a casa e mettete il vostro libro nel barattolo più grosso che avete, e mettetelo sotto vuoto con la pompa. La notte irrompete nella scuola e nascondete il libro nello sciacquone del cesso. La mattina dopo dovrete mangiare al posto del latte due chili di fagiolata e un litro di olio di ricino. Appena a scuola sentirete degli strani rumori, ma non preoccupatevi e tenete duro fino all'ora del compito. Qui entra in azione l'olio di ricino: per convincere il professore ad andare al bagno comincerete ad avere dolori lancinanti all'intestino e lui sarà costretto a mandarvi al bagno per salvaguardare la classe dal rischio di contaminazione biologica. Una volta al bagno recuperate il libro dallo sciaquone e ricopiate sul foglio di brutta che avevate nascosto in tasca tutto quello che vi serve mentre vi scaricate. Potrete usare questo metodo una sola volta nel corso dell'anno, perché molto probabilmente il vostro corpo non reggerà a un'altra passata di olio di ricino.

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