Monti della Tolfa

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Aguzzando bene la vista si possono notare dei Nazgul in lontananza, in procinto di attaccare Cerveteri.

I Monti della Tolfa (Monti della Torfa per gli indigeni e abitanti limitrofi) sono una serie di montagne che non hanno mai smesso di crederci ubicate da qualche parte negli Appennini, ma è bene non dare ulteriori informazioni per evitare qualsivoglia forma di turismo.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Monti della Tolfa

Rilievi

I rilievi più alti fanno a gara a chi è più basso e hanno tanti nomi di cui non può fregare un cazzo a nessuno, soprattutto perché sono del tutto identici.

I fiumi più importanti sono il Mignone ed il Rio Fiume.[1] Il Mignone traccia il confine settentrionale dei Monti della Tolfa ed è perciò molto utile per tenere alla larga i viterbesi, che notoriamente affogano in 2 dita d'acqua.

Geologia

Tanti anni fa quando il Lazio venne creato da oscure divinità infere responsabili tra l'altro della metropolitana di Roma, il sito dove ora si trovano i monti della Tolfa doveva essere il parcheggio dell'Eurospin di Civitavecchia, ma l'appaltatore del progetto si intascò 3 milioni di vecchie lire e così si decise di modificare leggermente il progetto.

I monti della Tolfa sono oggi costituiti prevalentemente da merda di cinghiale secca ricoperta di colate laviche e neve radioattiva proveniente dalla centrale a carbone di Civitavecchia. La zona collocata fra Tolfa e Allumiere è punteggiata da vulcani inattivi in cui un tempo veniva gettato chi non pagava l'IMU; fra Tolfa e Civitavecchia si ergono invece pareti ripidissime rinomate fra gli amanti del free climbing che non c'hanno tempo da perdere e vogliono arrivare in cima in massimo 10 minuti; il resto sono colline tutte uguali concepite allo scopo di far perdere gli ignari trekker.

Le aree più pianeggianti sono dominate da un denso strato di terriccio del discount, che ha creato un terreno fertile su cui vengono coltivati prodotti genuini rinomati nel mondo, fra cui l'allume e il caolino.

Protezione

I Monti della Tolfa si trovano della Zona a Protezione Speciale (ZPS) del Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate, creata per proteggere gli abitanti del resto d'Italia con l'apposizione di numerosi cartelli di avviso di morte per i trasgressori. Ivi sorgono i comuni di Tolfa, Allumiere, Bracciano, Cerveteri e Tarquinia. Forse ne esistono altri ma non sono riportati sulle cartine stradali, in ogni caso sono probabilmente occupati da rom allo stato brado.

Note

  1. ^ che vuol dire "fiume fiume", perché gli abitanti proto-italici della zona erano particolarmente ritardati