Mogol

Da Wikipedia, l'enciclopedia... hai abboccato, dì la verità...
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ah, i bei tempi della parrocchia!

Mogol, pseudonimo di Giulio Rapetti, è un noto autore di testi comici italiani, famoso per le sue collaborazioni nella stesura dei testi dei canti parrocchiali assieme al suo amico Lucio.

Gli inizi

Gli inizi come autore furono molto difficili per il piccolo Giulio, che fu però aiutato dal clima di fraterna amicizia che regnava sovrano nel suo quartiere. In particolare, fu soprattutto il parroco filonazista a spingere il piccolo Giulio nel mondo della musica, visto che le ristrettezze economiche del tempo di guerra non gli permettevano di assumere uno scrittore decente. Fu proprio per riconoscenza al suo amico sacerdote che gli dedicò il suo primo testo, "Un'Avventura" che divenne un successo strabiliante al Festival Annuale del Christian Rock.

"Era vestita di rosso, lo so, ma non è Francesca"... e invece sì, è Francesca e ti sta mettendo le corna!

La seconda fase artistica

Con l'addio al suo pastore spirituale, si aprì per il giovane Giulio una seconda fase artistica: la figura dell'amico Lucio assorbì il ruolo di amico, confidente e amante ricoperto in precedenza dal giovane prete, e così i testi si trasformarono da candidi esempi di amore cristiano a seghe mentali, come nel caso di "Non è Francesca", in cui l'autore riconosce tra le varie escort una delle sue amanti che gli mette le corna, ma illuso dalle dimensioni dei suoi genitali crede che lei "vive per me", oppure di "Pensieri e Parole", in cui lusinga la sua fanciulla per avere il suo cuorelo mentre pensa a come violentarla. Le canzoni che Giulio scrive e Lucio arrangia si fanno sempre più spinte, fino ad arrivare alla descrizione delle sue orge in "Dieci ragazze per me".Come tutte le canzoni oscene, anche queste iniziano a riscuotere un clamoroso successo, anche grazie agli hippie e alla loro propaganda a favore del sueggiù.

Il grande successo e la caduta

Forse i comunisti non avevano tutti i torti...

Grazie al riavvicinamento dell'autore ai gruppi parrocchiali come capo scout con il nome di Gran Mogol, il duo fu definitivamente consacrato nell'Olimpo della musica leggera italiana, al fianco di Gianni Morandi, Celentano e Drupi: grazie a una descrizione di una tranquilla passeggiata fatta nelle campagne reatine assieme a un gruppo di scout per giungere a una fonte dove poter passare un po' di tempo insieme a bere, nacque "Acqua azzurra acqua chiara", ancora oggi ricordato come uno dei grandi successi della coppia.

Il successo dell'amico Lucio era ormai immenso e tutto il pubblico giovanile era dalla sua parte: per strada le ragazze provavano a chiavare con tutti quelli che portavano un foulard appeso al collo come lui e anche i più fichi iniziavano ad avere complessi di inferiorità perché non avevano dieci ragazze.

"oh mare nero, mare nero, mare nè..."

In tutto questo, però, il successo della coppia non andava giù a qualche rosicone concorrente. Gli altri cantanti, infatti, stufi di vedere questo pezzente in cima a ogni classifica con le fotomodelle che gli sbavavano dietro, ordirono un complotto assieme al coro che assisteva Battisti durante le esibizioni in cui cantava "Il mio canto libero": durante un importante concerto, decisero di utilizzare la mano tesa come segnale per iniziare la canzone.

Questo inequivocabile segnale di propaganda nera fu visto dai comunisti bastardi ed infidi come un affronto a loro che avevano fatto tanto per far arrivare il cantante al vertice delle hit parade. I giornali di sinistra si diedero da fare per scoprire quali fossero le idee politiche di Battisti, e scoprirono che si era rifiutato di partecipare al concerto della Festa dell'Unità a Roma.

Inoltre nei testi della coppia si trovavano continuamente rimandi ai cari amici del movimento sociale, come nel caso della famosissima "Canzone del sole", dove il mare nero assume un chiarissimo significato propagandistico.