Mauro Repetto: differenze tra le versioni
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Anche l'amico Pezzali fa di tutto per metterlo in ombra: nel video di ''Sei un Mito'' il povero Mauro è utilizzato come semplice comparsa, nel ruolo di un vaso di ciclamini che balla scomposto nell'angolo destro dello schermo al minuto 1:45.<br />Lo smacco è bruciante e Repetto decide di abbandonare il gruppo, tra le lacrime delle poche ma affezionate fans che lo avevano scambiato per [[Simon Le Bon]]. |
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Approdato negli [[Stati Uniti]] con grandi speranze e la caratteristica valigia di cartone, Repetto investe tutti i suoi soldi e la sua collezione di cetriolini dalle forme bizzarre in un progetto ambizioso: la regia di un film per bambini liberamente ispirato a ''Vizi e orifizi'', l'autobiografia di [[Milly D'Abbraccio]], a sua volta tratto dal [[diario]]-[[romanzo]] ''La gioia di darsi agli altri'' di [[Madre Teresa di Calcutta]]. È un'altra delusione: i presunti produttori, [[Vanna Marchi]] e il [[Mago do Nascimento]], scappano coi soldi di Repetto, che reagisce con un gesto estremo e tenta di annegarsi. Sotto la [[doccia]]. |
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Nel '95 incide ''Zucchero filato nero'', dodici canzoni in cui si diverte a fare a pezzi con una motosega i concetti stessi di musica, intonazione e comune senso del [[pudore]]. Brani come ''Voglia di cosce e sigarette'', ''Porno a Las Vegas'' e ''Ma mi caghi?'', pregni di una carica trasgressiva paragonabile solo ai filmati su Youtube di quel tizio che si incendia le sopracciglia, saranno di ispirazione al noto cantautore [[Mariottide]], che non a caso ammetterà l'enorme debito di riconoscenza nei confronti di ''Zucchero filato nero'' definendolo: |
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*Sei dischi di platino per l'album ''Hanno ucciso l'uomo ragno''. |
*Sei dischi di platino per l'album ''Hanno ucciso l'uomo ragno''. |
Versione delle 02:36, 2 mag 2011
Mauro Repetto è il termine medico con cui si indica convenzionalmente la massa tumorale asportata dal tremolante corpo di Max Pezzali nel 1993.
Origini
Nato a Genova e cresciuto a Pavia a causa della professione dei genitori (brigatisti latitanti), Repetto inizia a stupire in tenera età: a cinque anni è campione regionale di danza del ventre, a otto è maestro di balli di gruppo all'English National Ballet, a undici sconfigge sonoramente Don Lurio in una sfida a Gioca Jouer, ma solo dopo avergli fratturato le rotule con un tubo di piombo.
Frequenta il liceo scientifico Josef Mengele dove è costretto a dividere il banco, la merenda e la fidanzatina di allora con un ripetente, Max Pezzali, di circa venticinque anni più vecchio. I due, accomunati da un'infanzia di sacrifici e ristrettezze, iniziano a scrivere canzoni assieme, sognando il successo. E un letto. Con un materasso vero.
Dopo una prima fase di sperimentazione contrassegnata da brani oltremondo intimisti (Geloni, Bronchite, Pane e cicoria), il duo, ribattezzatosi dapprima "Pezzali e quell'altro" e poi "883", sfonda con l'hit Non mi menare, il cui ritornello diventa ben presto un tormentone:
Non mi menare/
Ti posso pagare/
Non spaccarmi la faccia/
Porto pure gli occhiali
Da qui in poi gli 883 si specializzano in musica per sedicenni scritta da sedicenni, e sfornano canzoni che parlano di cotte adolescenziali, di giri in motorino e di tipe che non se li cagano manco di striscio.
L'intesa è ottima: Max Pezzali scrive i testi e gli arrangiamenti, organizza le tournée, suona e canta; Repetto sculetta, saltella e agita la sua folta chioma sul palco.
Zucchero filato nero
Nel 1993 Repetto dà i primi segni di insofferenza. La stampa lo sbeffeggia con nomignoli come:
- Quello che balla degli 883.
- Il biondino degli 883.
- Il tarantolato degli 883.
- Quello brutto degli 883.
- Il puzzone degli 883.
Anche l'amico Pezzali fa di tutto per metterlo in ombra: nel video di Sei un Mito il povero Mauro è utilizzato come semplice comparsa, nel ruolo di un vaso di ciclamini che balla scomposto nell'angolo destro dello schermo al minuto 1:45.
Lo smacco è bruciante e Repetto decide di abbandonare il gruppo, tra le lacrime delle poche ma affezionate fans che lo avevano scambiato per Simon Le Bon.
Approdato negli Stati Uniti con grandi speranze e la caratteristica valigia di cartone, Repetto investe tutti i suoi soldi e la sua collezione di cetriolini dalle forme bizzarre in un progetto ambizioso: la regia di un film per bambini liberamente ispirato a Vizi e orifizi, l'autobiografia di Milly D'Abbraccio, a sua volta tratto dal diario-romanzo La gioia di darsi agli altri di Madre Teresa di Calcutta. È un'altra delusione: i presunti produttori, Vanna Marchi e il Mago do Nascimento, scappano coi soldi di Repetto, che reagisce con un gesto estremo e tenta di annegarsi. Sotto la doccia.
Nel '95 incide Zucchero filato nero, dodici canzoni in cui si diverte a fare a pezzi con una motosega i concetti stessi di musica, intonazione e comune senso del pudore. Brani come Voglia di cosce e sigarette, Porno a Las Vegas e Ma mi caghi?, pregni di una carica trasgressiva paragonabile solo ai filmati su Youtube di quel tizio che si incendia le sopracciglia, saranno di ispirazione al noto cantautore Mariottide, che non a caso ammetterà l'enorme debito di riconoscenza nei confronti di Zucchero filato nero definendolo:
Premi
- Sei dischi di platino per l'album Hanno ucciso l'uomo ragno.
- Cinque pelapatate di diamante per l'album Nord sud ovest est.
- Tredici tombini in ghisa per l'album Zucchero filato nero.
- Miss Boccoli d'oro L'Oréal Paris (1992).
- Miglior cosplay di Pluto Al Salone Internazionale del Travestitismo di Frosinone (1998).
Avvistamenti
Attivo anche come talent scout, ha scoperto e lanciato quello che lo stampa specializzata definisce come il suo erede designato: Billy Ballo.