Matteo Messina Denaro: differenze tra le versioni

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'''Matteo Messina Denaro''' (noto anche col nome d'arte ''Andrea Bonafede''; Castelvetrano, 26 aprile 1962 - molto presto) è - ancora per poco - un imprenditore e attivista italo-siciliano, capo dell'associazione di mutuo soccorso detta ''[[Cosa nostra|Croce Nostra]]'', attualmente prigioniero di coscienza per via delle sue attività di volontariato a favore dei cittadini della [[Sicilia]].
'''Matteo Messina Denaro''' (noto anche col nome d'arte ''Andrea Bonafede''; Castelvetrano, 26 aprile 1962 - [[L'Aquila|terremotopoli]], 25 settembre 2023) è stato un imprenditore e attivista italo-siciliano, capo dell'associazione di mutuo soccorso detta ''[[Cosa nostra|Croce Nostra]]'', morto prigioniero di coscienza per via delle sue attività di volontariato a favore dei cittadini della [[Sicilia]].
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== Biografia ==
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Per il resto un cittadino {{senza fonte|modello}}, viene arrestato a Palermo il 16 gennaio 2023 in una clinica, mentre si curava per un [[cancro]] e, nonostante fosse malato, aveva più donne di tutti gli amministratori di [[Wikipedia]] messi insieme, chattava quotidianamente con le compagne di [[chemioterapia]] e faceva tanta [[sesso|conoscenza]] su [[Tinder]]. Rifiuta subito di [[pentito|collaborare con lo Stato]], che gli aveva offerto una carica come ''Commissario Straordinario per il Mezzogiorno''. Viene dunque incarcerato all'Aquila in regime di 41 bis, al fine di tutelarlo dalle infezioni che potrebbero danneggiare il suo percorso di cura.
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Pochi mesi dopo, il 25 settembre, va in [[morte|latitanza permanente]].


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Totò Riina]]
* [[Totò Riina]]
*[[Bernardo Provenzano]]
* [[Bernardo Provenzano]]
*[[Al Capone]]
* [[Cosa nostra]]
* [[Gaspare Spatuzza]]


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Versione delle 10:14, 19 ott 2023

Foto su Tinder di Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro (noto anche col nome d'arte Andrea Bonafede; Castelvetrano, 26 aprile 1962 - terremotopoli, 25 settembre 2023) è stato un imprenditore e attivista italo-siciliano, capo dell'associazione di mutuo soccorso detta Croce Nostra, morto prigioniero di coscienza per via delle sue attività di volontariato a favore dei cittadini della Sicilia.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Matteo Messina Denaro

Biografia

Nato a Castelvetrano, è figlio di Francesco Messina, che aggiunse al cognome familiare Denaro dopo aver vinto al totocalcio una ingente somma di denaro. Il padre si prende molto presto una lunga vacanza e viene cresciuto gentilmente da un contadino palermitano amico di famiglia, tal Salvatore Riina. Da lui apprende i valori della famigghia e si avvia al mondo dell'associazionismo, un mondo contrastato dal governo italiano, che pretende il monopolio del clientelismo al di sotto di Roma. Per finanziarsi gli studi decide di intraprendere una carriera da rapper, ma non ha particolare successo, anche se impara così ad usare le armi da fuoco.

Cresciuto nei ranghi di Croce Nostra e divenuto noto, nel 1993 sceglie di scendere in campo per un nuovo miracolo siciliano: ciò porta alla sua esclusione dal mondo politico e all'andare in vacanza. Nel medesimo anno, si pensa per ritorsione, viene arrestato il padrino Salvatore, accusato di alcuni delitti bagatellari e condannato all'ergastolo ostativo per essi.

Anche da lontano Matteo non smette di pensare ai suoi concittadini, ad esempio offrendogli uno spettacolo pirotecnico a Capaci e provando a eliminare il Maurizio Costanzo Show, accusato di essere troppo colto e di togliere spazio a programmi più importanti come lo Zelig. Inoltre, ha sviluppato il settore chimico dell'Isola, soprattutto nel campo degli acidi da eliminazione rifiuti.

Per il resto un cittadino modello[senza fonte], viene arrestato a Palermo il 16 gennaio 2023 in una clinica, mentre si curava per un cancro e, nonostante fosse malato, aveva più donne di tutti gli amministratori di Wikipedia messi insieme, chattava quotidianamente con le compagne di chemioterapia e faceva tanta conoscenza su Tinder. Rifiuta subito di collaborare con lo Stato, che gli aveva offerto una carica come Commissario Straordinario per il Mezzogiorno. Viene dunque incarcerato all'Aquila in regime di 41 bis, al fine di tutelarlo dalle infezioni che potrebbero danneggiare il suo percorso di cura.

Pochi mesi dopo, il 25 settembre, va in latitanza permanente.

Voci correlate