Fuoco

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Il fuoco è stata la prima fonte di energia sfruttata massicciamente dall'uomo per le piu` disparate attivita` (scaldarsi, cuocere cibi, bruciare la gente...).


In questa pagina capirete come sono riusciti i nostri progenitori ad addomesticare questa misteriosa forza della natura fino ad arrivare alle moderne centrali termoelettriche e a Niki Lauda che ci salta fuori vivo?

La pre-preistoria

Facciamo un salto indietro: i primi approcci dei nostri scimmieschi antenati al fuoco avvenivano quando le immani tempeste di fulmini che all'epoca sconvolgevano la Terra piu` o meno un giorno si` e uno no incendiavano orribilmente alberi ed animali di grosse dimensioni (come testimoniano le celebri pitture rupestri di mammuth in fiamme). Per non farsi scappare la ghiotta occasione di portarsi via qualche ramoscello infuocato, i nostri progenitori erano talmente scemi - pensate - da lanciarsi in campo aperto sotto delle saette che oh, mica quelle pippe che vengon giu` oggi eh... L'operazione comportava circa una decina di morti a botta, che spesso e volentieri prendevano fuoco e venivano usati per dare inizio al falo'. Ovviamente conveniva non farlo spegnere, il che portava spesso queste mandrie di scimmioni ignoranti ad accendere enormi fuochi all'interno delle grotte (dato che li per li fuori pioveva, se no i fulmini col cavolo), col risultato di un sacco di morti per asfissia.

La post-pre-preistoria

Si poneva quindi il problema di effettuare il salto qualitativo di riuscire ad incendiare piante e animali senza andare attorno ai fulmini, questo passo fu compiuto dall'Homo Habilis che deve questo nome alla geniale intuizione di accendere il fuoco a calci. L'operazione era compiuta dai guerrieri piu` valorosi della tribu`, i quali impiegavano circa 27 ore perche` la cosa avesse una qualche efficacia, nel frattempo, proprio come accade adesso, i guerrieri meno valorosi gli fottevano le donne ma loro non se ne avevano a male dato che queste erano delle orrende scimmie.

Mica per niente lo chiamavano Homo Sapiens

Questa tecnica fu superata dall'Homo Sapiens, dato che l'Homo Erectus discendeva solo dai guerrieri meno valorosi di cui sopra e non campanava molto. Contrariamente alle credenze popolari non esiste alcuna "pietra focaia" (ma chi li ha mai visti due sassi fare scintille? Ma dai...), la tecnica utilizzata era quella di fare scontrare due mufloni inferociti (mufloni seri del neolitico, mica le pippe di adesso) le cui corna erano ornate di foglie secche che prendevano subito fuoco. Questa soluzione, che rimase in voga fino al tempo degli antichi greci, aveva degli evidenti problemi di efficienza giacche` in un buon 40% dei casi prendeva fuoco anche uno dei due mufloni e si metteva a correre impazzito seminando panico e incendi nel villaggio. Questo effetto collaterale fu utilizzato occasionalmente in applicazioni militari abbastanza intuibili quanto rischiose vista la difficolta` di indirizzare la folle corsa di una bestia in fiamme (a questa epopea ha reso omaggio in tempi recenti il celebre videogioco Worms, anche se con qualche licenza poetica).

Lo sbalorditivo Prometeo tra mito e realta`

Il passo successivo, come riportato dalla mitologia classica, fu compiuto all'epoca degli antichi greci da Prometeo. Costui era un gracile efebo riccioluto dedito al vizio e alla frivolezza, come il grosso della popolazione dell'epoca, e scopri` il leggendario fuoco greco. In altre parole, durante uno dei celebri festini orgiastici di quel tempo lontano e spensierato, scopri` a sue spese che l'alcool prende fuoco piu` o meno a guardarlo, e urtando con una borchia di metallo del suo perizoma un tavolo su cui era stato rovesciato l'orrendo cocktail in voga negli happy hour del tempo (un mischione di cardi e olive fermentati con gradazione sugli 80) scateno` un tremendo incendio di cui le generazioni future fecero tesoro. Curiosita`: la storia dell'aquila che gli mangia il fegato e` si` una stronzata, ma come ogni mito ha precise basi storiche. Questa leggenda ha infatti le sue radici nel fatto che Prometeo, come buona parte dei discotecari da strapazzo dell'epoca, mori` di cirrosi pochi anni piu` tardi.

Quegli zoticoni dei romani

I romani non introdussero grandissime innovazioni in materia, senonche` scoprirono che miscelando l'orrendo Garum all'alcool si otteneva un liquido ancora piu` efficace, il cosiddetto flogisto, che sta alla base della moderna diavolina. Curiosita`: a dar fuoco a Roma non furono ne` i cristiani ne` Nerone, l'incendio si sviluppo' per autocombustione in un magazzino con tetto in lamiera contenente pesce marcio di alta qualita` e grappa al lampone.

Il medioevo - bruciamoci tra di noi

Durante il medioevo furono inventati i piu` buffi orpelli come l'acciarino, di cui e` giunto a noi solo il nome giacche` nessuno sa vagamente cosa fosse, mentre il combustibile piu` in voga divenne l'uomo. Infatti date le abitudini dell'epoca di non lavarsi mai sulle persone si formava ben presto una patina di schifo nero infiammabilissimo che rendeva familiari e non molto piu` utili per accendere il fuoco che per avere rapporti sessuali. Siccome nei villaggi di campagna dell'epoca erano veramente poveri e sfigati, per risparmiare si facevano degli unici enormi falo` nella piazza principale alimentati a paglia, sterco e persone, attorno ai quali la gente si radunava e parlava con i buffi idiomi gutturali dell'epoca. Durante il rinascimento queste pratiche furono ancora piu` diffuse e rese piu` efficienti. Ah, il rinascimento...

L'era moderna, "ah finalmente!"

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Uso corretto del fuoco

La vera rivoluzione fu l'accendino del signor Laszlo Bic, che apparentemente costituisce un passo indietro ai tempi di Prometeo ma in realta` si dimostro` ben presto molto piu` efficiente delle tecniche medievali. Ad esso sono assimilabili le moderne centrali termoelettriche, veri e propri accendini giganti che scaldano gli elettroni facendoli correre impazziti per le linee elettriche che forniscono preziosa energia ai nostri computer al fine di scaricare Pornografia. Il futuro? Ovviamente il gigantismo, con accendini sempre piu` grandi e potenti!