Frenologia

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Un frenologo al lavoro col suo compasso.

La frenologia (dal greco "fr": studio della mente e "enologia": ubriachiamoci tutti insieme) era una scienza esatta che rapportava in modo sicuro e fondato la fisionomia del cranio con la personalità dell'individuo. In seguito tale scienza fu denigrata e declassata a ciarlataneria dagli scienziati cervelloni, che volevano nascondere la loro evidente malvagità.

Origine

La teoria fu ideata dal medico tedesco Otto Von Tèttete, che per primo scoprì la correlazione tra la circoferenza del suo scolapasta e la cattiveria con cui questo risucchiava misteriosamente ogni liquido che il buon von Tèttete cercava di porvi dentro.

Altre prove giunsero al professore dallo studio della sua collezione di teschi, raccolti fin dall'infanzia. Infatti, tramite la misurazione di quei crani, Von Tèttete scoprì che essi erano tutti stupidi perché erano morti.

Il medico quindi fondò la scienza della frenologia, prendendo il nome dai freni della sua autovettura.

Dopo aver elaborato la sua dottrina, il medico tedesco cercò di renderla conosciuta negli ambienti scientifici. Pertanto pubblicò le sue teorie nell'opera: "Philosophisch-medizinischeUntersuchungenüberNaturBeckenbauerundKunstimkrankenwurstelundgesundenZustandedesMenschenhitler", che fu tradotta in 58 lingue, tra cui il kmer e il fruttolese. Purtroppo fu tradotto solo il titolo dell'opera, che già da solo occupava circa 200 pagine formato A4 (da Milano a Venezia).

Il vero successo arrivò con il suo secondo lavoro: "eine oratorische Passion von Johann Sebastian Bach für Solisten, Doppel-Chor und Orchester. Der Bericht vom Leiden und Sterben Jesu Christi nach dem Evangelium nach Matthäus bildet das Rückgrat. Ergänzt wird er um einge­streute Passions­choräle und erbauliche Dichtungen von Picander in freien", che, come si evince immediatamente dal titolo era un'opera decisamente più matura e convincente. Nemmeno è necessario trattarla più approfonditamente, tanto il titolo è esplicito ed esauriente.

La tipica forma fallica della testa di quest'uomo ci testimonia la sua evidente idiozia e sgradevolezza.

La dottrina

Secondo il professor Von Tèttete il cervello umano è diviso in 27 regioni, di cui 5 a statuto speciale, che quindi pagavano meno tasse e avevano gli assoni più lunghi.

Inoltre, è possibile individuare tra queste 10 zone comuni a tutti gli animali, compresi il cervo volante e il ghiozzo. In questo gruppo è bene ricordare quella deputata alle scoregge e quella che regola l'intestino (nota come bifidus acti regularis). Altre 9 regioni sono in comune solo all'uomo e ai mammiferi superiori: come lo scimpanzè o i negri, per esempio la facoltà di non rispondere o l'area preposta all'erezione.

Le rimanenti zone sono caratteristiche solo della specie umana. Più in particolare, la zona deputata al rompere il cazzo e quella deputata ali'incendiare casa perché non si trova la tavola del cesso abbassata sono tipiche solo degli individui di sesso femminile.

Altre caratteristiche importanti da considerare sono i bozzi, i rigonfiamenti, le cavità ed ogni altro parametro fuori della norma. Infatti un rigonfiamento o un avallamento in determinate aree del cranio denota lo sviluppo o l'atrofizzarsi di una precisa facoltà. Per esempio, lo stesso Abramo Lincoln fu a lungo ritenuto pericoloso per colpa di un bernoccolo nella zona che stimola la zoofilia.