Ferrovie dello Stato: differenze tra le versioni

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Versione delle 12:34, 27 set 2007

Le nuove vetture delle FS
« Quando c'era LUI, i treni arrivavano in orario... ad Auschwitz!! »
(Silvio Berlusconi)

Ferrovie dello Stato è una società che gestisce il trasporto su rotaia in tutta Italia tranne che nella barbagia, in Sardegna, per motivi legati ai briganti che assaltano i treni. E a Matera. Per evitare che la gente scappi tutta quanta via.

Storia

Furono create a fine '800, senza che nessuno lo avesse mai esplicitamente chiesto.

Durante il ventennio le Ferrovie raggiunsero il loro apice, fornendo un trasporto adeguato ai numerosi turisti ebrei in visita in Germania e in altri campi di divertimento fascista/nazista.

Nel corso della storia, le FS hanno sviluppato, come tutte le reti ferroviarie mondiali, un linguaggio binario.

Le FS oggi

Al giorno d'oggi le cose sono cambiate molto, anche se si tenta di ritornare a quel tempo apportando una serie di cambiamenti:

  • Carrozze (e passeggini): sono state reintegrate le carrozze di legno del ventennio, con relativi ebrei morti asfissiati e di fame ancora perfettamente conservati. I sedili al tempo erano optional ed è stato pensato di fornirli solo al personale di bordo. Grazie ai cadaveri, è possibile imbattersi in ogni tipo di bestia, dalle pulci alle iene che si nutrono di carogne.
  • Orari (dischi): è stata presa l'iniziativa dello "scherzo al pendolare", ovvero proprio prima di arrivare a destinazione, se non è stato accumulato abbastanza ritardo, viene bloccato il treno in un punto a caso del tragitto e chiesto ai passeggeri di scendere per un "foro ad una gomma". Grasse risate quindi!
  • Pulizia (putredine): è stato arruolato un intero plotone di leghisti capeggiati da Borghezio che si prenderanno cura della pulizia dei vagoni anche solo sfiorati dai culi infetti degli extracomunitari. Ha commentato sarcastico uno dei leader di Lega Nord: "Avremmo dovuto fare come a Treviso: bruciare una fabbrica di elettrodomestici e soffocarli tutti con le sostanze". Pazienza. Intanto fioccano le proposte di distinguere nei treni Intercity il carrellino per i Padani (con salame, soppressa, coppa, spritz e vin brulé) e quello per gli extracomunitari (con beveroni di olio di ricino preparati appositamente per l'occasione).
  • Costi (e costate): si sono tutti stupiti, ma il cambio di valuta non ha modificato le politiche di Trenitalia, che ha continuato con la politica tradizionale di aumento dei prezzi. "Speravamo in una riesamina delle scelte finanziarie" Aveva detto il delegato Consob - ebbene, la riesamina c'è stata, e si è scelta una conversione semplificata per aiutare gli anziani a dilapidare la loro pensione. 30.000 lire = 30,000 euro. "Facile - commenta l'addetto alle Pubbliche Relazioni - bastava cambiare il punto in una virgola". Trenitalia ha saputo ancora una volta caricare passeggeri e riportarli al punto di partenza.
  • Cartaviaggio (e salvacondotti papali): nulla di più chiaro. Consideriamo il caso dei possessori di carta Smart (<25 anni). Se lo desiderano possono pagare un ticket che garantisce il 10% di sconto per la modica cifra di 40€ annuali. Oppure, cosa più saggia, non lo pagheranno, ma usufruiranno di quei pochi posti Junior scontati 10% o 20%. Nulla di più facile: le macchinette elettroniche non leggono il ticket, internet dichiara non valide combinazioni di sconti che invece sono disponibili allo sportello. Del resto lo sportello è uno solo in città dove il numero dei pendolari supera di molto quello dei posti disponibili...
  • Fermate: si è deciso di creare fermate nel nulla per fare in modo che si trovino posti a sedere vicino alle stazioni di fine corsa. Quindi attenti, se in mezzo alla steppa sentite il computer di bordo (che in realtà non è altro che il controllore) annunciare "prossima fermata", seguito da una voce carina di signorina che dice "Roma Termini".

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