Evasione fiscale: differenze tra le versioni

m
nessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 11:
 
Uno dei più geniali e attivi frodatori professonisti fu, senza dubbio, [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]], il quale arrivò addirittura ad assoldare dei finti pirati affinché lo rapissero e chiedessero un forte somma per il rilascio, in modo che i familiari pagassero e i soldi in più andassero a finire in un banca svizzera. Accadde però che i pirati chiedessero una somma troppo piccola per poter riempire il buco da miliardi di [[dindini]] lasciato nel bilancio del futuro imperatore, per cui il nostro suggerì loro di aumentare il riscatto. Poiché però i pirati non stettero ai patti e vollero tenersi più della quota pattuita, Cesare, da gran tirabidoni qual era, decise di inseguirli fingendo un impeto di valore e di orgoglio e li colò a picco prima che dicessero "A"(cioè prima che testimoniassero contro di lui).
[[Immagine:Robin.jpg|left|thumb|200px|Robertino BoscoCappuccio in un arazzo rinvenuto a Sherwood, datato 700-800 d.C.]]
Comunque, Cesare fu soltanto uno tra i tanti famosi evasori che rimasero attivi a Roma. Basterà citare, a puro titolo esmplificativo, [[Tito Flavio Vespasiano|Vespasiano]], che fece costruire un'infinità di gabinetti pubblici a sue spese per sviare gli esattori.
 
0

contributi