Emilie Autumn: differenze tra le versioni

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Emilie Autumn e il suo mezzo di trasporto ecologico.
« Liar, liar, liar, liar. »
(Emilie Autumn su chiunque )
« You're not the first, you're not the last. How many more? Don't even ask. »
(Emilie Autumn parla all'ennesimo morto di fica )
« Lei sa cosa vuol dire soffrire. »
(Anna Frank su Emilie Autumn )

Emilia Winter Summer Autumn (Los Angeles, 22 settembre 1910) è una cantante, violinista, polistrumentista, igenista dentale, giardiniera, poetessa, ginecologa, commessa ed occasionalmente anche attrice.

Biografia

Figlia di una sarta e di un immigrato tedesco, inizia lo studio del violino all'età di quattro anni e solo quattro anni più tardi si esibisce per la prima volta come violinista solista assieme ad un'orchestra composta da musicisti senza dita.

A 10 anni lascia la scuola con lo scopo di diventare una violinista di classe mondiale. Lei stessa ha dichiarato riguardo la sua carriera scolastica: "venivo definita 'strana', 'antisociale' e ricevevo minacce fisiche. Mi è sembrato che non ci fosse più un motivo per andarci, così semplicemente non l'ho fatto." Da quel momento si esercita dalle 8 alle 9 ore al giorno nel suonare qualsiasi oggetto inanimato produca suoni tra i quali fermacarte, sedie e stomaci bovini. Partecipa, inoltre, a pratiche orchestrali orgiastiche perdendo tutte le verginità esistenti all'età di 11 anni, consenziente o meno.

A 13 anni, tra uno stupro e l'altro, inizia a comporre le sue prime poesie e canzoni le quali principali tematiche sono gli organi genitali, i ratti, la peste e la morte per annegamento. Dopo aver meditato intensamente sul perché sia socialmente accettabile mangiare una mucca ma non un gatto, diventa giustamente vegana.

A 25 anni, dopo la tragica morte della madre e delle due sorelle per overdose di fieno, si rinchiude volontariamente in un istituto per igiene mentale nel tentativo di sfuggire al membro intraprendente dello zio ultrasessantenne con enfisema. Si tatua sul braccio il numero della stanza nella quale era rinchiusa sostenendo che i suoi problemi psichici la migliorano come persona.

A 37 anni decide di non essere più attratta sessualmente da nessuno ma si cimenta ugualmente in copiose pomiciate con qualsiasi creatura dotata di polmoni, pubblicando le foto sui social. Le viene consigliato più volte di rivolgersi ad uno psichiatra ma lei continua a sostenere che è felice da sola con il suo tè verde alla menta ed i ratti portatori di rabbia, divenuti ufficialmente il suo marchio. Ne adotta due, salvati da un laboratorio di ricerca: Sir Walter Releigh e Basilico che convivono felicemente con il gatto di nome Pesce. Emilia ha le idee molto chiare.

A 57 anni riesce a stringere i corsetti che indossa abitualmente di 4 ulteriori centimetri. Numerosi studiosi si interrogano sul posizionamento dei suoi organi interni ma Emilia continua a non voler rilasciare dichiarazioni al riguardo. Inizia a suonare anche il sax, il triangolo elettrico, il flauto di pan, le scarpe rotte, il liuto, la lira, pneumatici abbandonati sulle autostrade, carcasse di cervi.

A 69 anni, scopre la sua pagina su nonciclopedia e ha un infarto ma purtroppo non muore, grazie ai soccorsi dei suoi schiavi peruviani. I ricercatori pampers cominciano ad interrogarsi anche su questi avvenimenti oltre che sulla questione del corsetto.

a 87 anni Emilia continua a dimostrarne 20, forse grazie all'uso massiccio di tè biologico e feci di ratto oltre ad un'alimentazione composta solo di semi e liquidi non zuccherati, forse grazie alla mancanza di rapporti sessuali.

A 106 anni tutti i collaboratori, produttori e fan risultano essere ormai defunti e, probabilmente, in avanzato stato di decomposizione. Questo le permette, dimostrando ora 30 anni a malapena, di continuare la propria carriera ed il suo regime del terrore segreto con nuove folle da manipolare e nuovi topi da laboratorio da adottare.

Al giorno d'oggi, i successori dei vecchi ricercatori pampers coinvolti nelle ricerche su Emilia, continuano a lavorare senza sosta non riuscendo comunque ad arrivare ad uno straccio di conclusione.

Composizioni dei brani

Il metodo usato da Emilia per comporre le sue strazianti canzoni non è ancora stato scoperto ma ci sono diverse teorie al riguardo:

  • Emilia si butta a pesce su tutti gli strumenti musicali che possiede e ne registra il risultato, appiccicandoci sopra le parole con la colla vinilica e la carta igienica.
  • Emilia tortura i suoi ratti prendendo poi spunto dai versi prodotti dai poveri animali.
  • Emilia è soggetta a numerosi attacchi epilettici durante i quali tiene in mano il violino e ne registra i risultati.
  • Emilia ingaggia bambini africani con handicap per scrivere le melodie e li paga anche poco.
  • Emilia non ha idea di cosa stia facendo.

Influenze

Voci di corridoio sostengono che Emilia si sia ispirata, per i propri testi agli archivi vaticani e per la composizione della musica all'accoppiamento delle capre cambogiane.

Discografia

La discografia di Emilia risulta essere lunga e pesante e, per questo, non abbiamo voglia di elencarla.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Emilia ha complessivamente 24 dita.
  • Non ne usa nessuna in modo corretto.
  • La famiglia di Emilia ha espatriato in Antartide poco dopo il compimento della sua maggiore età.
  • Le ballerine che accompagnano Emilia durante i tour, sono pagate con crocchette per cani di scarsa qualità.