Corriere espresso

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Il Corriere è una creatura mitologica, metà uomo e metà furgone. Darwin ha però dimostrato scientificamente che il Corriere è una creatura assimilabile all'uomo, come sotto categoria alla stregua delle classi di Warhammer, che vive in simbiosi con un furgone a cui tende a dare un nome femminile e abbondanti passate di vasellina nel terminale della marmitta (gli studiosi stanno tutt' ora studiando questo misterioso comportamento del Corriere, frequente specie nella stagione dell'accoppiamento).


Origini del Corriere

Nonostante alcuni falsi eruditi ricerchino nei Pony Express del Far West i primi antenati dei moderni corrieri, i primi avvistamenti di queste strane creature si hanno in Prima Epoca Norrisiana. Quando Chuck Norris cacciò Adamo e Eva dall'Eden perché si erano rollati una canna, il pacchetto delle cartine glielo aveva consegnato il primo corriere della storia, infatti Dio (il segretario di Chuck Norris) usò come prova a carico dei due drogati una cartina firmata dal serpente come ricevuta della consegna. In seguito, sappiamo che vari corrieri si sono distinti nella storia dell'umanità, come quello che estinse i dinosauri consegnandogli un pacco di Mediashopping, oppure quello che portava i blocchi delle piramidi ai cantieri in Egitto, per non parlare del Corriere che trovò Colombo in America il quale, vedendo arrivare l'esploratore con le tre caravelle, esclamò: “Scusi, lei abita qui? Avrei un pacco da firmare”.


Morfologia del corriere

Già detto della simbiosi che vive col proprio furgone, di cui è gelosissimo, il corriere si riconosce per i colori sgargianti dei vestiti che indossa e che contraddistinguono la tribù di appartenenza. I più hanno anche uno strano prolungamento del corpo, dalla forma di carrello a due ruote, che gli serve per appoggiare i pacchi che non possono fare a meno di portarsi dietro. Altri segni distintivi del corriere sono il marsupio portato rigorosamente a tracolla, invece che in vita come gli uomini, in cui stivano foglietti di carta che chiamano “avvisi”, ma che in realtà sono maledizioni agli assenti riportanti scritte in lingua runica che condannano alla diarrea fino alla terza generazione il malcapitato che se le ritrovi nella cassetta delle lettere, soldi degli altri e una cospicua scorta di sigarette e sostanze illecite, necessarie al corriere per arrivare a sera ogni giorno. Accompagnato al marsupio, spesso il corriere ha il Terminale Elettronico, una spia che segna orari nomi delle persone che firmano i pacchi e che segna tutto in un computer.


Comportamento del corriere

Il Risveglio

Il corriere si sveglia presto, alle 6 circa, accende una sigaretta, bestemmia, si lava e si veste. Arriva in magazzino bestemmiando e saluta i colleghi con una frase propria della sua tribù: “Buongiorno? Buongiorno una sega, ti sembra un buongiorno questo?”

I Preparativi al lavoro

Comincia a caricare il furgone bestemmiando, insulta uno per uno tutti i destinatari delle sue missive e consuma le prime sostanze illecite, per darsi la carica. Cerca di organizzarsi (inutilmente) il lavoro, nella speranza di alleviare le proprie sofferenze. Parte dal magazzino bestemmiando.

La Mattina

Una rincorsa continua da parte del corriere, che sente appagati i suoi istinti naturali solo consegnando pacchi in quantità, parcheggiando nei posti riservati agli handicappati e/o fermate degli autobus, litigando coi Vigili Urbani, offendendo gli altri automobilisti e inscenando un rosario di bestemmie dalla lunghezza Record. Il corriere infatti tiene i vetri del furgone abbassati anche con la temperatura sotto lo zero, per mandare a fanculo gli altri automobilisti rei di mettersi sulla sua strada (oppure solo colpevoli di esistere). Si può anche intuire la durezza della sua giornata lavorativa osservando l'ora in cui il corriere diventa silenzioso: vuol dire che ha finito le bestemmie. Prima finisce le bestemmie, più dura è la sua giornata e anche se i corrieri più abili riescono a bestemmiare più a lungo, possiamo prendere questo metro di valutazione per efficace.

Il Pranzo

Il corriere non pranza. Il corriere si pratica una endovena di cibo senza ago e flebo. Arriva a casa tardi, spesso ci rinuncia e mangia un panino cattivo, ma costoso, in qualche Bar, ma se va a casa è perché preferisce sdraiarsi un po' sul divano. A una certa ora le segretarie dell'ufficio lo chiamano per comunicargli dove e quando ritirare delle spedizioni, in genere lo fanno appena il corriere si siede sul divano, il che gòli provoca una fuoriuscita incontrollata di bestemmie.

Il Pomeriggio

Generalmente il pomeriggio del corriere è dedicato alla raccolta di pacchi, di cui si è eccessivamente privato in mattinata e di cui sente la mancanza. I ritiri non gli provocano reazioni molto diverse dalle consegne, quindi il corriere bestemmia anche il pomeriggio, maledicendo chiunque osi rallentarlo nella sua corsa verso il magazzino. La stanchezza e il nervosismo accumulato lungo il giorno, portano il corriere ad essere particolarmente irascibile, dopo le ore 17. Comincia a scaricare lo stress litigando con chiunque lo incroci e cantando a squarciagola qualsiasi canzone suoni la sua autoradio, perennemente accesa e col volume al massimo. Nei casi più gravi, il corriere comincia a credersi Elvis o Jeeg Robot d'Acciaio.

Il Rientro

Al grido di: “Itaca, Itaca!”, il corriere riporta in magazzino ciò che ha ritirato, non consegnato e ucciso durante la sua giornata (per occultare i cadaveri). Nel mentre espleta queste operazioni, l'euforia di essere arrivati un'altra volta alla sera li porta a cantare, ballare e simulare coiti coi colleghi. Da notare come, mentre versi alla ditta tutti i soldi riscossi e quindi non suoi, reciti un'ultima formula magica atta a maledire chi ha speso 200€ in bambole gonfiabili di Mediashopping.

Il Riposo

Non si hanno notizie o documentazioni certe su cosa facciano i corrieri tra un turno di lavoro e l'altro. Si dice che alcuni abbiano una casa a cui far ritorno, ma secondo altri i corrieri semplicemente muoiono alla fine del turno, per rigenerarsi dal nulla all'inizio del turno successivo. Forse qualcuno scrive anche cazzate su Nonciclopedia.