Cazzo: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libidinosa.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Riga 107: Riga 107:


===U===
===U===
Uccello; Ugello; Usèl (dialetto Emiliano e veneto occidentale); Üsèl (lombardo occidentale, ticinese);
Uccello; Ugello; Usèl (dialetto Emiliano e veneto occidentale); Üsèl (lombardo occidentale, ticinese); Uàllera (dialetto napoletano);



===V===
===V===

Versione delle 14:23, 14 giu 2007

« Io non posso vivere senza cazzo »
(Antonella Clerici)


Cazzo càzzo sm (plur.cazzi)

Etimologia del termine

Il termine cazzo deriva dal sanscrito, quindi dalla popolazione

File:Cazzuola1.jpg
un antichissimo cazzo

sanscrita (la prima a costruire edifici in muratura) per indicare l'utensile da lavoro che gli permetteva di spalmare la malta.

Evoluzione del significato

Nella società sanscrita possedere uno di questi oggetti, appunto, era considerato simbolo di potere e influenza. Era uso dei più noti costruttori appendere il proprio cazzo, o almeno una miniatura del suddetto, al collo, allo scopo di dimostrare la propria categoria sociale. L'impero Sanscrito entrò poi in un periodo di decadenza sociale, con l'avvento al potere dell'imperatore

un cazzo d'oro, la casta principale della società sanscrita. (Cagliari museo d'arte sanscrita)

Anubi. Egli promulgò un Editto che imponeva a qualsiasi abitante Maschio (in quanto capofamiglia) di portare sempre il proprio cazzo in bella mostra, per essere facilmente catalogabile dalle guardie. In seguito alla caduta dell'imperatore Anubi, e alla salita al potere di Babbo Natale, la legge fu abolita, ma gli abitanti della sanscretudine, ormai abituati a portarlo con sè in bella mostra, continuarono con i loro costumi.

Nelle società occidentali

Con l'avvento della Globalizzazione, nell'occidente del pianeta, si ricevevano spesso notizie della società sanscrita, ma i pochi sociologi occidentali validi, quali Pasolini e Umberto Eco, ritenevano la società sanscrita un conglomerato Sessocentrico e come tale lo studiarono. Fu allora ritenuto, in base al fatto che il cazzo fosse un'oggetto di cui ogni uomo deve andare fiero e se non cel'ha diventa una persona inutile, in base al fatto che esistono uomini migliori e uomini peggiori e ciò sia riscontrabile unicamente tramite il cazzo, e che chi più ne fa uso più viene rispettato, Insomma, fu dedotto che il cazzo fosse quell'affare per cui è diventato famoso Rocco Siffredi. Nonostante la smentita di un sanscrito DOC quale Luca Giurato, il termine passò poi, per elezione goliardica popolare ad indicare il migliore amico dell'uomo, il cane, appunto, l'affare per cui è diventato famoso rocco siffredi.

Riutilizzo nell'ambito dello spettacolo

File:Mastella.jpg
Una moderna testa di cazzo.

Nonostante fosse passato di moda, il cazzo è poi tornato in auge per andare a descrivere quelle persone che fanno della propria testa un elemento di riconoscimento sociale, proprio come fecero a loro tempo i sanscriti. Appunto, come descrive argutamente Umberto Eco : ...Che di testa fecer cazzo... Ultimamente, grazie al mecenatismo del conduttore televisivo Maria de Filippi, è diventato processo comune e oltremodo gettonato in televisione apparire, per tutte le teste di cazzo del pianeta.


Sinonimi

Ci sono numerose altre denominazioni dialettali, colloquiali, familiari o volgari che indicano l'organo genitale maschile:

A

Abbacchio; Acello; Adamo; Adolf; Aggeggio; Aguzzapaperi; Alabarda; Alberello; Albero della cuccagna; Alosio; Alzabandiera (si riferisce più propriamente all'erezione mattutina o semplicemente all'erezione); Amendola; Ammennicolo; Anaconda; Anguilla; Arma; Armando; Arnese; Articolo per signora; Asciugamano delle serve; Asperge; Asso; Asso di bastoni; Asta; Attaccapanni; Attrezzo; Augello; Avvoltoio; Azzittamonache


B

Babà; Babbacammello; Babblione; Bacchioloscopio;Bachiono; Badile; Badurlo; Baffuto Pennellone; Bagara (trapanese);Bagiano; Bagigio; Baldassarre; Banana; Bananone; Baobab; Barbagianni; Barracuda; Bartolo; Barzo; Barzotto; Basano; Bastone; Batacchio; Batanga; Battagliùn (termine in uso in Calabria); Battocchio; Bau; Bazzo; Bazzuca; Becca; Bega; Belin (o Belàn o Belino, espressione in uso in Liguria); Bello; Benbenbigolo; Benigno (periferia di Catania); Bestia; Biberone; Bicchio, Bicio (in Veneto); Bietta; Biff; Bigatto; Big Bamboo; Big Bang; Bighe; Bignamone; Bigol; Bigolo; Bìgul (termine in uso in Lombardia ed in Friuli); Billo; Bimbin (termine del dialetto triestino); Bindolùn (termine in uso in Piemonte); Birello; Biri (Nord Italia); Birillo; Birimbobirambo; Bischero (termine in uso in Toscana); Biscio; Biscotto; Biscottone; Bisdiffo; Bisquit; Bitti; Blekedeker; Bocchettone; Branda; Brando; Branzino; Brittola; Brocca; Brufolo; Brustolone; Bruzzo; Busceddu.

C

Cacchio (il cacchio è il germoglio di una pianta, il termine è usato come eufemismo al posto di cazzo); Cagnolu (espressione catanzarese); Calandra; Calomba; Canna; Capitano; Capitone senz'e recchie (termine napoletano); Cece (denominazione dialettale paganese); Cefalo sguarramazzo (termine volgare napoletano); Cedda (termine tipico catanese); Cella (denominazione Abruzzese/Marchigiana); Cello (centro-marchigiano); Chichillitta (termine cagliaritano per indicare il pene dei bambini); Chiccadroxia (termine cagliaritano per indicare il pene dei bambini); Chillitone (termine cagliaritano per indicare un pene grande); Chigno; Ciaramita o Ciaramedda (messinese); Ciavarello; Cicciallegra; Ciccio (espressione veneta); Cicella (riferito al membro dei bambini delle dimensioni di un piccolo legume); Ciddone (termine foggiano); Cidduzza (dialetto catanese, usato per indicare il membro dei bambini o in tono sfottente un uomo con pene piccolo); Cillone; Cincio; Ciola (denominazione barese); Ciocca (da ciocco di legno); Ciolla (termine reggino); Ciollazza; Ciollone (sinonimo di minchione); Ciota (Nicotera), crotonese, savonese e siciliano); Cioncia (crotonese); Cippa (da "ceppo", anche "ceppa"); Cioppa; Ciuccio; Ciufello (espressione abruzzese); Coa (bassanese); Coda (bellunese); Comarello/Gomarello (cetriolo); Cosetta; Creapopolo (denominazione dialettale del gallaratese, peraltro ormai quasi totalmente in disuso); Creapopoli (denominazione dialettale toscana dell'empolese); Crescinmano; Cucco; Cumpagn mij (termine campano, "il mio amico").


D

Daga; Dami (Toscana); Dindolino; Dondolino;


E

Egli; Esso; Estensibile


F

Fagiano; Fallo; Fava; Finferlo (espressione veneta); Fiocchettin; First; Flamberga; Flauto di carne; Flauto di pelle; Fratellino (dipende dalle dimensioni); Fratello; Fratimo (espressione usata a Salento); Fravaglio (espressione napoletana); Fravone\Fraone (espressione napoletana; intende principalmente il glande); Fringuello; Fucile; Funchia; Funghetto; Fungia; Fusbana;


G

Gelato; Gemello siamese; Giabboun(dialetto altamurano dalla frase celebre "sté test u giabboun" seguita da due schiaffi dati su un qualsiasi oggetto per porre enfasi) Gigio; Gingillo; Gio; Gioiello; Frat'ma Giorg' ("mio fratello Giorgio", termine calabrese); Gommone; Grillo; Gruengo (dialetto Tarantino);

H

Hot dog


I

Incursore calvo; Immane dardo; Irtam (nome originario della cultura sannita);


J

Joystick


K

Klinz (altro termine del dialetto triestino)


L

Liben (forma dialettale bergamasca); Lilli o Lillo (forma dialettale fiorentina); Lucertolone; Luganega; Lui;


M

Mago; Manfano (termine livornese); Manganello; Mangusta; Manico/manego (Veneto); Manico di Carne; Manübri (manubrio, in dialetto milanese); Marra (calabrese); Marruggio (termine messinese); Mastazzolu; Mastellone; Mastino; Mazza; Mazzarello ("O' mazzarello" termine in dialetto napoletano); Mazzuolo; Mella (in Ticino); Membro; Mentula (latino); Meregola; Merlo; Micciu (dialetto calabrese); Minca (sardo campidanese); Minchia; Mincia (dialetto sassarese); Mìncie (dialetto gaetano); Mincra (sardo nuorese); Minella; Minipimer; Mitulo (dialetto perugino);


N

Nerbiu (termine sardo campidanese); Nerbu (termine calabrese); Nerchia; Nerv (termine sanseverese); Nervo;


O

Oca; Organo; Osèl (termine bergamasco); Oseo (termine veneto); Osillu (termine sardo);


P

Pacco; Il Padre (termine sannita); Il Padre delle creature (napoletano); Padùlo; Palo; Papagno; Pascàl (termine napoletano, traduzione di Pasquale); Pearo; Pendolo; Pene (termine proprio della lingua italiana); Pennello; Pepe (termine avellinese); Perna; Pesce; Pesciolino; Pezzeo; Pialla; Pic (Luco dei Marsi, Abruzzo); Pica (termine teramano); Picca (termine chietino); Picchio; Piciollu (termine calabrese); Piciu o Picio (termine piemontese); Pidicone; Pilloni, Pillona o Pillone (cagliaritano); Pillòscia o Pillusciùn (tipico termine calabrese); Pimperlo (termine altoatesino); Pinga o Pingone (termine proprio del foggiano); Pinguino; Pinna; Pipì; Pipino; Pipistrello; Pipo; Pippo; Pirillo; Pirla (termine del dialetto milanese); Pisarello (dialetto piacentino); Piscia (termine calabrese); Piscio; Pisciòlo; Pisello; Piso; Pistello; Pistocchio; Pistola; Pistolino o Pistolone (in base alle dimensioni); Pistulìn (milanese); Pistulo; Pitone; Pittàforo; Pitùlu (termine piemontese); Pizza (termine in dialetto tarantino e dialetto salentino); Pozzollo; Propaina (dal dialetto di Spigno Saturnia: propaggine); Pupo; Pupparuolo; Puzzone (pron. con la z dolce, come zazzera; uccello, termine Logudorese);


Q

Quaccherone; Quaglia;


R

Randa; Randello; Ramazza; Renga; Righello;


S

Salame; Salsiccia; Sasicce (usato nel napoletano); Sbardoffie (Luco dei Marsi, Abruzzo); Scansapelo; Sciavarra; Scorticaculo; Sdavarra; Serpente con un occhio solo; Sferra; Sfondaranocchie; Sfondasfinteri; Siluro; Sleppa; Smanfro; Spaccafiche; Spaccasfinteri; Spaccatutto; Spada de foco (Mario Brega); Spaventapassere; Sperru (calabro ionico, gran coltellaccio); Spoderu (calabrese ionico reggino, specie di pesce); Stampafanciulli; Stanga; Storciapapere; Straffagghione (tarantino); Strione (usato nel foggiano, specie di pesce); Stroncafica; Strumento; Suscella (dal dialetto di Spigno Saturnia: carruba); Svangafiche; Svangapapere; Svangapassere; Sventrapapere (Roberto Benigni); Sventrapassere.


T

Tamberlon (Trentino); Tamoco; Tarello; Tega; Terza gamba; Tomahawk; Totem; Trapano; Traulo(termine in dialetto tarantino); Tregghia; Trivella; Tronco; Troncocionco;


U

Uccello; Ugello; Usèl (dialetto Emiliano e veneto occidentale); Üsèl (lombardo occidentale, ticinese); Uàllera (dialetto napoletano);

V

Varra (dal pescarese); Vendicatore calvo; Ventinove (significato dato al numero 29 dalla smorfia napoletana); Verga; Verpa (latino); Verru; Vertula o Vertuluna; Verza; Vicilla o Vicillone (termine foggiano); Vignu; Vijozzu; Vulvometro; Vurpilu;


W

Willy (espressione in origine di lingua inglese); Würstel;


Z

Zazzà; Zibibbone; Zifrullo; Zizì;