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« Maestro, come mai gli alberi qui intorno sono pieni di buchi?”
“Eh, so' secoli che 'sti cazzo di Cinque Picchi rompono i coglioni! »
(Cavalieri dello Zodiaco)
« Si fanno un culo tanto per me... Mica l'hanno capito che me la tiro troppo per darla a qualcuno! »
(Atena)
« Karate e scintille! Sì, Karate e Scintille! »
(Masami Kurumada)

I Cavalieri dello Zodiaco è una botta di culo un manga di Masami Kurumada, nonché la sua opera più famosa ed amata[1]. Venne successivamente tradotto in anime in più di 2 lingue, tra cui il sardo;

Il titolo originale dell'opera è "Saint Seiya", e si riferisce al prestigioso titolo di Santo che il protagonista, Seiya, ricevette dal Regno di Vatikan per essersi distinto nella lotta agli infedeli ed ai professori di Fisica dell'Università La Sapienza.

La nascita

Un giorno Kurumada si svegliò e, con fare deciso, disse a se stesso: "Voglio fare un manga a base di colpi di Karate e scintille!"[2]. Allorché, il sommo Zeus, irritato da tanta banalità, gli fece piombare sulla testa un capitello. Kurumada decise dunque di cambiare il tutto con un'opera a base di divinità greche, atomi e roba del genere.

La storia

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

Il passato

Narra la leggenda che nella Grecia Antica, gli Dèi si dilettassero in intense partite a Risiko, utilizzando le popolazioni terrestri come pedine. Poiché la giovane Atena vinceva sempre, gli altri partecipanti, in particolare Ares e Hades, si incazzarono di brutto. Questi decisero dunque di togliere di mezzo Atena e, già che c'erano, anche tutti gli esseri umani che non c'entravano un cazzo, dando inizio ad una guerra sacra che si perpetrò per millenni.

Negli anni '70, un ricco Giapponese che passava di lì per caso, Mitsumasa Kido, ricevette da un Santo d'Oro morente il compito di proteggere una poppante col pannolino sporco che, a quanto pare sarebbe la reincarnazione della Dea Atena. Il riccone, che finora aveva passato la sua vita ad inseminare donne in ogni parte del mondo, avendo centinaia di figli maschi, alla vista d'una femminuccia diede di matto e prese fin troppo sul serio il compito.

Kido, da bravo padre premuroso, decise dunque di inviare tutti i suoi figli a sottoporsi ad allenamenti in diverse parti del mondo per farli diventare Santi. Sì, vabbè, 9 volte su 10 questi allenamenti si concludevano con la morte del baldo giovine, ma era pur sempre meglio che passare le giornate a casa a farsi pestare dalla giovane Saori/Atena, diventata nel frattempo una perfida dominatrice sadomaso dall'antipatia senza alcun limite.

La Guerra Galattica

Dopo anni ed anni di duri allenamenti e tragedie varie, i vari figli di Kido tornano a casa. Nel frattempo Kido si è suicidato pur di non dover più pagare gli alimenti alle centinaia di mogli che aveva ingravidato. Delle dozzine di figli mandati in giro per il mondo ne tornano solo una decina, eppure questi, senza chiedersi che fine abbiano fatto gli altri fratelli, cominciano a darsele a vicenda di santa ragione per vincere un simpaticissimo ornamento da salone a forma di sagittario.

Purtroppo uno dei figli di Kido fa un casino; Ikki di Phoenix, pur essendo riuscito a sopravvivere ad un terribile Erasmus nell'Isola della Regina Nera, dà di matto dopo essersi trombato una ragazza identica a quel simpaticone di suo fratello, e fa dei casini. Ma alla fine giustizia, amicizia, fratellanza, simpatia e convenienza trionfano, l'ornamento da salone si rivela una potentissima armatura per Santi d'Oro ed Ikki rinsavisce, mentre il quartetto dei Bronzini riceve ufficialmente l'investitura e la raccomandazione di atena.

Tra la Guerra Galattica ed il Grande Tempio

Beh, sì, qualcosa effettivamente è successo, ma alla fin fine, a nessuno importa.

Le dodici case

Alto tradimento al Tempio! Il Grande Sacerdote è stato visto con due bionde formose a fare atti scemi in luogo pubblico. Eppure la grande scritta sul Tempio esprime le regole dei Cavalieri dello Zodiaco:

  1. ama il prossimo tuo, specie nel retto,
  2. non lasciare al tuo avversario neanche un ano di vita,
  3. disprezza le donne.

I Bronzini decidono allora di andare alle Dodici Case Chiuse per trovare il Sacerdote e punirlo, ma Saori Kido, da brava divinità inutile qual'è. I Guerrieri devono sbrigarsi! Devono attraversare i dodici bordelli, purtroppo i Guerrieri d'Oro (un branco di invasati guerrafondai satanisti, tra cui troviamo anche Michael Jackson a custodia della casa dell'Ariete, con tanto di bimbo al seguito) sono manipolati dal Sacerdote, che è in realtà Sega di Gemini. È uno scontro micidiale, ed alla fine tutti muoiono ma dopo tornano misteriosamente in vita, forse perché Saori ha fatto loro annusare un profumo davvero risvegliante.

Il pezzo con Poseidone

Julian Kedives è uno che per la sua igiene orale non scende a compromessi. Non essendo riuscito a parlare a zero e nemmeno ad avere Sky a 11 Euro, decide di sterminare gli omosessuali. I Cavalieri dello Zodiaco gli faranno, suo malgrado, cambiare idea sull'argomento, ma non prima di aver indossato le nuove specialissime armature rinate con lo sperma dei Cavalieri d'Oro. Lui sarà contento ma non potrà sedersi per un po'.

La battaglia di AIDS

Il peggior nemico dell'Ordine, l'AIDS presa da rapporti non protetti, torna a farsi viva ed a sterminare i Cavalieri con le sue 108 Malattie Veneree.

Pegaso ed i suoi amici devono affrontare un vero e proprio inferno per sconfiggere AIDS, ma fortunatamente le loro armature rinasceranno dopo un bagno nel liquido vaginale di Athena, cosa che non accadeva da 243 anni. Si scopre in questo pezzo che Andromeda, il più frocione di tutti, ha la faccia di AIDS. Questo significa che è lui il portatore. Dopo che Isabel dissuade i Cavalieri dallo scannarlo, i Guerrieri continuano la loro battaglia.

Alla fine combattono l'AIDS. Purtroppo però Pegaso, nel festeggiare, fa una capriola all'indietro e cade preciso preciso su una spada (non dico dove) morendo.

Questa saga progettata a quattro mani da Kurumada e Gaudì va avanti solo grazie alle offerte dei fans, benchè iniziata nel 1887 non è ancora stata completata, l' omino sentenzioso in qualità di esperto dichiara che la saga finira nel 2086, fino ad oggi sono stati realizzati solo i capitoli "Sanctuary" e "Inferno", manca ancora il capitolo "Elieseo" e "Montecitorio" dove Peggasus si scontrerà con gli dei immortali che minacciano l' umanità

La trama è finita, leggete in pace.


I Personaggi

Santi di Bronzo

Conosciuti anche come Bronzini o il quartetto di primedonne, sono i protagonisti dell'opera. Benché essendo Santi di Bronzo in linea teorica dovrebbero essere i più deboli, nonché i meno amati[3], affrontano le proprie battaglie parlando del più e del meno con l'avversario che dovrebbero uccidere. Se il nemico è debole si fanno malmenare per delle ore, per poi vincere alla fine con un solo colpo. Se, al contrario, è particolarmente forte, questi sono soliti usare un colpo suicida, ovviamente soltanto dopo averle prese di brutto; quest'attaco stranamente uccide l'avversario ma si limita a far svenire i Bronzini. La presunta invincibilità dei Bronzini è presto spiegata; in realtà questi sono raccomandati da Atena, che perciò fa vincere loro anche le battaglie più disperate grazie a mazzette e spinte.

Seiya di Pegasus

Il protagonista principale, nonché uno dei personaggi più odiati dai fun, in particolare dalle fungirl, in quanto stando sempre tra le palle ruba spazio agli altri personaggi, molto più adatti ad intermezzi poetici e funfiction yaoi.

Seiya è senza dubbio il Santo di Bronzo che trae più piacere nel farsi malmenare prima di passare al contrattacco. In realtà si comporta così perché è un gran bastardo; essendo conscio d'essere il più raccomandato dei Santi d'Atena, sa benissimo che alla fine vincerà sempre.

Seiya è inoltre un amante del free climbing, che pratica ad ogni occasione; non appena vede un dirupo od un crepaccio, ci si getta con gusto, per poi passare episodi su episodi nel risalirlo a mani nude, visto che, per qualche strano motivo, il cavaliere di Pegasus combatte sempre e soltanto contro il primo e l'ultimo nemico in ogni saga. Dovrà pure passare il tempo in qualche modo, no?

Hyoga del Cigno

Poveraccio.

Per qualche strana ragione, chiunque ha una qualche relazione con Hyoga che non sia "combattiamo insieme per Atena", è destinato a morire tra atroci sofferenze, in genere proprio per mano del biondino russo. Sua madre è morta in un incidente navale, mentre il suo maestro, il personal trainer del suo maestro, il suo compagno d'allenamenti ed il suo agente commerciale sono stati uccisi da lui in combattimento. Difatti Hyoga passa la maggior parte del tempo, durante ogni battaglia, a piangere i suoi cari estinti.

Il destino non lo ha certo aiutato, in quanto gli ha affibbiato una costellazione da checca e lo costringe a fare un ridicolo balletto ogni qualvolta voglia utilizzare i suoi attacchi speciali.

Shiryu del Dragone

Il cinese del gruppo. Nonostante la sua armatura abbia la fama d'essere una delle poche, tra quelle di bronzo, a non rompersi con uno starnuto, Shiryu preferisce combattere senza e, durante uno scontro serio, finisce sempre per togliersela dopo i primi dieci secondi. Shiryu soffre inoltre d'una strana forma di cecità intermittente, forse dovuta al fatto che perde litri di sangue in seguito ad ogni scontro, forse per altri motivi. Resta comunque strano, specie se si pensa che lui è l'unico nel gruppo ad essere effettivamente fidanzato. Magari c'è qualcosa dietro.

Shun di Andromeda

Poteva forse mancare nel quartetto di primedonne il classico personaggio effeminato ed efebico che tanto piace alle fungirl? Purtroppo no.

Come se il suo aspetto da bimba impaurita non fosse abbastanza, il destino ha deciso d'affibbiargli una costellazione da donne, Andromeda, ed una simpatica armatura rosa fèscion, munita di due pericolosissime catene di polistirolo. Nonché di un bel paio di tette.

Sebbene Shun sia fortissimo, si rifiuta di combattere seriamente nella maggior parte dei casi, affidandosi soltanto alle catene in dotazione alla sua armatura, che finiscono distrutte regolarmente nel giro di dieci secondi, costringendo quasi sempre quel poveraccio di suo fratello Ikki ad accorrere in suo aiuto.

Ikki di Phoenix

È l'unico cavaliere etero, per questo non da mai le spalle ai colleghi e preferisce starsene ben alla larga,ha accettato quseto lavoro solo per pagarsi il mutuo

L'anime

I punti fermi che contraddistinguono tutti,e dico tutti gli episodi/film dei Cavalieri dello Zodiaco sono i seguenti:

  1. Pegasus è immortale
  2. Phoenix è immortale
  3. Andromeda, Sirio e Crystal NON sono immortali
  4. Corrono sempre su delle scalinate lunghe qualche cinquantina di metri
  5. Atena è una povera vittima di tutti gli dei che deduco la odiano solo perché non gliela da
  6. Andromeda è gay
  7. Andromeda è sempre sul punto di morte quando arriva Phoenix che lo salva per poi scomparire e ritornare qualche dozzina di puntate più tardi
  8. Sono tutti fighi tranne Taurus

I riempitivi

Ecco alcune delle armature che non ce l'hanno fatta ad arrivare alla versione alternativa.

Gli OAV de li mortacci tua

Sui Cavalieri sono anche stati tratti numerosi OAV (Original Anime Video), ovvero storie parallele a film a cartone animato. Eccoli:

  1. "La sega di Odino"
  2. "Cavalieri contro tutti"
  3. "Dragon Ball - Goku davanti e dietro tutti i Saints"
  4. "I Cavalieri contro l'ICI"
  5. "Il destino di un Cavaliere"
  6. "Dolce Creamy"
  7. I Cavalieri dello zodiaco e il foro dietro la Cloth

I fallimenti editoriali di Kurumada

Kurumada tentò molteplici volte di fare storie iniziali o finali al suo manga, ma ogni volta fece incazzare la casa editrice e non riuscì a concludere un cazzo. Ecco le sue prove, iniziate e mai finite.

  1. "I Cavalieri dello Zodiaco - Punto G"
  2. "I Cavalieri dello Zodiaco - Il mito dell'Oltretromba"
  3. "Abelarda - L'armatura di Seneca"
  4. I Cavalieri dello zodiaco - Il campionato dei pesi massimi
  5. I Cavalieri dello zodiaco - Uniti contro Paolo Fox
  6. I Cavalieri dello zodiaco - Le armature di Plexiglass

La versione italiana

(Work in progress)

Note

  1. ^ Da tutti tranne che da lui, ma vabbè, se uno è strano, è strano.
  2. ^ Sembra strano, lo so, ma è la realtà.
  3. ^ Non hanno ancora capito che i fun vogliono vedere solo i cavalieri d'oro?