Carlo Pellegatti
Carlo Pellegatti è il leccaculo ufficiale Mediaset destinato alla cronaca delle partite, degli allenamenti, della vita dei giocatori, del prato che cresce e dei cessi che si otturano nel campo sportivo del Milan.
L'instancabile lavoratore
Il Reporter puntuale
E come se non bastasse, l'entourage del Milan deve sopportare questa "spina nelle carni" (per chiarire il concetto vedere Kierkegaard) anche nelle trasferte, dove il piccolo Carletto da il meglio di sé.
Si improvvisa come esperto di lingue, pur di entrare nelle conferenze stampa estere del Milan; usa il suo microfono come arma contro i tifosi avversari, trascinando il povero cameraman mandato con lui ( nella sede Mediaset di Milano, ci sono giri di scommesse clandestine, che prevedono come pegno l'accompagnamento di Pellegatti nelle trasferte ) negli anfratti di ogni stadio.
In occasione di una trasferta in Romania, Pellegatti, dopo la sconfitta del Milan per 4 a 0, entrò nelle fogne dello stadio piantando un bomba ad idrogeno. Non solo l'ira per la sconfitta, ma anche il fatto che il nome dello stato ricordasse Romano Prodi ( considerato l'anticristo, l'acerrimo nemico del suo Dio ), spinsero Pellegatti a questo gesto estremo. L'attentato andò però in fumo perché Pellegatti dimenticò il telecomando d'azione della bomba nelle mutande di Dida, che aveva leccato negli spogliatoi durante tutto il secondo tempo.
Il Milan ricevette una grossa multa per l'attentato da parte dell' UEFA, e la società punì Pellegatti impedendogli di intervistare i giocatori per un mese, e costringendolo ad affilare i tacchetti di tutta la squadra con l'ano. Pellegatti accettò di buon grado la seconda condizione, dato che era già avvezzo a questo tipo di attività, ma la prima gli causò delle profonde crisi, che lo portarono vicino al suicidio.
reyhrftj