Cannibal Holocaust

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« Mai visto niente di simile. »
(Ray Charles appena uscito dal cinema)


Cannibal Holocaust è un film fondamentale e imperdibile del neorealismo italiano. È come se Luchino Visconti dirigesse "The Blair Witch Project" nel parco sotto casa sua.

Interpreti

La trama

Una spedizione di fotoreporter di Studio Aperto maniaci sessuali, nazisti e teste di cazzo viene inviata in Amazzonia, perché ha sentito dire che ci sono posti dove si mangia benissimo, addirittura tre forchette sulla guida Michelin. Arrivati lì si rendono conto che l'acqua delle pentole bolle ma che la portata principale sono loro.
Di lì in poi il film è un tripudio di spiedini di tartaruga, stupri, coprofagia, aerofagia e cannibalismo, che terranno compagnia a vostro figlio piccolino mentre voi vi fate fare un pompino dalla baby sitter filippina. Tanto l'altezza è quella giusta. Evviva i DVD!

La critica

Il film è molto divertente, se siete dei cannibali.
È recitato benissimo da artisti di livello eccelso, è ben sviluppato in ogni parte della trama, e soprattutto si vede un po' di fica. La scena dello stupro nel fango fa diventare indubbiamente barzotti, peccato solo che un paio di teschi con millepiedi incorporati vi rovineranno la pippa. Ma questo è Cannibal Holocaust, non swap.avi, quindi non siate pignoli.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Il film è uno snuff movie quindi quello che si vede nel film è tutto vero. Il reporter americano mangia davvero le iguane, la reporter bionda viene davvero stuprata, Barbareschi è davvero un pirla. Ma soprattutto per rendere la pellicola più realistica tutti i personaggi del film vengono veramente sbranati alla fine della pellicola. Tutti tranne Barbareschi, perché i cannibali non mangiano roba avariata.