Campionato mondiale di calcio 1982: differenze tra le versioni

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Saputo del fatto, gli Azzurri scesero in campo col [[coltello]] tra i [[denti]]: letteralmente, nel caso di [[Claudio Gentile|Gentile]], il cui [[menù]] del giorno prevedeva [[stinco]] di Zico con [[patate]]. Tra le fila brasiliane si respirava invece una [[fiducia]] forse eccessiva, testimoniata dal fatto che capitan Sócrates si presentò al sorteggio del campo stringendo, anziché il consueto [[gagliardetto]], una bottiglia di [[Crystal]], ma le certezze dei favoriti crollarono dopo appena cinque minuti: su un cross di [[Antonio Cabrini|Cabrini]] irrompe da sotto una zolla [[Paolo Rossi]], che aveva trascorso tutte le partite precedenti a perfezionare il [[mimetismo]] col terreno, che di testa anticipa Valdir Peres proteso in avanti a cavargli gli [[occhi]] e porta in vantaggio gli Azzurri. Tuttavia, la replica carioca non si fece attendere: Sócrates, ben imbeccato da Zico, s'incunea nella difesa azzurra e tira fuori un [[microfono]], alla cui vista Zoff si sposta terrorizzato permettendo così al capitano del Brasile d'insaccare comodamente. Con il pari, i Verdeoro tornano a tessere le loro trame offensive con la proverbiale maestria nel palleggio finché al 25' [[Toninho Cerezo]], nel tentativo di servire Júnior con un [[salto mortale]] indietro, libera inavvertitamente davanti a Valdir Peres un Rossi che ormai da diversi minuti pascolava per il campo: il centravanti azzurro smette quindi di brucare l'[[erba]] e batte il portiere brasiliano per la seconda volta. Da lì al termine della prima frazione, l'ermetica chiusura degli spazi e la decisione nei contrasti da parte degli Azzurri consentono loro di rientrare negli [[spogliatoio|spogliatoi]] con un gol e diverse [[osso|ossa]] intere in più degli avversari. <br />
In avvio di ripresa Zico riceve in area e si gira tallonato da Gentile, che lo trattiene con tanta [[forza]] da strappargli la casacca ed estrargli un [[rene]] dalla schiena: l'asso del [[Flamengo]] protesta mostrando la maglia squarciata ma l'arbitro [[Israele|israeliano]] Klein lascia correre, abituato com'è a dirigere in patria il campionato di [[intifada]]. Il Brasile continua tuttavia a cercare di fare breccia nel [[muro]] difensivo di [[Gaetano Scirea|Scirea]] e compagni, che però respingono ogni tentativo con tempestivi interventi e abbondante [[stucco]] [[Kerakoll]]: nulla possono, però, quando al 68' [[Paulo Roberto Falcão|Falcão]] segna con un bolide dal limite di tale [[potenza]] da meritare l'elogio dei [[terrorista|terroristi]] dell'[[ETA]], che a fine partita lo [[rapimento|rapiscono]] per confezionare una decina di [[autobomba|autobombe]]. Sette minuti più tardi, però, sugli sviluppi di un angolo appena allontanato dalla difesa Júnior, che giustamente si fida di Valdir Peres come dell'[[assassino]] di sua [[madre]], si attarda accanto al palo, lasciando in gioco Rossi solissimo in mezzo all'area: il centravanti azzurro trafigge entrambi sul primo palo, e lo stesso si prepara a fare la [[torcida]] brasiliana a fine partita. Il Brasile torna dunque a riversarsi nella metà campo degli Azzurri e, lasciandoproprio peròallo ampiscadere, [[José Oscar Bernardi|Oscar]] svetta in area e lascia partire un colpo di spazitesta perche il loroquarantenne Zoff, che nelle partite precedenti aveva mostrato la reattività di un [[contropiedelampione]]:, neblocca approfittaprovvidenzialmente Antognonisulla perlinea realizzarecon neluno finalestrepitoso labalzo quartache rete,lo annullataproietta dall'arbitrofino al secondo [[anello]].
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