Brindisi: differenze tra le versioni

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Brindisi è una ridente cittadina della Terronia orientale famosa ai più per l'unico fatto di rilievo storico avvenuto sul suo suolo all'incirca 2000 anni or sono: la morte del poeta Virgilio. La ridente cittadina insiste su un porto naturale dell' Adriatico meridionale che, puta caso proprio all'altezza della città, forma un'insenatura a forma di corna di cervo. Tale fatto è eloquente e basterebbe per descrivere la situazione del maschio brindisino: un cornuto di prima categoria. Infatti, le brindisine (meglio note comericottare) usano bighellonare sui corsi della città il sabato tra le 8 e le 10 piene di paiette, stivali di pelle, mega cinte D&G false, giubbotti verniciati rigorosamente rosa, e minigonne rasopiccione per rimorchiare con la tipica frase "frati mia ci si beddhu" tutti i monopolitani, leccesi e baresi (gente notoriamente amica del maschio ''brvndisino'')che casualmente passano per la ridente cittadina.
'''Brindisi''' è una ridente cittadina della Terronia orientale famosa ai più per l'unico fatto di rilievo storico avvenuto sul suo suolo all'incirca 2000 anni or sono: la morte del poeta Virgilio. La ridente cittadina insiste su un porto naturale dell' Adriatico meridionale che, puta caso proprio all'altezza della città, forma un'insenatura a forma di corna di cervo. Tale fatto è eloquente e basterebbe per descrivere la situazione del maschio brindisino: un cornuto di prima categoria.
Infatti, le brindisine (meglio note come '''''ricottare''''') usano bighellonare sui corsi della città il sabato tra le 8 e le 10 piene di paiette, stivali di pelle, mega cinte D&G false, giubbotti verniciati rigorosamente rosa, e minigonne rasopiccione per rimorchiare con la tipica frase "frati mia ci si beddhu" tutti i monopolitani, leccesi e baresi (gente notoriamente amica del maschio ''brvndisino'')che casualmente passano per la ridente cittadina


'''[[Il truzzo brindisino]]'''


Da questa predisposizione del sesso femminile originario di Brindisi, nasce l'indole violenta del maschio brindisino truzzo, meglio noto al mondo con l'aggettivo di ''cacafave''. Il tipico cacafave si atteggia a persona erudita, frequenta i locali più in della città, veste solo Prada, D&G, Richmond, Gucci, adorna la sua automobile con fari al neon dei colori più sgargianti e sveglia tutta la città con canzoni napoletane propagate nell'aria dai subwufer posti nel vano anteriore dell'auto più diffusa sul territorio adriatico: la Golf nera. Tutto ciò avviene solo al sabato sera, allorquando l'onestissima amministrazione comunale apre le gabbie dei ghetti dove i cacafave sono stati confinati sin dai tempi di Virgilio. Ovvero, i quartieri Paradiso, Perrino, Sant'Elia, Minnuta e Villaggio San Paolo. Il luogo di maggior proliferazione naturale di questa specie è la Curva Sud dello campo sportivo della città, dove, ogni domenica, avviene il raduno cittadino dei cacafave per fare il tifo per la squadra locale che milita in serie D.
Da questa predisposizione del sesso femminile originario di Brindisi, nasce l'indole violenta del maschio brindisino truzzo, meglio noto al mondo con l'aggettivo di '''''cacafave'''''. Il tipico cacafave si atteggia a persona erudita, frequenta i locali più in della città, veste solo Prada, D&G, Richmond, Gucci, adorna la sua automobile con fari al neon dei colori più sgargianti e sveglia tutta la città con canzoni napoletane propagate nell'aria dai subwufer posti nel vano anteriore dell'auto più diffusa sul territorio adriatico: la Golf nera.
Tutto ciò avviene solo al sabato sera, allorquando l'onestissima amministrazione comunale apre le gabbie dei ghetti dove i cacafave sono stati confinati sin dai tempi di Virgilio. Ovvero, i quartieri '''Paradiso, Perrino, Sant'Elia, Minnuta e Villaggio San Paolo'''. Il luogo di maggior proliferazione naturale di questa specie è la Curva Sud dello campo sportivo della città, dove, ogni domenica, avviene il raduno cittadino dei cacafave per fare il tifo per la squadra locale che milita in serie D. La riunione speciale con cadenza annuale avviene, invece, durante la prima settimana di settembre allorquando il truzzo brindisino sfoggia tutta la sua bravura nel corso della festa patronale. Appostatosi nei pressi delle giostre (attese per 364 giorni), aspetta il suo turno per esibirsi nel "salto sul tagadà in movimento", lo sport più praticato in città e il miglior metodo di rimorchio vista le innumerevoli ricottare che sbavano sotto la giostra per accaparrarsi il saltatore di tagadà più bravo.
Va ricordato che nella maggior parte dei casi chi si cimenta con questo sport estremo finisce nel pronto soccorso cittadino dopo essere stato deriso, picchiato ed oltraggiato (con la tipica frase:" '''''mannagghia li stramuerti tua ma fattu cateri puru a mei!'''''") dagli altri cacafave; vittime a loro volta della stessa sorte appena 5 minuti dopo.


'''[[Economia]]'''

Dopo il florido periodo dei Romani e della valigia delle Indie, dal 1900 in poi Brindisi basa la sua fiorente economia su un'associazione parapolitica denominata SCU (Sacra Corona Unita)che ha dato vita ai maggiori impieghi dei maschi brindisini (compresi fra i 10 ed i 90). Quali:

'''1.''' Il contrabbandiere (in calo dal 2000)
'''2.''' L'estorsore
'''3.''' Il borseggiatore
'''4.''' Il ladro
'''5.''' L'assassino
'''6.''' Lo spacciatore


Accanto alla SCU, la maggior fonte di lavoro per i brindisini che non scappano via appena compiuti i 18 anni di età sono le industrie presenti nei dintorni del capoluogo (Enel,Montedison), le quali garantiscono ai propri lavoratori uno stipendio da nababbi ed una morte sicura per cancro prima del compimento del sessantesimo anno di età.


In alternativa ci si può sostentare con la redditizia pesca nelle salubri acque del porto interno, grazie alla dilettevole caccia del cefalo gigante (pesce che notoriamente si nutre di MERDA!), specie tipica delle acque brindisine, o della ''caura'' (espressione brindisina per identificare il succulento granchio).

'''[[Eroi brindisini]]'''

La città pare che sia stata fondata da un antico personaggio mitologico denominato '''Antonino''', il quale viene ancora osannato da taluni cacafave che hanno usufruito della sua benevolenza e sono stati assunti in qualità di '''''operatori socialmente utili''''' abbandonando il loro impiego nella SCU, ed anche dalle vecchiette per l'installazione di fantastiche fioriere lungo i corsi (sentito da una vecchietta: "almeno quiddo nde misu li crasti"). Nel mentre però, Antonino svaligiava le casse degli imprenditori del capoluogo richiedendo piccoli contributi per la realizzazione di una dimora personale faraonica, per poter mostrare luoghi esotici alla sua combriccola di amici e poter campare indisturbato una volta scoperto l'inganno.

Versione delle 18:06, 4 dic 2007

Brindisi è una ridente cittadina della Terronia orientale famosa ai più per l'unico fatto di rilievo storico avvenuto sul suo suolo all'incirca 2000 anni or sono: la morte del poeta Virgilio. La ridente cittadina insiste su un porto naturale dell' Adriatico meridionale che, puta caso proprio all'altezza della città, forma un'insenatura a forma di corna di cervo. Tale fatto è eloquente e basterebbe per descrivere la situazione del maschio brindisino: un cornuto di prima categoria. Infatti, le brindisine (meglio note come ricottare) usano bighellonare sui corsi della città il sabato tra le 8 e le 10 piene di paiette, stivali di pelle, mega cinte D&G false, giubbotti verniciati rigorosamente rosa, e minigonne rasopiccione per rimorchiare con la tipica frase "frati mia ci si beddhu" tutti i monopolitani, leccesi e baresi (gente notoriamente amica del maschio brvndisino)che casualmente passano per la ridente cittadina

Il truzzo brindisino

Da questa predisposizione del sesso femminile originario di Brindisi, nasce l'indole violenta del maschio brindisino truzzo, meglio noto al mondo con l'aggettivo di cacafave. Il tipico cacafave si atteggia a persona erudita, frequenta i locali più in della città, veste solo Prada, D&G, Richmond, Gucci, adorna la sua automobile con fari al neon dei colori più sgargianti e sveglia tutta la città con canzoni napoletane propagate nell'aria dai subwufer posti nel vano anteriore dell'auto più diffusa sul territorio adriatico: la Golf nera.

Tutto ciò avviene solo al sabato sera, allorquando l'onestissima amministrazione comunale apre le gabbie dei ghetti dove i cacafave sono stati confinati sin dai tempi di Virgilio. Ovvero, i quartieri Paradiso, Perrino, Sant'Elia, Minnuta e Villaggio San Paolo. Il luogo di maggior proliferazione naturale di questa specie è la Curva Sud dello campo sportivo della città, dove, ogni domenica, avviene il raduno cittadino dei cacafave per fare il tifo per la squadra locale che milita in serie D. La riunione speciale con cadenza annuale avviene, invece, durante la prima settimana di settembre allorquando il truzzo brindisino sfoggia tutta la sua bravura nel corso della festa patronale. Appostatosi nei pressi delle giostre (attese per 364 giorni), aspetta il suo turno per esibirsi nel "salto sul tagadà in movimento", lo sport più praticato in città e il miglior metodo di rimorchio vista le innumerevoli ricottare che sbavano sotto la giostra per accaparrarsi il saltatore di tagadà più bravo.

Va ricordato che nella maggior parte dei casi chi si cimenta con questo sport estremo finisce nel pronto soccorso cittadino dopo essere stato deriso, picchiato ed oltraggiato (con la tipica frase:" mannagghia li stramuerti tua ma fattu cateri puru a mei!") dagli altri cacafave; vittime a loro volta della stessa sorte appena 5 minuti dopo.


Economia

Dopo il florido periodo dei Romani e della valigia delle Indie, dal 1900 in poi Brindisi basa la sua fiorente economia su un'associazione parapolitica denominata SCU (Sacra Corona Unita)che ha dato vita ai maggiori impieghi dei maschi brindisini (compresi fra i 10 ed i 90). Quali:

1. Il contrabbandiere (in calo dal 2000) 2. L'estorsore 3. Il borseggiatore 4. Il ladro 5. L'assassino 6. Lo spacciatore


Accanto alla SCU, la maggior fonte di lavoro per i brindisini che non scappano via appena compiuti i 18 anni di età sono le industrie presenti nei dintorni del capoluogo (Enel,Montedison), le quali garantiscono ai propri lavoratori uno stipendio da nababbi ed una morte sicura per cancro prima del compimento del sessantesimo anno di età.


In alternativa ci si può sostentare con la redditizia pesca nelle salubri acque del porto interno, grazie alla dilettevole caccia del cefalo gigante (pesce che notoriamente si nutre di MERDA!), specie tipica delle acque brindisine, o della caura (espressione brindisina per identificare il succulento granchio).

Eroi brindisini

La città pare che sia stata fondata da un antico personaggio mitologico denominato Antonino, il quale viene ancora osannato da taluni cacafave che hanno usufruito della sua benevolenza e sono stati assunti in qualità di operatori socialmente utili abbandonando il loro impiego nella SCU, ed anche dalle vecchiette per l'installazione di fantastiche fioriere lungo i corsi (sentito da una vecchietta: "almeno quiddo nde misu li crasti"). Nel mentre però, Antonino svaligiava le casse degli imprenditori del capoluogo richiedendo piccoli contributi per la realizzazione di una dimora personale faraonica, per poter mostrare luoghi esotici alla sua combriccola di amici e poter campare indisturbato una volta scoperto l'inganno.