Biancaneve e i sette nani

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Biancaneve è stata per anni testimonial della Apple

{{cit2|Eiooo, eiooo, andiamo a lavocaidiota non accenna neanche ad incazzarsi un secondo, anzi, vive come se tutto accadesse in conseguenza ad un'ineluttabile necessità che regola il mondo. La giovine in questione naturalmente è bellissima, altrimenti sarebbe stata scartata ai provini come tutte le altre.

Per fortuna (o per sfortuna, dipende dai punti di vista) hanno fatto davvero presto a trovare una ragazza abbastanza regale, elegante, dolce, delicata, gnocca, specialmente dopo che il gagliardo Walt smise di chiedere di fare la ruota a tutte le ragazze che arrivavano nei suoi studi per fare il provino, cosa che a quanto pare mette in imbarazzo la gente in una maniera impressionante.

Trovata la protagonista, bisognava improvvisare una storia[1]. Così, il nostro autore si rimboccò le maniche:

- Walt: “EHI! Ehi tu, come ti chiami?”
- Collaboratore Disney: “Capo, mi chiamo Larry, perché?”
- Walt: “Si, si, bravo. Senti, ti ricordi quel concorso che abbiamo fatto per farci mandare le storie inventate così noi fregavamo le migliori?”
- Larry: “Si capo, che devo fare?”
- Walt: “Trovami una storia in cui ci sia una ragazzina sfigata ma compassionevole, che piace tanto ai moralisti di oggi”
- Larry: “Ma capo, non sarebbe più produttivo fare un film sulla guerra? Di questi tempi...”
- Walt: “Lo vedi? È per questo che io sono il capo e non tu! Siamo nel 1937, la gente è stufa di guerre, vuole solo mielose e scontate cazzate! Ebbene noi gliele daremo. Ed ora fila a lavoro.”
- Larry: “Ok... il capo è lei.”
- Walt tra sé e sé: “Non vedo l'ora di infilarci dentro qualcosa contro quegli sporchi capitalisti...”


Ed è così che nacque il fantastico personaggio di Biancaneve.


Ma veniamo al fulcro del messaggio subliminale: i sette nani.

  • Zagaglia o Dotto: è il più vecchio dei sette, e sarebbe anche il più saggio, ma tanto tutte le cose che conosce e sa sono inutili, perché quando parla nessuno capisce nulla di quello che dice. Infatti soffre di balbuzie in una forma tutta personale: invece di ripetere le sillabe, dice parole che suonano simili a quelle che vorrebbe dire. Questo particolare fa capire a noi tutti che il suo problema è nel cervello, non nella lingua...
  • Incazzato o Brontolo: personaggio che ha ispirato il Dr House, è l'unico che si rende conto che sono tutti e sette degli anormali, essendo alti un metro e un chewingum, perciò è incazzato nero. Gli interessa solo la gnocca, ma nessuna donna se lo caca perché è anormale, perciò è sempre incazzato nero.
  • Drogato o Pisolo: è un cocainomane professionista. Per gran parte della storia giace a terra in preda all'effetto di una dose, e nei pochi momenti in cui è sveglio, circa due minuti ogni sei ore, è nervoso per l'astinenza ma troppo fatto per creare problemi. Gli altri sei più che altro lo ignorano, facendo finta di non conoscerlo, visto che si vergognano a morte di lui.
  • Sudato o Mammolo: è un grassone, di quelli che a guardarli fanno passare la fame, di quelli che prendono per la pubblicità dei centri dimagranti McDonald, di quelli che fai prima a saltarli che a girarci intorno... insomma, un grassone bello e buono, e perciò è sempre paonazzo e affaticato per il solo sforzo di respirare.
  • Arrapato o Gongolo: ninfomane assatanato, passa il tempo immaginandosi scene sadomaso a go go, e quando lo fa assume un'espressione assente e ride come un ebete; ride sempre, ergo...
  • Influenza aviaria o Eolo: soffre di raffreddori cronici e di allergia ai propri peli del naso, infatti non fa altro che starnutire. Queste sue innate qualità lo hanno reso nel tempo ipocondriaco.
  • Rincoglionito o Cucciolo: è il più giovine dei sette, ma non il più sveglio... Condivide con Arrapato la stessa espressione assente, anche se in lui non è conseguenza di pensieri sconci, ma di totale assenza di pensieri. Gli altri lo trattano come un semplice muto, ma in realtà è talmente lento a capire le cose che non fa in tempo a rispondere a nessuno stimolo esterno. Quindi, naturalmente, è il più felice e appagato della propria vita.

La fanciulla protagonista vive in una casa sperduta in una foresta con sette nani; lei cucina, spazza, lava loro i vestiti, gli rifà i letti, ecc, mentre i sette lavorano in miniera.

Ebbene questa è una società comunista!

In quale altra famiglia, se non in una comunista, si mandano a lavorare i bambini, mentre la donna resta a casa a sgobbare?

Ed è proprio questo il messaggio subliminale della fiaba: le vere intenzioni di quel guascone di Walt sono quelle di incitare gli uomini a procreare fino a sei o sette figli[2] e poi abbandonare la famiglia creata, cosicché i figli siano costretti a lavorare fin da bambini, mentre la madre a lavare e stirare per tutta la vita, dando vita in questo modo ad una società di stampo comunista.

- primo nano: “Eiooo!”
- secondo nano: “Eiooo!”
- terzo nano: “Eiooo!”
- quarto nano: “Eiooo!”
- quinto nano: “Eiooo!”
- sesto nano: “Eiooo!”
- settimo nano: “Mi consenta...”

Ecco un tipico esempio di messaggio subliminale comunista[3]:

Voci correlate

Note

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  1. ^ doveva pur mangiare il povero Disney...
  2. ^ La produzione figliale si era bloccata a causa dell'invenzione della Televisione.
  3. ^ Furbacchioni...