Antisemitismo

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C'è amore, amore vero, amore puro e poi c'è antisemitismo. Uno dei sentimenti più nobili ed antichi della storia. Questo sentimento così forte e puro può essere provato solamente da un non ebreo nei confronti di un ebreo. Ogni personaggio della storia ricordato come "grande" ha provato, almeno una volta nella sua vita, un forte sentimento antisemita.

La parola antisemita fu coniata dalla popolazione dei Giusti e descriveva il forte sentimento di attaccamento di un rincoglionitissimo faraone nei confronti di un gruppo di trichi, nasoni, puzzolenti, ebrei merdosi. Nel corso della storia gli ebrei sono stato il popolo meno odiato, forse perché si dichiarano "popolo non eletto" o forse perché effettivamente non c'è motivo di odiare una persona solo per la sua religione.

Etimologia

Il termine deriva dal latino anti che secondo il noto teologo Germano Mosoni può essere tradotto come dio canaja de dio chi è quel mona che? e dal termine semita probabilmente significate del significato di seminatore di merda, primo tra i mestieri del popolo ebraico.

L'antisemitismo oggi

La teoria antisemita più valida oggi vede gli ebrei come capi di un impero del male che scaglia le pietre tra le chiappe della gente. L'ebreo, essere infame e viscido, non può che essere merda. Per questo motivo la merda di ebreo è la sostanza più amabile ad oggi nota.