Antilocapra: differenze tra le versioni
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Versione attuale delle 13:29, 10 gen 2021
Antilus capram | |
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Probabile aspetto dell'animale | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Pascoli erbosi e succulenti |
Regno | Animalia |
Phylum | Spesso lungo e lanoso |
Classe | Molta |
Ordine | Cavaliere dell'erba medica |
Famiglia | Cornidi |
Genere | Antilus |
L'Antilocapra di montagna, nome volgare di Antilus Capram Montis, è un'ibrido con l'intelligenza della capra e la velocità dell'antilope, nefasta coincidenza che ne sta decretando l'estinione, dato che molti esemplari muoiono in malo modo dopo non essersi accorti in tempo di correre verso un burrone.
Particolarità morfologiche fisiche
Arti
Possenti zampe dalla forma reptiliana gli consentono di saltare e percorrere i duri e impervi sentieri di montagna. Fa un po' fatica ad accendersi la cicca quando gioca a poker, ma tanto c'è Buffon che gli dà una mano ai poker challenge. Le affilatissime unghie vengono usate dall'antilocapra per grattarsi la schiena nei piccoli momenti di relax che lo separano dalla lunga giornata di caccia. I forti arti anteriori, anche se non sembra, gli permettono di smembrare la cacciagione, nonché di sollevare un massimale in panca pari a 125kg. Ricordiamo che la lunghezza è dovuta al fatto che nei secoli si è sviluppata una sorte di individualità fra gli individui; è per quello che l'antilocapra è definito l'animale "braccino". Infatti se gli chiedi in bar non offre mai.
Comportamento
Essere nobile e pieno di sé. Si aggira in branco nelle alpi venete. Animale schivo e introspettivo, ama meriggiare pallido e assorto misurando i campi solo e pensoso mentre sale il limitare di gioventù, cosa che rende molto difficile vederlo e poterne studiare le abitudini di gruppo.