Angelino Alfano: differenze tra le versioni

(→‎Biografia: fix ripetizione)
Riga 56:
 
[[Categoria:Politici]]
 
Al Fano(ne): alcune ipotesi per una biografia disillusa
 
Atto primo ( per ora): dove si disegna il futuro di un innocente in una terrazza ombrosa in riva al mare di Palermo, tra eleganti signore ed uomini privi di scrupoli. Cassate e gerarchie, sciampagna, preti rigorosamente in sottana, e la premonitrice pasta con le sarde (vedi atto semifinale ove si racconta di come i re di francia avessero i “delfini”, il satrapo di padania solo la “trota” e l'imam di Italia TV ebbe solo una sardina).
 
Al battesimo il suo padrino, il Sindaco Salvatore Limetta, esclamò : “mizzica u picciotto have u surriso ca ci vole pi fare carriera!”.
 
Un Monsignore immediatamente si innescò: “Dell'educazione ce ne occupiamo noi ! – vero Eccellenza? (rivolto al dott. Carnevale di Santa Rosalia, all'epoca fulcro della Corte di Cassazione).
 
“Niente di megghiu ch'i parrini per insegnarisci subito ca cumannari è megghiu ca futteri!” sussurrò per farsi sentire l'avvocato Degli Otri. Ed agiunge: “E lo sport, lo sport, mi raccomando! Ci metto a disposizione la mia società sportiva che onorata è!!!
 
Grande risata di assenso politico di tutti gli uomini presenti, le donne mute. E poi, un'intesa di tutti i presenti in un breve, intenso, soddisfatto silenzio.
 
Tutte mute le donne, che riempiono quel silenzio come fanno con la pasta al forno: “l'omini noi li sforniamo e noi li portiamo a temperatura ambiente!!! parlate, parlate chi pi fari puttanieri como a voi ci voli una matri di rispetto...parlate, parlate...
 
Tutte mute le donne, tranne la (futura vedova) Giancimino: “Ternimulo pulito u picciriddu, limpitu come un angiuluzzu, ca ci po' serviri megghiu...Diavoletti ni tinemo assai. Ca dio ci mannò un angiuluzzu!!!”
 
Segue coro siculo-greco, cameriere e camerieri interrompono la servitù materiale e regalano quella dell'anima:
 
"Angiuluzzu, Angiuluzzu, Angiuluzzu!!! Binedittu. Binedittu. Binedittu !!!!!"
 
Perfido e lungimirante, come al solito, il Senatore precisa:
 
“Angelino, Angelino, Angelino!!!”
 
E, sottovoce, per farsi sentire meglio: “ Meno segni di Associazione, pure solo lessicale, ci sono, meglio è – mi raccomando! Usare poco il dialetto, solo in Famiglia (ammiccando! - maestro del “chi vuole capire, capisce”)”.
 
E, mentre si avvia verso il jet non di servizio ma dei Servizi e tutti gli baciano le mani, aggiunge: “E niente baci tra uomini!!! che ci si può trovare in tribunale per quelli, eh, eh!”.
 
Ecco fatto Angiuluzzu: impacchettato in carta oleata da tradizione verso un futuro coltivato dalle scuole private della meglio borghesia panormitana (tra il Giardino Inglese e Piazza Croci, che al Don Bosco – in fondo a via Libertà – invece impacchettano i figli dell'esercito di schiavi petit bourgeois!). Da 0 a 18 anni = dalla carta oleata, dal pane e panelle, all'onore della famiglia integrato con quello della società (onorata?!).
 
Dove in fondo il nostro impara semplicemente a nascondere la sua natura rapace dietro un sorriso di cui ci compiace dopo aver detto alcune cose serie in linguaggio da che vuole intendere intenda.
 
Fine dell'atto primo della storia di Al (così lo chiamavano gli amici di scuola) Fanone (così chiamato dal suo partito in quanto maestro nel non pagare le tasse come il suo avo amerikano Al Bossone).
 
Arrivederci alla prossima puntata, dove la vedova Giancimino lo candida alla presidenza del consiglio e dove i mafiosi fingono di incazzarsi col ministro per le sue tirate antimafiose! .
 
Nota critico/letteraria: la sovrabbondanza di punti esclamativi è dovuta al tentativo di descrivere l'anima di un ambiente dominato dallo stupore del proprio potere nel manipolare l'umano.
Utente anonimo