Alessandro Barbero

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Alessandro Barbero
« Ora sia ben chiaro, a quei tempi, non avevano la minima idea di cosa fossero i Social Network »
( Barbero si fa beffe dell’ignoranza delle civiltà mesopotamiche )
« Il canale 54 deve essere tutto mio! Il mio TEsssORO!!! »
( Barbero agli autori di Rai Storia )
« I miei nonni erano fascisti…e giustamente l’hanno pagata cara! »
( Barbero nel mezzo di una lezione sul Concilio di Trento )
« Eh…a saperlo! Le fonti su questo non sono così certe.  »
(Barbero risponde al cameriere che chiedeva se preferisse l’acqua liscia o gasata]])
« I’m a Barbie girl, in a Barbie world…  »
( Sigla de “La bussola e la clessidra”)
« Non dovete confondere la memoria con la storia! La memoria è quello che raccontate voi, la storia è quella che dico io!  »
( Barbero contro chiunque accenni ai crimini di guerra degli Alleati”)
« Caro professore, passano gli anni ma lei non cambia mai…ormai è una star, ma non ci dimentica.  »
( Piero Angela gioca sulla vanità di Barbero per averlo anche nella prossima stagione di Superquark )
« Caro professore, per approfondire l’argomento, mi dia il titolo di tre libri, possibilmente scritti da lei.  »
( Paolo Mieli gioca sulla vanità di Barbero per averlo anche nella prossima stagione di Passato e Presente )


Alessandro Barbero ride durante una lezione sull'Olocausto


Alessandro Magno Barbero della Strega (Sala della deposizione di Romolo Augustolo, 4 settembre 476 – Spiaggia di San Salvador, 12 ottobre 1492) è un sorridente accademico, storico medievista, scrittore comunista, presentatore televisivo, webstar a sua insaputa, topo da biblioteca, soubrette da salotto, nostalgico del feudalesimo e paraculo italiano, più precisamente torinese-sabaudo.


Biografia

Giovinezza

Quel poco che sappiamo della sua infanzia, lo dobbiamo agli scritti tramandatici dallo storico Paolo Diacono. Siamo a Roma, nel Palazzo imperiale occupato da Odoacre, quando il 4 settembre del 476 d.C., con la nascita di Alessandro, convenzionalmente finisce l’era antica e comincia il Medioevo. Le fonti ci dicono che i genitori erano entrambi serial killer: il padre si chiamava Gilles de Rais, più noto col nome d'arte di Barbablù, stimato barbiere e rapitore di bambini . La madre era Lucrezia Borgia, di professione avvelenatrice di pozzi e terrapiattista. A causa del crollo dell’Impero Romano d’Occidente, la famiglia Barbero si trasferì a Torino. Qui, il piccolo Alessandro, acquisì il suo insopportabile accento piemontese e soprattutto il suo sadismo malato per torture, decapitazioni e riti satanici.

I signori Barbero cercano la chiave dello scannatoio

A scuola Barbero si distinse per essere un bimbominkia meritevole di pestaggio: - Tutti gli studenti lo odiavano perché era un secchione di merda: non suggeriva mai ai compagni e non faceva copiare le versioni di latino. Poi col suo sorrisetto ebete, rideva delle insufficienze e delle bocciature altrui.

- Tutti i professori lo odiavano perché era un insopportabile saputello. Diceva che il loro lavoro non era accompagnato da un’adeguata ricerca archivistica. Squalificava le lezioni definendole lurida Memoria e non preziosa Storia.

- Tutti i bidelli lo odiavano perché criticava la proverbiale Resistenza (al lavoro) del personale ATA. Diceva che non erano degni dello sporco che dovevano raccogliere e che non era un caso se nessun inserviente era mai diventato papa o imperatore.

I compagni di classe lo trattavano per quello che era: un povero sfigato. Nessuno si sedeva vicino a lui sul pullman e lo prendevano in giro perché era una schiappa in educazione fisica. Il piccolo Alessandro reagì trasformandosi in un nerd rockettaro, amante del genere fantasy medievale. Da buon segaiolo si invaghì della ragazza più bella della classe, tale Beatrice Portinari, che ovviamente non lo cagava di striscio tranne quando doveva farsi passare le risposte alle verifiche. Questa delusione d’amore lo rinchiuse nelle fantasie perverse del medioevo boccaccesco. Iniziò a comportarsi come un signorotto dell’Età dei Comuni: girava in calzamaglia sognando di collezionare scomuniche e abusare delle contadine. In questo periodo scrisse la sua opera più celebre: La voglia dei cazzi e altri fabliaux medievali, dedicandola alla sua amata. Non si sa perché ma Beatrice non apprezzò, arrivando addirittura a togliergli il saluto. Alessandro ne fu così rammaricato che mise in giro la diceria che quella ragazza fosse una strega, sperando che i Ciompi in tumulto la mandassero al rogo.

Barbero ignorato dalle ragazze

L’incontro con Piero Angela

Intanto il rapporto coi genitori iniziò a incrinarsi. Alessandro lamentava che il loro sadismo non era più quello di un tempo. Il padre, soprannominato Barbablù, noto rapitore di bambini, peccava in fantasia nelle torture da praticare nello scannatoio di casa. La madre, soprannominata Lucrezia Borgia, aveva smesso di avvelenare i pozzi e per giunta cominciò a credere alla Terra piatta e a indossare la cintura di castità. Alessandro in un atto disperato di masochismo decise di iscriversi alla Facoltà di Lettere con specializzazione in Storia medievale. Scegliendo questo corso inutile, voleva fare un dispetto ai genitori che avrebbero dovuto rassegnarsi ad averlo a carico per tutta la vita. Un giorno mentre da Torino cavalcava in direzione di Damasco, venne colpito da una forte luce che lo sbalzò di sella. Gli apparve Piero Angela, con un coro di raccomandati Rai che intonavano l’Aria sulla quarta corda di Bach. Dobbiamo allo storico Pietro Bembo la trascrizione del dialogo:

Conversione di Barbero alla divulgazione televisiva

Santissimi Piero e Angela: <Buonasera professor Barbero> Alessandro:<Buonasera> Santissimi Piero e Angela: <Sono ormai 6000 anni che conduciamo una trasmissione di divulgazione scientifica nota come SuperQuark. Trattiamo di biologia, fisica, ricerca e tecnologia. Stavamo pensando di fare una rubrica che non centra una mazza col resto del programma: cinque minuti dedicati alla storia, dove parliamo di temi a caso. Lei è interessato?> Alessandro: <Ai voglia! Ma in cambio voglio anche essere l’organizzatore del prestigiosissimo Festival della Mente di Sarzana> Santissimi Piero e Angela: < E così sia! Altre richieste?> Alessandro: < Ho sempre sognato la restaurazione del Regno Sabaudo. Vorrei portare a termine il Risorgimento italiano conquistando il Canton Ticino, l’Istria, la Corsica, Nizza e Malta.> Santissimi Piero e Angela: <Vediamo i risultati Auditel e poi ci accordiamo. Adesso per grazia divina ti assegniamo il feudo del canale 54, chiamato Rai Storia. Sarai il suo signore e lo difenderai dai tagli del Canone!> Fu così che il canale 54 del digitale terrestre divenne riserva di caccia personale del professor Barbero, che da allora ha monopolizzato l’intero palinsesto plasmandolo a sua immagine e somiglianza. Il nuovo bando aziendale aveva le seguenti regole: 1. I temi storici interessanti come le Guerre Puniche, la scoperta dell’America e la spedizione dei Mille erano a esclusivo appannaggio di Barbero. 2. Il prof. Barbero si riserva di delegare, a Paolo Mieli e a altri storici minori, le lezioni più pallose come la Controriforma cattolica, la guerra civile inglese e la Restaurazione. 3. La pubblicità deve passare il vaglio della Censura barberina: possono essere reclamizzati solo armi da guerra, strumenti di tortura e mercenari. 4. I giovani storici di “Passato e Presente” devono essere disposti a subire proposte indecenti.

Paolo Mieli dopo che gli è stato ordinato un ciclo di puntate sugli Ugonotti

Successo tv e web

Il ritmo incalzante e il linguaggio semplice l’hanno reso lo storico più apprezzato di Italia, cosa non difficile visto che se la gioca solo con la mummia di Philippe Daverio. Lo stesso Barbero ha definito il suo stile divulgativo un omaggio all’Unità d’Italia: infatti accompagna l’accento piemontese a il continuo agitarsi di braccia tipico del terrone delle Due Sicilie. Per catturare l’attenzione del pubblico, ogni argomento trattato viene sempre arricchito da racconti di sesso sfrenato, pazzie maniacali, torture, esecuzioni sommarie, spargimenti di sangue e mutilazioni, il tutto sempre con quel sorrisetto sadico che genera allo spettatore uno sturbo malato. Tale condotta non poteva che essere apprezzata soprattutto dai maniaci del web: per questo motivo il professor Barbero è diventato una star di youtube, piattaforma online dove l’italiano medio si consola credendo di darsi alla cultura. Barbero finge di non curarsi di questi adepti ma è solo per loro che ha riscritto una storia semplificata, in cui gli uomini si dividono in buoni e cattivi. I buoni secondo Barbero: Alessandro Magno, Carlo Magno, Tiberio e Gaio Gracco, Piero Angela, Nerone, Caligola, i Longobardi, i Vichinghi, i sovietici (eccetto Gorbaciov), i partigiani, il PCI, gli indiani d’America, i soldati italiani (tranne il Reggimento Folgore), i palestinesi, i Viet Cong, Pol Pot, gli impiegati statali, la Famiglia Savoia (tranne Vittorio Emanuele III), il Parlamento islandese, Vlad l’impalatore. I cattivi secondo Barbero; I fascisti, i nazisti, i bizantini, Putin, Trump, i leghisti, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Matteo Renzi, tutti i papi (tranne Alessandro VI), gli ecclesiastici (tranne Savonarola e Giordano Bruno), Gabriele d’Annunzio, i francesi (tranne i giacobini e il Dr.Guillotin), i tedeschi (tranne Karl Marx), tutti gli americani, il Generale Cadorna, Margaret Thatcher, Neville Chamberlain, i Borboni.

La storia inventata da Barbero

Alessandro Barbero è un studioso umanista, è un dipendente pubblico, è uno sfigato: tutti i tre classici sintomi del comunista radical chic. Quindi, per diffondere il Verbo del bolscevismo, non si fa scrupoli a inventarsi falsi storici solo per osteggiare le politiche dei partiti di Centrodestra. Dopo aver rosicato per la vittoria della Lega Nord alle regionali del Piemonte, per far dispetto agli xenofobi, decise di tuffarsi nella ricerca d’archivio per trovare una giustificazione storica al grido di “La Turchia deve entrare nell’UE!!!”. 1. Secondo Barbero la Turchia è Europa, poiché l’antica Anatolia condivide le stesse radici classiche di noi europei: i Romani in Turchia hanno costruito città e diffuso la loro cultura. (Quindi è Europa anche il Nord Africa e il Medioriente). 2. La Turchia è Europa, perché per secoli le nostre economie sono state legate da un florido scambio commerciale, che ha fatto la fortuna di molti europei. (Quindi è Europa anche il Nord America, il Sud America, l’Oceania, L’India e le ex Colonie africane). 3. La Turchia è Europa perché il loro sistema democratico si basa sulla Repubblica, con tutela della laicità dello Stato. (Quindi è Europa anche la Cina. Praticamente tutto il mondo è Europa tranne l’Antartide, la Corea del Nord, il Giappone e la Groenlandia).

Alessandro Barbero dopo aver letto questo articolo

Curiosità

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  • Barbero ha ammesso di bere una bottiglia di vino al giorno, per questo ride sempre come un ubriaco.
  • La tanto amata Beatrice Portinari si è sposata con Alberto Angela.
  • Ha vinto il Premio Strega con un romanzo che non hanno letto nemmeno i suoi amici.
  • Nonostante abbia più di sessanta anni, Barbero è ancora vergine.
  • Barbero non ha profili social, preferisce usare Rai Storia per raccontare i fatti suoi.
  • Secondo Barbero, l’inventore della ghigliottina è un benefattore dell’umanità.
  • Piero Angela vuole essere seppellito insieme a Barbero, come i guerrieri longobardi facevano col loro cavallo.
  • Ha prestato la sua voce a Joker, il pagliaccio sadico dei film di Batman.
  • Dopo Harry Potter e Frodo Baggins, Barbero è il personaggio fantasy più amato al mondo.