L'ora illegale è un'unità di misura del tempo ottenuta con metodi fraudolenti per fini di lucro. Esattamente come l'ora solare, l'ora legale e l'ora polare essa misura un lasso di tempo pari a 60 minuti primi, pari a 3600 minuti secondi: infatti, se Tizio conta da 1 a 3600 ci impiega un'ora esatta. La differenza sta nel fatto che l'ora illegale è priva del bollino SIAE, viene calcolata in nero e ceduta a terzi senza fattura, ha il permesso di soggiorno scaduto, ma soprattutto può rendere la fedina penale più lurida delle mutande di un punkabbestia.
Chi viene colto in possesso di una o più ore illegali, o frazioni di esse, incorre nel reato di cronometrazione mendace, punibile con una scudisciata sulle natiche o con un'ammenda di 600 casse di birra, ma dipende dall'umore del magistrato di turno.
La guerra del Peloponneso è stato un conflitto a fuoco cominciato per sbaglio tra Sparta, la superpotenza militare dell'epoca, e Atene, capitale della moda ellenica. Causa della guerra era la supremazia sulla Grecia e stabilire una volta per tutte quale delle due città fosse la più figa.
Nel 477 a.C., pochi anni dopo il trionfo delle guerre persiane, Atene era sulla cresta dell'onda. Il turismo era alle stelle, erano appena state aperte due linee della metro ed era la prima città d'Europa ad aver sostituito i semafori con le rotatorie. Approfittando del momento di celebrità aveva creato assieme ad altre poleis di mare la Lega delio-attica, con sede a Delo, un'organizzazione no-profit che aveva il malcelato compito di rendere Atene la città più glamour del mondo. Intanto Temistocle, l'eroe di Salamina, era stato ostracizzato per aver indossato i sandali con i calzini e si era dovuto rifugiare - ironia della sorte - alla corte persiana lavorando part-time presso un call-center.
Il sentimento del puccioso, o anche del kawaii per nippomani e otaku, è quel senso di tenerezza che si prova davanti a oggetti e/o persone piccoli, carini, morbidosi e dolci, con il conseguente desiderio di somministrare coccole all'oggetto in questione.
Anticamente, al tempo delle palafitte e delle clave, l'uomo viveva nel terrore e nella reverenza dei fenomeni naturali, ai quali spesso venivano attribuite caratteristiche divine. Questa primitiva forma di religione è stata chiamata animismo. Orbene, recentemente sono state scoperte delle strane incisioni rupestri situate in diverse grotte della Nipponia, che raffigurano inequivocabilmente la divinizzazione di alcuni fenomeni naturali dall'aspetto puccioso.
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