La ballata del vecchio marinaio è una famosa filastrocca per bambini ideata e scritta da un tale Samuel Taylor Leroy Jackson Coleridge, noto critico letterario, poeta, scrittore, amanuense e degustatore di vini caraibici del 1800. L'opera è stata scritta in collaborazione con lo scrittore italiano Guglielmo ParoleDegne e narra della storia di un misterioso marinario e delle sue misteriose vicende con un albatro dispettoso. La ballata è divisa in sette parti, una più inutile dell'altra.
La ballata inizia con la vicenda di un vecchio marinaio barbuto e un poco fastidioso che, non sapendo che fare della sua triste esistenza decide di andare in giro a raccontare barzellette sconce al primo che capita. Così, capitato ad un rave party, aggancia il primo giovane che, incapace di reagire alla loquacità invadente del vecchio, si abbandona al viaggio mentale dovuto al mix di droga e storie assurde.
La benzina è una bevanda alcolica di origine sotterranea, che viene preparata distillando i corpi liquefatti dei dinosauri. È molto apprezzata tra gli amatori del bere per le sue qualità infiammabili, che regalano impagabili serate di rutti pirici. Essendo anche un buon combustibile, ad un certo punto si è anche pensato di usarla per far camminare automobili e altri mezzi dotati di motore a scoppio, ma la gente continua ancora a preferire i mezzi a trazione animale (da una statistica del 1890).
La benzina fu scoperta da Ibn Battuta in uno dei peggiori bar di Giava, gestito da un immigrato di nome Salvatore. Il noto esploratore berbero era entrato nel locale solo per svuotare la vescica, ma il barista gli disse che il bagno era per i clienti. Ibn ordinò un bicchiere d'acqua, ma il barista lo insultò e lo costrinse a provare la bevanda che aveva appena preparato sua moglie Enzina.
La razza del biddaio (bronzetto in gergo biddaio, biddinculu in nordico e sudicio o gabillo per i cretini miscredenti) è, per definizione, quella che abita le bidde dell'entroterra sardo. Sconosciuta ai più, questa curiosa, pericolosa e piuttosto primitiva specie di subumani è l'etnia principale locale.
Avventurarsi nell'entroterra sardo è il metodo più sicuro per incrociare un qualche biddaio, e quindi anche il più pericoloso. Una squadra di ricercatori isolani, guidata da un certo Marcello Fois, ha tentato una spedizione per sapere di più sugli insoliti mammiferi. Qui di seguito sono esposti i risultati dei lunghi osservamenti.
I biddai si raggruppano in isolate comunità montane, chiamate appunto bidde, preferibilmente situate nel centro-Sardegna e comunque prevalentemente attorno a Nuoro, e cioè nella Barbagia: la Vera Sardegna, secondo essi. Esse sono costituite perlopiù da nuraghe. Questo per opporre una resistenza più agguerrita nel caso eventuali continentali dovessero attaccarli.
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“ Un'agghiacciante messa in scena figlia degenere di una società repressa e fallocentrica. A me comunque piace Gabrielle. „ Femminista a proposito di Desperate Housewives
Alfio Hitchcock, Brembate a Mare, Montatori Editore, 1995
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