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===Da Los Angeles ad Alcatraz===
Ritornato a Los Angeles nel gennaio del 1820 Don Diego nota che le cose in famiglia erano cambiate: il padre, ormai decrepito, si era sposato con una badante polacca (che poi si scoprì essere un trans !).
In città faticò per riprendere il controllo delle attività illecite, ma rovesciando qualche tavolo al saloon e marcando per una dozzina di volte il culo di Garcia con la sua "Z", riuscì ad ottenere il comando e il rispetto dei concittadini Spagnoli e ill' pagamentoamicizia perdei lanegri, protezionedegli (pizzo)Ebrei e degli ebreiIndiani, in cambio del pagamento di un cospicuo pagamento in Pesos (Pizzos).
Per questo il sindaco Gallina gli aizzò contro il capitano Mona Stario, assistito dadal sergente Garcia e al comando di una guarnigione compasta da una quindicinatrentina di imbecilli rammoliti coi baffetti, con laun facciaQ.I. dainferiore culo,a corrottiquello dadi [[Uccello]]Forrest ilGump Boss(vedi caporal maggiore Reyes e company).
Sconfitto Mona Stario
Mafioso suo rivale.
Nel 1865 si costituì alla caserma di stato per riavere il suo cappello, sequestratogli dal sergente poco prima. Fu deportato ad Alcatraz, dove scontò i suoi ultimi anni di esistenza, lontano dai paparazzi e dalla vita mondana di paiette e tappeti rossi. Il saloon che amava saccheggiare diventò un oratorio e i barbieri che proteggeva e sui quali riscuoteva il [[pizzo]] scontarono la pena di depilare il sergente Garcia dalla cintola in giù.
== Scheda d'approfondimento su vestiario e accessori==
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