Vittorio Emanuele III: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:Re di Alice nel paese delle meraviglie.jpg|right|thumb|200px|Foto dall'album dei ricordi di Casa Savoia.]]
Vittorio Emanuele III nacque a [[Napoli]], quindi in territorio straniero, nel [[1869]]. Ricevette una rigida educazione militare ed ebbe come precettore l'[[Orso Yoghi]]. Cresciuto lontano dalla famiglia, sviluppò un carattere schivo e complessato: spesso infatti scappava ai piani alti del [[castello]] dove abitava e si rintanava in un angolo buio mangiando compulsivamente gianduiotti. Inoltre fino all'età di 16 anni fu nutrito con teste di pesce, [[fegato]] e cipolle affinché sviluppasse pienamente le proprie facoltà fisiche e mentali. Era soprannominato "Sciaboletta" e anche "Re tappo" a causa della sua statura (1,53 mt) e della lunghezza del suo pene (2,7  cm).
 
Da giovane, come tutti i principi Vittorio Emanuele III non aveva mai un cazzo da fare, così sviluppò diverse passioni, tutte da persona molto normale: studiava [[agricoltura]], scriveva trattati sulla monetazione e si appassionò alla [[numismatica]], una disciplina che studia scientificamente le monete...
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== [[1943]]-[[1947]] ==
[[File:Statua di Vittorio Emanuele III.jpg|right|thumb|230px|Il re finge di essere una statua nel patetico tentativo di evitare l'esilio.]]
Quando le cose si misero male per l'Italia, e dopo la caduta del [[Fascismo]], il re tentò di salvare la [[monarchia]] (e l'argenteria) trasferendosi da Roma nel [[Terronia|Sud Italia]], nell'insospettabile città di [[Brindisi]]. Qui fondò momentaneamente il Regno del Sud: l'obiettivo di Vittorio Emanuele era di potersi dedicare allo studio di alcune monete [[etruschi|etrusche]] senza essere disturbato dai bombardamenti [[alleati]]. Tuttavia, dopo neanche due giorni, gli inglesi bussarono al [[citofono]] con l'intento di negoziare un [[armistizio]] e l'entrata in guerra dell'[[Italia]] contro la [[Germania]]. In cambio offrirono al re delle monete [[Giappone|giapponesigiappone]]si del V secolo e un [[mulo]] parlante. Il sovrano accettò di buon grado la generosa offerta.
 
Dopo poco tempo, infine, abdicò in favore del figlio [[Umberto II]]. Costui non fece neanche in tempo a salire al trono che subito fu proclamata la [[Repubblica]]. Intanto, vedendosi alle strette, Vittorio Emanuele III fece la cosa che da sempre riesce meglio ai Savoia: farsi esiliare dall'Italia. Si rifugiò così ad [[Alessandria d'Egitto]] e decise di dedicare la sua vita alla ricerca della lampada di [[Aladdin]]. Aveva già la lista dei tre desideri da esprimere: ridiventare re; scoprire un nuovo [[continente]]; evitare che in futuro nascessero [[Vittorio Emanuele di Savoia|discendenti idioti]]. Purtroppo, non gli riuscì nessuna delle tre cose.
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[[eo:Viktoro Emanuelo la 3-a]]
[[pt:Vítor Emanuel III da Itália]]
 
[[File:AL9281-IT.gif|500px|right]]
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