Villa: differenze tra le versioni

 
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===Villa di città===
La '''villa di città''', anche villino (non però di campagna), villetta (sì ma mica quella a schiera economica, che ti credi?), palazzina (sì: in origine aveva il significato di casa signorile, mica quello dei palazzinari del [[Boom]]) a seconda delle dimensioni e delle varianti. Si differenzia dalle precedenti perché sta ovviamente in città e non in campagna e perché di solito - se sufficientemente datata - è più vezzosetta, coi puttini (anche le [[puttane]], dipende), gli stucchi alle cornici delle finestre etc.
 
Se di più recente fattura, può essere di disegno raffinato che si integra nel paesaggio, oppure una [[porcata]] che ti colpisce l'occhio come un calzino bagnato pieno di sabbia. È generalmente circondata da un giardino o parco (a seconda delle dimensioni) chiuso da una cancellata; così che la gentaglia guardi da fuori, sparli del proprietario/dei proprietari e tagli con le forbici le rose che crescono al di là del cancello: atto di [[lotta di classe]].
 
===Villa in montagna===
La '''villa in montagna''': talora costruzione concepita allo scopo e con giardino; talora chalet; talora stalla e/o fienile riadattati, a seconda del livello sociale dei possessori che desiderino vantarsi di avere la famosa “seconda"seconda casa”casa" (quelle che in molti casi, se vai a vedere, recano appeso fuori il cartello "Vendesi").
 
Le differenze sono macroscopiche:
 
'''A'''. Nel caso di ''villa edificata per lo scopo della villeggiatura'' montana, s’assistes'assiste a un po’po' di tutto: dalla bella villa con tetto in legno e una forma razionale fino alla [[cacata]] coi [[nani da giardino]] ovunque e l’intonaco che lascia la pietra a vista in stile finto antico.
 
'''B'''. Nel caso di ''chalet'', idem con patate: dall’eleganzadall'eleganza sobria e di gusto alla porcata di chi ha fatto i soldi come i protagonisti di [[Vacanze di Natale]] e non possedendo senso estetico s’affidas'affida soltanto al proprio senso (malefico).
 
'''C'''. Nel caso di ''stalla e/o fienile riadattati'' assistiamo in genere a rimaneggiamenti pretenziosi con velleità architettoniche [[Minimalismo|minimaliste]] e rivestimenti in costosissimi legni pregiati chiari per emulare lo stile dei paesi [[Scandinavia|Scandinavi]]. Un vaso nero qua, una cucina grigia là, un quadretto, poi nulla. Altro ''open space'', altro vasetto, etc. Perché uno vuole, sì, la stalla e/o il fienile in pietra a vista, ma tutto fa per far scordare che si tratti di un luogo dove stavano le vacche e poco più in là i maiali (che poi si possa parlare del fatto che a soggiornarci per la villeggiatura siano ancora vacche e maiali, è un’altraun'altra questione che non riguarda questa voce).
 
===Villa al mare===
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La villa si eredita o si compra.
 
===Caso dell’ereditàdell'eredità===
Si assiste a congiure del parentado che s’ammalanos'ammalano e/o muoiono nella lotta senza esclusione di colpi onde farsi intestare la proprietà, in attesa che muoia chi la possedeva prima. Nei casi particolarmente sfortunati (ovvio: i più frequenti) detta villa viene tragicamente smembrata fra i figli o altri congiunti. In tal caso risulta che un erede possiede una stanza, l’altrol'altro un’altraun'altra stanza e così via. Uno l’usufruttol'usufrutto della cantina ma non del garage, l’altrol'altro la servitù di passo nel corridoio al primo piano, la proprietà del bagno a pianterreno, il comodato gratuito della finestra e così via. Quando non divisa fra miriadi di eredi, la villa passa a un solo proprietario (o proprietaria) che si troverà, al momento di morire, al punto di partenza, con eventuale parentado in attesa di riceverla in eredità.
 
===Caso dell’acquisto===
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